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Il Festival della carne di cane di Yulin, nella Cina meridionale, ha preso ufficialmente il via. Nelle scorse settimane il traffico e la brutale uccisione di migliaia di cani e gatti per il consumo alimentare sono aumentati, in un'escalation che in questi giorni tocca il suo apice. Si stima che ogni anno in Cina vengano uccisi circa 10 milioni di cani e 4 milioni di gatti per il commercio di carne.
La maggior parte degli animali coinvolti sono animali domestici rubati alle loro famiglie oppure randagi catturati per strada, spesso tramite lacci, esche o dardi narcotizzanti. Una volta catturati, vengono stipati in gabbie anguste e trasportati su camion per lunghi e faticosi viaggi che possono durare ore o giorni, senza cibo, acqua o possibilità di riposo.
La maggior parte delle persone in Cina non consuma carne di cane o di gatto, ma proprio per questo il Festival di Yulin richiama ogni anno turisti curiosi di provare quella che è percepita come una tradizione culturale, ma che in realtà è una trovata commerciale recente, come ricordano gli attivisti di Humane World for Animals.
La denuncia dell'attivista: "Anche cani vivi in vendita alla periferia di Yulin"

Tra gli attivisti che in questi giorni stanno facendo sentire la propria voce c'è anche Xiaorui Cheng*, di Yulin: "Anche se la maggior parte dei ristoranti di carne di cane a Yulin ci è sembrata in disuso e fatiscente, abbiamo visto bancarelle nei mercati di Dongkou e Nanqiao cariche di carcasse di cani e gatti. Il rumore incessante dei macellai che tagliavano pezzi di cani o gatti morti con i coltelli risuonava per tutto il mercato, ed era davvero difficile da sopportare. Inoltre, abbiamo visto cani vivi in vendita alla periferia di Yulin. Molti erano di piccola taglia, molto probabilmente animali domestici rubati, alcuni ancora con il collare".
Cheng ha fotografato bancarelle che vendono animali vivi destinati alla macellazione nella vicina città di Beiliu, situata nell’area sudorientale della regione del Guangxi e sotto l’amministrazione di Yulin. "Come abitante della Cina – aggiunge – trovo frustrante che Yulin sia diventata tristemente famosa nel mondo per questo commercio raccapricciante, che chiaramente non rappresenta la maggior parte dei suoi abitanti e danneggia così profondamente la reputazione internazionale del nostro Paese".
Il sondaggio a Yulin: l'87 dei cittadini non consuma carne di cane o gatto
Un nuovo sondaggio tra i consumatori della città rivela che una netta maggioranza dei residenti di Yulin, l’87,5%, non consuma affatto o consuma raramente carne di cane o gatto. Inoltre, l’88% degli intervistati afferma che un divieto sul commercio di carne di cane e gatto non avrebbe alcun impatto sulla propria vita quotidiana.
Il sondaggio è stato condotto tramite interviste faccia a faccia con i residenti di Yulin dall’organizzazione cinese Vshine, partner locale di Humane World for Animals, che porta avanti campagne a livello globale per porre fine al commercio di carne di cane e gatto in Asia. "I risultati dell’indagine – spiegano dall'associazione – saranno presentati al Governo di Yulin per dimostrare che la maggior parte dei cittadini non sostiene attivamente questo commercio crudele".
Secondo il sondaggio, solo una minoranza, il 12,5%, consuma regolarmente almeno una volta alla settimana o al mese carne di cani e gatti. L’88% degli intervistati ha affermato che il proprio consumo di carne di cane o gatto è diminuito negli ultimi anni.
Sono dati che non devono stupire se si pensa alla genesi del festival di Yulin: non è un evento tradizionale ma un'iniziativa commerciale nata nel 2010 su impulso dei commercianti di carne di cane con l’obiettivo di promuoverne il consumo e aumentarne le vendite. Prima del 2010, Yulin non aveva alcuna tradizione legata alla vendita commerciale di carne di cane o di gatto.
Stop al festival di Yulin: a che punto siamo

Nel corso degli anni, le autorità locali hanno tentato alcuni interventi repressivi, come posti di blocco stradali per fermare i camion carichi di animali destinati alla macellazione. Nel 2020, le città di Shenzhen e Zhuhai hanno introdotto con successo divieti relativi al consumo di carne di cane e gatto, e il Ministero cinese dell’Agricoltura e degli Affari Rurali ha dichiarato ufficialmente che i cani sono animali da affezione e non “bestiame” destinato all’alimentazione.
Ma nonostante questi segnali positivi, le autorità di Yulin non hanno ancora attuato misure efficaci per vietare questo commercio, nonostante la catena di approvvigionamento si basi in larga parte su attività illegali, come il furto di animali domestici.
*Nome di fantasia