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14 Novembre 2025
18:01

La storia di Frankie, il fenicottero che si è guadagnato la libertà fuggendo da uno zoo

Frankie, un giovane fenicottero americano fuggito da un zoo in Inghilterra, ha volato fino in Francia. È in salute e riesce a cavarsela da solo e lo zoo ha deciso che non sarà catturato: vivrà libero in natura.

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Frankie, una femmina di fenicottero americano (Phoenicopterus ruber) fuggita da uno zoo in Inghilterra e arrivata in Francia. Foto di Mickaël Belliot via Paradise Park

Quando gli addetti del Paradise Park, uno zoo della Cornovaglia specializzato in uccelli esotici, si sono accorti che Frankie non era più nel suo recinto, hanno capito molto presto che questa non sarebbe stata una fuga come altre. Frankie è un giovane fenicottero americano, una specie originaria del Nord e Centro America, che almeno in teoria aveva le ali tarpate, proprio per evitare che volasse via.

Eppure, tutto questo non è bastato a fermarlo e a impedirgli di attraversare la Manica per volare dall'Inghilterra alla Francia. Ed è così che quella fuga si è trasformata in libertà: il Paradise Park ha ora deciso che non tenterà di riportarlo a casa.

La fuga dallo zoo, nonostante le penne delle ali "tagliate"

La storia di Frankie comincia il 2 novembre, quando la femmina – nata allo zoo appena quattro mesi fa – riesce a prendere il volo dal giardino recintato del parco. A rendere tutto più ancora più sorprendente è che il fenicottero aveva le ali "clippate". Il clipping, ovvero il taglio delle penne remiganti delle ali, serve proprio a impedire la fuga degli uccelli dagli zoo ed per questo che vediamo spesso negli zoo gru, cicogne, pellicani e fenicotteri in recinti aperti o liberi per il parco: non possono volare via.

Non è un'amputazione permanente, ma un accorciamento temporaneo delle penne, che col tempo vengono poi cambiate e rimpiazzate. Eppure Frankie, proprio mentre le sue penne stavano ancora ricrescendo, è riuscita comunque a sfruttare una finestra di tempo molto ristretta in cui non era in grado di decollare facilmente, ma una volta in aria poteva mantenere il volo. Quello che però è successo dopo ha superato ogni più rosea aspettativa.

L'arrivo a sorpresa in Francia

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Frankie quando era ancora allo zoo. Foto di Paradise Park

I primi avvistamenti di Frankie sono arrivati non dalla Cornovaglia, ma dalla Francia. Più di 160 chilometri in linea d'aria, attraverso la Manica. Un uccello giovane, nato e cresciuto in cattività, che affronta un viaggio che fenicotteri nati in natura compiono solo dopo aver accumulato tanta esperienza e grasso come riserva energetica. Ma Frankie era già in ottima forma e si alimentava da sola e, come hanno spiegato i curatori del parco attraverso i vari aggiornamenti sui social, era “un giovane esemplare in condizioni fisiche eccellenti" già prima della fuga.

Il punto di arrivo del suo viaggio è stata la costa della Bretagna, in particolare la spiaggia di Keremma. Qui, alcuni naturalisti e birdwatcher l'hanno osservata e fotografata, seguendo i suoi movimenti grazie alle rete di citizen science, gruppi di appassionati che monitorano la fauna selvatica e condividono i dati con ricercatori e istituzioni. Le immagini hanno confermato che quel fenicottero dal colore spento – i giovani non hanno ancora il colore rosso accesso e non rosa, tipico di questa specie – era proprio Frankie.

La decisione dello zoo: "Non proveremo a catturarla"

A quel punto, allo zoo si sono trovati davanti a una decisione molto delicata. Tentare un recupero era possibile, ma rischioso. Non solo perché catturare un fenicottero libero, perfettamente in salute e ormai in grado di volare, sarebbe stato molto difficile, ma anche perché la procedura avrebbe richiesto controlli sanitari severi. L'aviaria, infatti, sta circolando molto tra gli uccelli selvatici in Europa, e se Frankie fosse entrata in contatto con animali infetti, riportarla a casa avrebbe potuto rappresentare un pericolo per gli altri fenicotteri dello zoo.

Così il Paradise Park ha deciso di non catturarla. Una scelta che, al di là del comprensibile dispiacere, suona quasi come un riconoscimento: Frankie si è guadagnata la libertà. "Non era nostra intenzione che finisse in natura – ha detto in un aggiornamento su Facebook David Woolcock, curatore del parco – ma ci sono casi documentati in cui fenicotteri fuggiti hanno vissuto per anni, anche superando l’inverno europeo. Continueremo a preoccuparci per lei, ma è una situazione che dobbiamo accettare".

Quale sarà il futuro di un fenicottero alieno in giro per l'Europa?

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Frankie probabilmente si unirà ai fenicotteri rosa, come successo altre volte in passato con uccelli in fuga. In foto, un fenicottero americano adulto

Le osservazioni raccolte in Francia parlano chiaro: Frankie è attiva, mangia da sola e si comporta come un fenicottero "selvatico", nonostante non abbia mai conosciuto la vita in natura. La sua specie – Phoenicopterus ruber – è abituata ad ambienti diversi come quelli delle coste caraibiche e delle Bahamas ed è diversa dal "nostro" fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus) che vive e nidifica anche in Italia e in altre zone d'Europa. Ma evidentemente qui, tra le lagune della Bretagna, ha trovato condizioni che le permettono di muoversi e mangiare senza difficoltà.

Potrebbe probabilmente unirsi a uno stormo di fenicotteri rosa (come accaduto con altri fenicotteri americani fuggiti anche in Italia), anche se questa eventualità – trattandosi di una specie aliena – potrebbe creare non pochi problemi di "inquinamento genetico", visto che le due specie possono incrociarsi e gli ibridi sono generalmente fertili. Ma ovviamente questo Frankie non lo sa e non è di certo colpa sua. Sarà la natura a scrivere il prossimo capitolo della sua storia: una fuga nata quasi per gioco, che si è trasformata in un viaggio incredibile verso la libertà.

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