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Fino a 20 rapaci in casa e la possibilità di farli riprodurre in cattività. È la proposta della giunta trentina approvata dalla Terza commissione del Consiglio provinciale di Trento che cambia le regole per la detenzione di animali da falconeria.
Il cambiamento tocca direttamente il comparto dei falconieri, ma secondo le dichiarazioni rilasciate a Fanpage.it dal consigliere provinciale trentino, Filippo Degasperi (Onda), si tratta solo dell'ultimo attacco alla fauna selvatica da parte della giunta guidata da Maurizio Fugatti.
Fino a 20 aquile e gufi in casa
La proposta approvata in Terza Commissione va ad aggiornare il Regolamento del 1991 contenente le "Norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia". Il testo del 1991 autorizzava la detenzione di soli 5 esemplari, con il divieto di riproduzione, e potevano essere detenuti animali appartenenti a 7 specie. Le nuove disposizioni aumentano il numero di esemplari che è possibile detenere in cattività fino a 20, e aumentano il numero delle specie a 11, aggiungendo oltre ai falchi anche l'aquila reale (Aquila chrysaetos), il gufo comune (Asio otus), il nibbio bruno (Milvus migrans), il gufo reale (Bubo bubo).
Quest'ultima disposizione, secondo la Provincia rappresenta una necessità dato che molte delle specie aggiunte al Regolamento erano già acquistabili fuori dal Trentino. Si tratta quindi di una sanatoria a tutti gli effetti. "La motivazione che ci hanno dato – spiega il consigliere di Onda – è che vorrebbero utilizzare queste specie per contrastarne altre considerate nemiche come sempre ad esempio i cormorani. In realtà è un'operazione che ha solamente un fine elettorale".
L'approvazione di questa proposta non è però solo una questione di fauna selvatica, ma anche politica.
La denuncia del consigliere Degasperi: "Minoranza inesistente"
"Quello che è successo svela l'inconsistenza della minoranza", è la dura denuncia di Degasperi. Il testo infatti è stato approvato con cinque voti favorevoli, l'astensione della consigliera del Partito democratico Michela Calzà, e il solo voto contrario dell'esponente di Alleanza Verdi Sinistra Lucia Coppola.
"È importante rilevare che è stato approvato con il voto favorevole anche di gran parte della minoranza di centro-sinistra, compreso Campobase, l'ex Partito della Margherita – rileva il consigliere – C'è una finta opposizione".
L'iter si prepara ad essere molto breve dopo il parere favorevole della Terza Commissione: "Ora passerà in Giunta, ma dato che è proprio questo organo ad aver proposto la modifica l'approvazione sembra scontata".