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Le femmine di ragno che costruiscono le ragnatele più forti e lunghe della Terra: sono più resistenti dell’acciaio

Le femmine di alcuni ragni che vivono in Madagascar tessono le ragnatele più resistenti al mondo. La loro seta è più forte dell'acciaio e viene "lanciata" da una sponda all'altra di un fiume fino a 25 metri di distanza.

15 Dicembre 2025
15:51
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I ragni del genere Caerostris (come C. sexcuspidata) tessono le ragnatele più resistenti mai studiate, ma solo le femmine

I ragni sono tra gli "ingegneri" animali più incredibili del pianeta, eppure restano quasi sconosciuti al grande pubblico, quando non sono ingiustamente temuti. Le specie appartenenti al genere Caerostris, per esempio, tessono le ragnatele più resistenti mai studiate, strutture immense, tese anche da una parte all'altra di un fiume, e realizzate con una seta che supera persino l'acciaio in rapporto tra resistenza e peso. Ma c'è un dettaglio scoperto solo di recente: le ragnatele più forti di tutte vengono costruite solo dalle femmine.

A dirlo è uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Integrative Zoology, che ha confrontato le proprietà meccaniche della seta prodotta da maschi e femmine di due specie, Caerostris darwini e Caerostris kuntneri, conosciuti in inglese anche come "ragni della corteccia". Il risultato è netto e in alcuni casi, la seta delle femmine è risultata resistente più del doppio rispetto a quella prodotta dai ragni maschi.

Chi sono i ragni della corteccia

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I cosiddetti "ragni della corteccia" si mimetizzano sul legno e costruiscono ragnatele lunghissime in grado di coprire un fiume da una sponda all’altra

I ragni appartenenti al genere Caerostris – circa 12 specie – vivono tutti in Africa e Madascagar tranne uno, C. sumatrana, diffuso invece nel Sud-est asiatico. Molti, come C. darwini, noto anche come "ragno di Darwin" e scoperto solo nel 2009, vivono però esclusivamente in Madagascar, soprattutto nelle foreste pluviali e lungo i fiumi. Il nome "ragni della corteccia" deriva invece dall'abitudine di mimetizzarsi sui tronchi degli alberi durante il giorno, dove il loro corpo appiattito e screziato li rende quasi invisibili.

Di notte, però, questi ragni diventano protagonisti di una delle imprese più straordinarie del mondo animale: costruiscono ragnatele gigantesche che possono estendersi per decine di metri, spesso da una sponda all'altra dei fiumi. Alcune sono lunghe oltre 20 metri e sospese a diversi metri d'altezza sopra l'acqua. Ragnatele così incredibilmente lunghe e sospese nel vuoto, devono quindi essere necessariamente molto resistenti, ma fino a che punto?

Una ragnatela (femminile) più forte dell'acciaio

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Le ragnatele delle femmine, più grosse dei maschi, sono più resistenti anche perché devono catturare prede più grandi, come le libellule. Foto da Wikimedia Commons

Per capire quanto fosse davvero resistente questa seta, i ricercatori hanno raccolto fili prodotti sia da maschi che femmine e li hanno analizzati al microscopio, misurandone il diametro. Successivamente, li hanno sottoposti a trazione, allungandoli lentamente fino al punto di rottura. E la seta delle femmine si è dimostrata eccezionale non solo per la resistenza, ma anche per la capacità di assorbire energia senza spezzarsi. Si tratta di una delle fibre biologiche più "tenaci" mai misurate e riesce a combinare forza ed elasticità in modo unico.

La ragione di questa differenza sta probabilmente nelle dimensioni. Le femmine adulte sono in media tre volte più grandi dei maschi, una caratteristica molto comune nella maggior parte delle specie di ragno. Mentre maschi e giovani possono inoltre sopravvivere catturando piccoli insetti come falene o coleotteri, le femmine hanno bisogno inoltre di prede molto più grandi per sostenere il loro corpo e, soprattutto, la produzione di uova.

Le loro ragnatele sono quindi progettate per intercettare insetti più grandi, robusti e veloci, come le libellule, che volano tra l'altro proprio sopra i fiumi. Per farlo serve perciò una seta estremamente resistente, capace di fermare prede grandi senza rompersi all'impatto. Tra le l'altro, una delle caratteristiche più incredibili di questi ragni – ben visibile nel video in evidenza – è proprio il modo in cui costruiscono le loro lunghissime ragnatele.

"Sparare" la ragnatela fino a 25 metri di distanza

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Una ragnatela di Caerostris darwini che si estende da una sponda all’altra di un fiume. Immagine da Gregorič et al., 2025

I ragni appartenenti al genere Caerostris sono infatti famosi per essere in grado di "sparare" un filo di seta nell'aria e lasciarlo trasportare dal vento fino a raggiungere un punto distante anche 20-25 metri dal punto di partenza. Quando il filo poi si àncora a un ramo o alla vegetazione sull'altra sponda del fiume, il ragno lo rinforza più volte, creando un cavo portante su cui poi costruisce l'intera ragnatela. È una tecnica che richiede precisione, forza e una seta di qualità straordinaria: se il primo filo si spezza, l'intera operazione fallisce.

Capire cosa rende la seta delle femmine di "ragno della corteccia" così speciale non è però solo una curiosità naturalistica. I ricercatori sperano infatti che lo studio di queste fibre possa ispirare nuovi materiali ultra-resistenti e biodegradabili. Già oggi, materiali a base di seta di ragno sono allo studio per applicazioni mediche, come supporti per la rigenerazione della pelle o per aiutare la riparazione delle ossa. Ancora una volta, quindi, osservare con attenzione animali piccoli e apparentemente insignificanti può offrire soluzioni a problemi molto più grandi.

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