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In Madagascar, è riapparso a sorpresa uno dei camaleonti più rari e minacciati del pianeta: il camaleonte di Belalanda (Furcifer belalandaensis). Un team di ambientalisti malgasci, supportato dal Conservation Leadership Programme della ONG Fauna&Flora, ha infatti trovato due maschi e una femmina in un luogo in cui la specie non era mai stata avvistata in precedenza. La scoperta di questa nuova popolazione riaccende le speranze di salvezza per una specie ormai sull'orlo dell'estinzione.
Uno dei rettili più rari e minacciati al mondo

Descritto per la prima volta solamente nel 1970, il camaleonte di Belalanda vive esclusivamente in una porzione di territorio talmente piccola da fare impressione: appena 4 km² nel sud-ovest del Madagascar, nei pressi della città di Belalanda. Un'area che, nel tempo, è stata fortemente aggredita dal disboscamento e dalla perdita di habitat. In tutto il Madagascar, le foreste e gli habitat originari che un tempo ricoprivano buona parte dell'isola, sono sempre più frammentati e costantemente rimpiazzati da terreni agricoli e coltivazioni.
Negli anni 90, la specie era stata anche pesantemente minacciata dal commercio di animali esotici "da compagnia", a tal punto che nel 1994 è stato imposto uno stop totale alla sua esportazione. Proprio per questo, il camaleonte di Belalanda è considerato uno dei rettili più rari e minacciati del pianeta, classificato come "In pericolo critico" nella Lista Rossa IUCN, la categoria immediatamente precedente all'estinzione definitiva.
Una nuova speranza per salvare una specie a un passo dall'estinzione
Ma la vera battaglia per salvare questa specie riguarda l’habitat: senza alberi, senza copertura vegetale, questo rettile non avrà più un posto dove vivere. Fino allo scorso novembre, nessun individuo era infatti più stato osservato nel suo habitat naturale. Poi, grazie a un progetto di monitoraggio condotto da un team guidato da Hajaniaina Rasoloarison e grazie al supporto delle comunità locali, la sorpresa che tutti aspettavano: tre individui trovati a circa 5 km dall'unico sito storico precedentemente conosciuto.
Questo ritrovamento inaspettato apre nuovi interrogativi sull'effettiva distribuzione della specie, ma soprattutto riaccende la speranza di salvezza dall'estinzione. "Il camaleonte di Belalanda è tra i vertebrati terrestri con l'areale più piccolo mai documentato", ha detto Rasoloarison in un comunicato. "In questi anni abbiamo raccolto pochissime informazioni sul suo habitat e sul suo comportamento. Questo ritrovamento è un piccolo miracolo".
Il futuro del camaleonte di Belalanda
Ora l'obiettivo dei conservazionisti è duplice: stimare l'effettiva densità della popolazione e continuare a esplorare il territorio nella speranza di scovare altri individui e magari nuove popolazioni sconosciute. E in tutto questo sarà fondamentale il coinvolgimento delle comunità locali. Senza l'aiuto e il supporto degli agricoltori e delle altre persone che vivono intorno gli ultimi lembi di habitat rimasti, sarà impossibile scongiurare ulteriore deforestazione e salvare questa specie.
David Emmett, della Hempel Foundation che sostiene il progetto, ha sottolineato quanto questa scoperta sia importante anche a livello simbolico: "Con oltre 200 specie di camaleonti in tutto il mondo, questa è tra le più rare. Senza l'impegno di conservazionisti come Haja, la sua estinzione sarebbe stata inevitabile nel giro di pochi anni. Ora, invece, possiamo sperare". Il piccolo camaleonte che vive solo nei dintorni della città Belalanda e in nessuna altra parte del mondo resiste, e può ancora essere salvato.