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24 Ottobre 2025
10:43

La famosa zanzara della metro di Londra non è poi così londinese: uno nuovo studio chiarisce le sue origini

Un nuovo studio smentisce il mito della “zanzara della metro di Londra”. La Culex pipiens "molestus" non si è evoluta tra i tunnel e i sotterranei inglesi, ma in Egitto almeno mille anni fa, adattandosi presto alla vita accanto agli esseri umani tra gli insediamenti agricoli.

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La famosa zanzara della metropolitana di Londra ha un storia molto più antica, che comincia probabilmente lungo le sponde del Nilo almeno mille anni fa

Per decenni è stata una delle storie più affascinanti della biologia evoluzionistica: la zanzara della metropolitana di Londra, un insetto che – si diceva – si sarebbe evoluto nei tunnel sotterranei della capitale inglese durante la Seconda Guerra Mondiale, adattandosi in tempi record a vivere e nutrirsi tra gli esseri umani. Un esempio perfetto di come l'evoluzione in ambiente urbano possa essere veloce. Ma, a quanto pare, quella storia era più un mito che realtà.

Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Princeton University, pubblicato recentemente sulla rivista Science, ha infatti smentito questa leggenda. La zanzara Culex pipiens forma "molestus" non è affatto nata nei sotterranei moderni, ma è una vecchia conoscenza dell'umanità. Le sue origini risalgono ad almeno un migliaio di anni fa, probabilmente in Egitto o nel Mediterraneo orientale, dove avrebbe cominciato a vivere accanto alle prime società agricole.

La leggenda della zanzara della metropolitana di Londra

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Tutti pensavano che la zanzara Culex pipiens forma "molestus" si fosse evoluta tra i tunnell e i sotterranei sotto la città di Londra. Foto di Yuki Haba

La storia, in fondo, era incredibilmente affascinante e suggestiva. Durante la Seconda guerra mondiale, nei rifugi sotterranei e nella metropolitana di Londra, si scoprì l'esistenza di una popolazione di zanzare che pungeva gli esseri umani, riusciva a vivere per tutto l'anno e si riproduceva anche tra le pozzanghere in spazi chiusi e in totale assenza di luce. Gli scienziati la considerarono una forma particolare – per alcuni una vera e propria specie –  che si era evoluta dalla comune Culex pipiens, che invece preferisce pungere gli uccelli e vivere in superficie.

E così è nato il mito, quello della zanzara che si era "evoluta in diretta" sotto la città di Londra in meno di due secoli, diventando un esempio da manuale di evoluzione rapida nelle metropoli. Tuttavia, lo studio guidato dalla biologa Lindy McBride e Yuki Haba, ha rimesso tutto in discussione, smentendo in maniera piuttosto netta questa affascinante storia. La storia della "molestus", a quanto pare, è molto più antica e comincia molto lontano dalla capitale inglese.

Una storia che comincia almeno mille anni fa, probabilmente in Egitto

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Secondo gli autori, la "molestus" si sarebbe evoluta tra i campi e nelle zone rurali dell’Egitto o del Medio Oriente. Foto di Yuki Haba

Analizzando il DNA di oltre 12.000 zanzare provenienti da tutto il mondo, gli studiosi hanno scoperto che le due forme – pipiens, che punge gli uccelli, e molestus, che punge gli esseri umani – non si sono separate in epoca moderna, ma molto tempo fa. Secondo Haba, ricercatore alla Columbia University, la molestus avrebbe evoluto le sue abitudini in un contesto umano già migliaia di anni fa, forse lungo il Nilo in Egitto o in Medio Oriente, dove i primi insediamenti agricoli offrivano acqua stagnante, calore e ospiti a portata di puntura.

"Questa zanzara enigmatica divenne famosa durante la guerra a Londra perché sembrava perfettamente adattata a vivere sottoterra", ha spiegato McBride. "Ma il nostro studio dimostra che le caratteristiche che le permettono di farlo esistevano già molto prima delle città moderne". La molestus, infatti, possiede tratti che la rendono perfetta per l'ambiente urbano: resta attiva anche in inverno, può accoppiarsi in spazi chiusi e bui, depone uova anche senza un pasto di sangue e, soprattutto, preferisce pungere i mammiferi.

Tutti elementi che oggi le consentono di prosperare nei sotterranei delle metropoli, ma che – secondo i ricercatori – non sono comporsi tra i tunnel della metro londinese, ma erano già presenti nelle popolazioni antiche di zanzare. Insomma, l’adattamento urbano della zanzara non sarebbe il risultato di un'evoluzione lampo recente, ma il riutilizzo di capacità e caratteristiche già acquisite molto tempo prima, in ambienti agricoli e insediamenti umani del passato.

Città, ibridazione e salute pubblica

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Lo studio offre anche spunti interessanti sull’ibridazione con la forma "pipiens" in città e sul ruolo degli ibridi nella diffusione dei virus in ambiente urbano

Oltre a ribaltare un "classico" della biologia, lo studio apre anche prospettive interessanti per la salute pubblica. Le due forme di Culex pipiens – quella che punge gli uccelli e quella che punge gli esseri umani – possono ibridarsi, dando vita a zanzare che pungono entrambi. Ed è proprio questo comportamento misto a facilitare la trasmissione del West Nile – il virus del Nilo occidentale – un patogeno che normalmente circola soprattutto tra gli uccelli, ma che può passare agli esseri umani tramite la puntura di zanzare infette.

Tuttavia, il team di McBride ha scoperto che l'ibridazione tra le due forme è meno frequente di quanto si possa pensare, ma tende a verificarsi maggiormente soprattutto nelle grandi città, dove le due popolazioni convivono più. stretto contatto. Ciò suggerisce che l'urbanizzazione possa favorire questa mescolanza genetica, con possibili implicazioni importanti per la circolazione di alcuni virus e la salute pubblica.

Il caso della "zanzara londinese" dimostra ancora una volta che l'evoluzione non segue i nostri confini e i nostri schemi, e che molte delle specie che convivono con noi in ambiente urbano non sono poi così "nuove", ma piuttosto antiche compagne dell'umanità, capaci di adattarsi e reinventarsi ai nostri cambiamenti. "Il nostro lavoro – ha concluso Haba – apre la strada a nuove ricerche su come urbanizzazione, ibridazione e virus si intrecciano, e su come le città stiano plasmando non solo il nostro futuro, ma anche quello delle specie che vivono al nostro fianco".

Così, la zanzara che credevamo nata sottoterra a Londra ci racconta invece una storia molto più antica, che inizia tra i campi lungo le sponde del Nilo, segue gli esseri umani nel Mediterraneo e in Europa e finisce, oggi, tra i tunnel delle metropolitane di tutto il mondo.

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