
Un litigio tra vicini di casa nato attorno a dei pavoni si è trasformato in una storia di crudeltà e violenza ai danni degli animali. In Florida, secondo quanto riportato da diverse testate locali, Craig Vogt, 61 anni e residente a Hudson, è stato arrestato lo scorso 23 settembre con l'accusa di crudeltà aggravata sugli animali dopo aver ucciso, cucinato e mangiato due dei suoi pavoni tenuti come animali domestici.
Alla base del gesto, come riportato anche dal New York Times citando una dichiarazione dell'ufficio dello sceriffo della contea di Pasco, ci sarebbe una lite con una vicina colpevole, secondo l'uomo, di aver dato da mangiare ai suoi pavoni. Vogt ha persino lasciato una lettera nella cassetta della donna descrivendo come ha sgozzato con un coltello uno degli uccelli e lo ha poi cucinato in padella, minacciandola inoltre che avrebbe continuato a farlo con gli altri animali riamasti se lei non avesse smesso di dar loro da mangiare.
Il documento ufficiale sottolinea anche come, durante l'arresto, l'uomo abbia dichiarato l'intenzione di uccidere tutti i suoi pavoni una volta rilasciato, per impedire a chiunque altro di prendersene cura nel caso in cui volessero sottrarglieli. Al momento non è ancora chiaro quanti altri animali ci siano nella sua proprietà. Lo sceriffo della contea ha comunque definito l'episodio un "caso isolato", assicurando che non ci sono minacce per la sicurezza pubblica.
Resta però la brutalità sproporzionata di un gesto che nasce da un banale litigio tra vicini e che si è trasformato nell'uccisione deliberata di incolpevoli animali che, in teoria, erano accuditi proprio dall'uomo. E soprattutto c'è l'ennesima conferma che quando si parla di animali domestici, o comunque tenuti in cattività, il confine tra cura, responsabilità e possesso o abuso può ancora essere estremamente sottile e, come purtroppo accade ancora troppo spesso, a rimetterci sono quasi sempre le altre specie.