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In Trentino c'è un giovane orso che si diverte a bucare le ruote delle auto parcheggiate. All'elenco dei danni causati dagli orsi agli allevamenti e alle attività agricole, indennizzati per l'anno 2024 con 145 mila euro dalla Provincia Autonoma, potrebbe aggiungersi una nuova voce decisamente inattesa.
Gli esperti della Provincia nella nota mensile dedicata ai grandi carnivori spiegano che l'insolito comportamento potrebbe essere dovuto al gioco e che presto il "vandalo" sarà identificato attraverso l'analisi genetica.
Giovane orso vandalizza le auto in Trentino
Come emerge dal bollettino del mese di maggio, si registrano alcuni avvistamenti e alcuni episodi di danno: 5 apistici, 1 zootecnico, 2 composter domestici, 1 bidone organico, 9 altri patrimoni. Tra i danni nella categoria "altri patrimoni" spiccano le forature degli pneumatici di alcune auto parcheggiate nei pressi di aree agricole o di bosco.
"Apparentemente, i ripetuti danneggiamenti sono stati originati da gioco o curiosità; verosimilmente sono da ascriversi a un unico esemplare. Sono stati raccolti campioni organici che potranno forse permettere l’identificazione genetica dell’animale", fanno sapere dalla Provincia.
Secondo l'ultima stima disponibile contenuta nel Rapporto Grandi Carnivori, in Trentino ci sono 98 orsi, con una forchetta che va da 86 a 120 individui, esclusi i piccoli dell'anno. Nel 2024 è stata rilevata la presenza di almeno 12 nuove cucciolate, per un totale di almeno 26 piccoli.
Gli animalisti: "Impariamo a coesistere con orsi e lupi"
Nel frattempo le associazioni di tutela animale promuovono sul territorio un incontro dedicato proprio alla coesistenza. L'evento si terrà venerdì 20 giugno alle ore 20.30 nella sala conferenze della Fondazione Caritro a Trento, una serata informativa per conoscere i dati aggiornati relativi alla presenza dei grandi carnivori sul territorio della Provincia Autonoma di Trento e approfondire le tematiche legate alla coesistenza con orso e lupo.
Aaron Iemma, presidente del WWF Trentino, tra i promotori dell'iniziativa, spiega: "Questa è una serata aperta a tutti, per questo estendiamo fin da subito il nostro invito al mondo politico e istituzionale trentino affinché possa essere presente non solo per conoscere gli effettivi dati del fenomeno, ma anche per ascoltare il punto di vista di chi oltre alla PAT lavora da anni per la coesistenza con questi animali".
"Da troppo tempo la paura è l’ingrediente principale che guida la comunicazione sul tema dei grandi carnivori in Trentino – sottolinea Francesco Romito, vicepresidente di Io non ho paura del lupo APS – ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: timori sovradimensionati che colpiscono le comunità, paralizzando il confronto e rendendo i conflitti sempre più marcati: un atteggiamento che oggi è completamente controproducente, e non risolve i veri problemi che affliggono le comunità montane. Su questo punto bisognerà lavorare tutti insieme, e per questo l’invito è aperto a tutti i giornalisti e ad altri portatori di interessi".