
Gli orsi bruni del Parco Nazionale di Katmai, in Alaska, si stanno contendendo il titolo di plantigrado più grasso della regione. Come ogni anno, anche in questo 2025 si terrà la Fat Bear Week, il torneo che celebra il successo nella preparazione al letargo invernale di alcuni degli orsi più grandi del mondo.
La competizione è virale in tutto il nord America grazie alle telecamere che riprendono le scorpacciate degli "atleti" lungo le rive dei fiumi.
Cos'è la Fat Bear Week

La Fat Bear Week è un torneo a eliminazione diretta e a passare al turno successivo è l'orso giudicato più grasso dagli utenti. Per ogni incontro, si vota l'orso che si ritiene più grosso e quello con il maggior numero di voti passa al turno successivo. Alla fine, solo uno sarà incoronato campione della Fat Bear Week.
Gli utenti possono votare l'orso da schierare nella lista presente sul sito ufficiale della manifestazione, patrocinata oltre che dal Parco anche dall'azienda produttrice di fototrappole Explore. Proprio attraverso l'occhio discreto delle telecamere è possibile per le persone seguire i loro beniamini mentre "combattono" a colpi di cibo. È possibile sintonizzarsi sulle bear cam che offrono un accesso senza precedenti alla vita intorno al Brooks River, uno dei grandi fiumi in cui i plantigradi catturano il pesce.
Ogni animale fa della ricerca di cibo lo scopo della propria esistenza ma forse nessuno lo fa come l'orso bruno. Questi animali vivono per ingrassare perché per loro si tratta di una strategia di sopravvivenza che permette di affrontare con successo i mesi freddi, quando il cibo è quasi assente.
Accumulare riserve di grasso permette ai plantigradi di affrontare il letargo, che per gli orsi si chiama ibernazione, dato che si tratta di un sonno leggero caratterizzato da brevi risvegli. Durante questa fase, come suggerisce il nome, gli orsi riducono al minimo la perdita di calore corporeo: la temperatura si abbassa, il battito cardiaco rallenta, e lo stesso accade alla frequenza del respiro. Per fare fronte a 4-5 mesi di "risparmio energetico", gli orsi devono avere immagazzinato nelle settimane precedenti una grande quantità di grasso, un compito decisamente impegnativo, e anche per questo sono gli unici grandi mammiferi a sperimentare l'ibernazione.
I più bravi in Alaska in questa attività sono gli orsi kodiak, tra i più grandi e potenti al mondo.
Chi è l'orso kodiak, il più grande dell'Alaska

L'orso kodiak (Ursus arctos middendorffi) è una sottospecie di orso bruno che vive nelle isole dell'arcipelago Kodiak, in Alaska. È caratterizzato dalle grandi dimensioni, paragonabili a quelle di un orso polare, e da una gobba molto pronunciata che lo distingue dal grizzly (Ursus arctos horribilis) con il quale condivide l'habitat in Nordamerica.
Nel periodo che precede il letargo, un kodiak può arrivare a superare i 600 chili ed eretto sulle zampe posteriori può arrivare addirittura ai 3,2 metri. Dimensioni quasi doppie rispetto agli orsi bruni presenti in Italia.
Prendono il nome dall'isola Kodiak, la più grande dell'Alaska e la seconda degli Stati Uniti. Proprio all'isola si trova il Parco Nazionale di Katmai dove in queste settimane sono impegnati a cacciare i salmoni lungo le rive dei più importanti corsi d'acqua, mettendo da parte per un po' la loro proverbiale solitudine.
L'orso infatti è un animale solitario per natura ed è raro osservarne di più insieme, fanno eccezione i casi in cui possono “aggregarsi” in contesti dove trovano tanto cibo, proprio quello che succede lungo i fiumi dell’Alaska nei punti di risalita dei salmoni. Questi incontri però non finiscono sempre bene: proprio durante la Fat Bear Week le telecamere riprendono spesso orsi che si feriscono, e in qualche caso anche uccidono tra loro nei fiumi.