UN PROGETTO DI
19 Maggio 2025
19:56

In Piemonte nasce la blacklist dei maltrattatori di animali: il Daspo cinofilo è realtà

Il Piemonte sarà la prima regione ad adottare il daspo cinofilo: nasce una blacklist dei maltrattatori di animali consultabile da operatori autorizzati tramite il SINAC. Il sistema impedirà a chi ha precedenti di prendere altri animali. Pioniera è la città di Nichelino e il suo assessore Fiodor Verzola che annunciando a Fanpage.it l'istituzione di questo strumento spiega: "Non c'era un provvedimento che andasse a colpire la responsabilità umana, ora finalmente possiamo interrompere la catena di violenza"

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È ufficialmente realtà il daspo cinofilo, e la prima regione è il Piemonte. Lunedì 19 maggio nel corso di un tavolo tecnico in Regione, è stato messo a punto il sistema per creare una blacklist dei maltrattatori di animali, ed è già realtà.

Questo strumento sarà accessibile a breve, assicura a Fanpage.it l'assessore del Comune di Nichelino, Fiodor Verzola, dando la notizia in anteprima. Proprio da questa città del Torinese parte la rivoluzione nel mondo della legalità animale, un percorso lungo iniziato nel 2021.

Attraverso una sezione dedicata all'interno del SINAC (Sistema Informativo Nazionale per l’Anagrafe Canina) gli addetti al settore potranno consultare in tempo reale la presenza di eventuali segnalazioni di maltrattamento animale. L'interfaccia sarà consultabile da tutti gli operatori autorizzati: veterinari, Forze dell’ordine, enti preposti, e anche proprietari di allevamenti.

"La legge 281 del 1991 prevede già che chi è condannato per maltrattamento non possa più detenere animali – spiega Verzola – Ciò che mancava era un sistema operativo e consultabile dagli addetti ai lavori attraverso cui possano controllare se la persona che sta andando a richiedere un cane, in adozione o in un allevamento certificato, abbia i requisiti per farlo".

Come funziona la blacklist dei maltrattatori di animali

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A sinistra Ivan Radici, a destra Fiodor Verzola

La blacklist è un sistema ufficiale, centralizzato e consultabile, che costituirà un punto di svolta per canili, allevatori e associazioni. I professionisti che vi lavorano potranno verificare se l’affidamento di un animale può avvenire in condizioni di sicurezza e rispetto: "In canile sarà possibile inserire i dati e il codice fiscale della persona che intende adottare un cane, da lì si aprirà una schermata in cui sono segnalate eventuali sanzioni amministrative, aggressioni a persone, controlli di protezione animale, se si tratta di un detentore di animale aggressore, se è in atto una confisca. Questo è il passo avanti concreto che aspettavamo finalmente. Possiamo dire che da oggi il daspo cinofilo è realtà".

All'incontro avvenuto oggi in Regione Piemonte hanno partecipato Fiodor Verzola, assessore ai Diritti degli animali della città di Nichelino, e Ivan radici, responsabile Diritti degli animali della Regione Piemonte. Insieme, hanno messo a punto il nuovo sistema, anche grazie alla recente introduzione dell'Anagrafe canina nazionale che ha permesso di superare le criticità delle anagrafe regionali che non comunicavano tra di loro.

"Da oggi – sottolinea l'assessore – se sei un maltrattatore seriale hai un'inibizione dall'adottare, finalmente si può fare qualcosa per impedire a chi maltratta gli animali di prenderne altri. Ed è uno strumento ufficiale".

Una rivoluzione del benessere animale che parte da Nichelino

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Fiodor Verzola

Il daspo cinofilo nasce anche dall’esperienza amministrativa della città di Nichelino dove negli ultimi anni Verzola ha costruito un'ampia rete di tutela reale per gli animali, a partire dall’Ufficio Tutela Animal. Oggi quella visione si espande, diventando patrimonio collettivo in Piemonte e modello per il resto del paese, dove invece si preparano blacklist di razze canine giudicate pericolose.

"Partendo da Nichelino spero di trovato una grande risposta. Nella vita di tutti i giorni mi scontro con problemi quotidiani legati all'ignoranza, alla mancanza di cultura cinofila, alla mancanza di consapevolezza. Tutte queste cose mi hanno fatto pensare a qualcosa che potesse dare risposte agli animali, perché sono sempre loro la parte lesa. Non c'era un provvedimento che andasse a colpire la responsabilità umana, ma finalmente con il daspo cinofilo possiamo farlo, e interrompere la catena di violenza", conclude Verzola.

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