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9 Giugno 2025
15:14

Iran, esteso il divieto di portare il cane a spasso: “È un animale impuro”. Cosa dice davvero il Corano

Dopo Teheran, in altre città iraniane è stato vietato di andare a passeggio con il cane. Il Corano non considera i cani impuri ma il riferimento religioso è ad alcuni hadith, ovvero a interpretazioni orali del libro del profeta Maometto. Le autorità hanno dichiarato che va fatto per "agioni di ordine pubblico", ma molte persone non rispettano il divieto considerandolo un'azione di controllo e liberticida.

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Per le strade di Teheran, e ora anche in altre città, è un rischio altissimo camminare con un cane al guinzaglio in pubblico. Una nuova legge, sulla scia di un andamento politico-religioso che va avanti in realtà da anni, ha esteso in altri luoghi il divieto di uscire in strada con gli animali alle persone che vivono con un cane.

La notizia sta rimbalzando su tutti i media internazionali e, secondo quanto si riesce ad apprendere, la decisione è stata giustificata dalle autorità locali come una questione di "ordine pubblico" e "sicurezza" e ciò perché i cani vengono considerati "ritualmente impuri", andando a legittimare questa convinzione "secondo quanto è scritto nel Corano" e richiamando una direttiva della polizia del 2019 che vietava di portare a spasso i cani nella Capitale, estesa ora anche ad altre città come Ilam che si trova nella parte occidentale dell'Iran.

Perché i cani sono ritenuti impuri in Iran: cosa dice davvero il Corano e il ruolo degli hadith

Ma vivere con un cane e mostrarlo anche in pubblico è un ‘problema' che è sorto sin dal 1979, anno della Rivoluzione islamica, sebbene non esista alcuna legge a livello nazionale che vieti espressamente la detenzione di questi animali ma, appunto, singole decisioni prese in sempre più città.

In realtà ciò che non viene specificato, nemmeno quando se ne parla sui giornali e sui social, è che la motivazione così espressa non attiene al vero, sia perché si tratta di una scelta che è solo ideologica e politica e sia perché – qualora pure fosse per ragioni strettamente religiose – dovrebbe essere chiarito che si tratta di interpretazioni non del Corano, ma di alcuni hadith ovvero tradizioni orali che raccontano le parole e le azioni del Profeta Maometto.

E' bene dunque subito chiarire che nel Corano non vi sono testi scritti in cui si definisce "il miglior amico dell'uomo" come "animale impuro". Anzi, andando a cercare riferimenti ai cani nel libro del profeta Maometto, nel versetto 5:4 vi è una menzione esplicita al ruolo che hanno, cui viene loro dato valore positivo e addirittura si indica che: "Vi è permesso mangiare ciò che catturano i vostri cani addestrati, cui avete insegnato come si insegna ai cani. Quindi mangiate ciò che catturano per voi, e dite il nome di Allah".

Il concetto di "impurità", invece, deriva negli hadith dalla necessità che vi era un tempo di fermare una pratica che era molto diffusa in alcune popolazioni: credere che la saliva di un cane fosse curativa. Per questo veniva utilizzata e l'unico modo di fermare il diffondersi di malattie da parte delle autorità era passare attraverso un prescrizione religiosa (non diversamente dai testi sacri di altre religioni, del resto). Nascevano dunque da ciò i messaggi "negativi" contenuti negli hadith in epoche lontanissime che continuano però ad essere diffusi a seconda delle interpretazioni che se ne vogliono fare e non della realtà attuale.

Il controllo ideologico: gli animali domestici e la cultura occidentale

Come diversi analisti politici stanno infatti evidenziando, la decisione adottata ha una funzione del tutto diversa e volta al controllo ideologico delle persone per scelta religiosa, ovvero si tratta di perseverare ad infondere una visione islamista, e non prettamente islamica.

Non solo in Iran, del resto, anche in altri luoghi in cui il potere politico è in mano a esponenti religiosi, accettare l'idea del "cane di famiglia" significa acconsentire a uno stile di vita che richiama la cultura occidentale. Permettere l'introduzione del concetto di "animale domestico", così come viene inteso in altre parti del mondo, significa per chi governa praticamente allargare le maglie del controllo.

La risposta degli iraniani è stata però reattiva e in tanti non accettano quanto prescritto: continuano a girare con i loro cani nelle strade e questi ultimi stanno diventando un vero e proprio simbolo per i cittadini che così sfidano leggi che vengono considerate liberticide e che vanno a toccare, come avviene del resto anche in ambito umano, ancora una volta le relazioni interpersonali. 

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