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6 Ottobre 2025
16:14

Le farfalle rischiano di diventare tutte grigie: perché stanno “perdendo” i loro colori

Le farfalle stanno perdendo i loro colori: la distruzione delle foreste, l'espansione agricola e le monocolture favoriscono solo specie dai toni più grigi e spenti, segno di un mondo naturale sempre più impoverito di specie, diversità e anche colori.

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Le farfalle più colorate stanno sparendo a discapito delle specie più generaliste e anonime

Le farfalle sono tra gli animali che più di tutti hanno "scelto" di puntare sui colori per comunicare. Le loro ali spiccano tra il verde dei prati e tra gli alberi delle foreste di tutto il mondo da milioni di anni, eppure questo bagliore luminoso si sta rapidamente spegnendo. Oggi in molte foreste tropicali di Brasile, Amazzonia e tante altre, le farfalle stanno diventando sempre più grigie, marroni e uniformi. E il motivo, come racconta un recente reportage del Guardian, è lo stesso che sta impoverendo gran parte della vita sulla Terra: la perdita degli habitat naturali.

Secondo molti entomologi come Maider Iglesias-Carrasco dell’Università di Copenaghen e Ricardo Spaniol dell’Università Federale di Rio Grande do Sul, la sostituzione delle foreste tropicali con piantagioni di eucalipto o monocolture agricole sta rapidamente alterando anche la "tavolozza" dei colori della natura. Dove prima la biodiversità era un'esplosione di centinaia di forme e tonalità differenti, oggi dominano le specie più anonime, generaliste e adattabili, che sono poi quelle dai toni più spenti e mimetici.

Le farfalle "anonime" stanno rimpiazzando quelle colorate

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Espansione agricola e monocolture favoriscono le specie di farfalle più adattabili e generaliste, che sono spesso quelle dai colori più sti e mimetici

"I colori sulle ali delle farfalle non sono un dettaglio estetico, ma il risultato di milioni di anni di evoluzione", ha spiegato al Guardian il biologo e fotografo Roberto García-Roa, che in Brasile documenta come la perdita di habitat stia letteralmente "scolorendo" le foreste. I colori delle farfalle, infatti, non sono solo un tratto estetico da sempre apprezzato dagli esseri umani, ma una vera e propria strategia di sopravvivenza.

I colori servono infatti a comunicare, per camuffarsi, ad attirare un partner o a segnalare la propria velenosità – presunta o reale – ai predatori. Ma in un paesaggio semplificato e monotono come una piantagione di eucalipto, dove ogni albero è uguale all'altro e il sottobosco è quasi assente, essere vistosi diventa un rischio, invece che un vantaggio. In questi ambienti così uniformi, camuffarsi con la monotonia paga molto più della bellezza, e dei colori.

Naturalisti e biologici studiano a tempo come stanno cambiando i colori nell'epoca dell'Antropocene e della crisi del biodiversità, raccogliendo sempre più indizi e prove di come il mondo stia andando sempre più verso una monotonia cromatica. Confrontando per esempio le farfalle delle foreste tropicali nello Stato brasiliano di Espírito Santo con quelle delle piantagioni circostanti, gli studiosi hanno identificato 31 specie, mentre nelle piantagioni solo 21, quasi tutte dai colori anonimi e mimetici.

Un mondo sempre più povero di colori, ma che possiamo ancora salvare

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La scomparsa delle specie più colorate è un fenomeno conosciuto anche come "discoloration"

"C’è un senso di vuoto, di silenzio – ha raccontato Iglesias-Carrasco – come se la vita avesse perso la sua intensità". Gli studiosi chiamano questo fenomeno "discoloration" e potrebbe avere effetti molto più ampi di quanto sembri. Le farfalle, infatti, sono considerate specie bioindicatrici e il calo della loro diversità cromatica potrebbe indicare un generale impoverimento ecologico, una perdita di complessità, specie e di relazioni tra organismi.

E non accade solo nei tropici, anche gli oceani diventano sempre più verdi, le barriere coralline più bianche e persino i cieli mostrano arcobaleni meno visibili nelle aree più inquinate. Gli scienziati vedono in questo "sbiadimento del mondo" un segnale d'allarme, ma anche una possibilità. In Amazzonia, sostiene Ricaro Spaniol, alcune aree di foresta rigenerata dopo trent'anni di abbandono e pascoli stanno lentamente recuperando la diversità originale, anche i colori delle farfalle.

"Abbiamo ancora l'opportunità di riportare il colore nel mondo", ha detto sempre al Guardian Spanio. "Ma serve proteggere e lasciare rigenerare gli habitat naturali, perché dietro ogni tonalità c'è una relazione ecologica, un equilibrio che non possiamo permetterci di perdere". Oggi insieme alle specie, ai can e ai suoni della natura, stiamo perdendo anche i colori. E se la natura diventa "grigia", scompare non solo la biodiversità e le relazioni che la rendono viva, ma anche ciò che più ci stupisce e ci permette di apprezzare il Pianeta su cui viviamo.

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