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27 Dicembre 2025
9:17

In Francia scoperto un raro branco di lupi neri: ecco chi sono i “Sirius Black”

Un branco di lupi neri è stato per la prima volta scoperto attraverso le segnalazioni dei cacciatori e poi monitorato con le foto trappole in Francia. Non si tratta di ibridi cane - lupo ma di animali melanici.

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Due cuccioli del branco dei lupi neri

Li hanno chiamati come uno dei personaggi di punta della saga di Harry Potter: Sirius Black e ora c'è la prova che esistono e hanno scelto la Provenza come loro habitat. Si tratta di un raro branco di lupi neri, identificati grazie alle segnalazioni dei cacciatori  nella regione del Var, in Provenza, nel sud-est della Francia.

La scoperta viene considerata particolarmente importante perché, sebbene da tempo gli esperti monitoravano alcuni esemplari, ad oggi non c'era ancora la prova scientifica che lupi dal manto nero si fossero riprodotti Oltralpe e ora invece è stata accertata la presenza di più individui che si trovano sulla catena montuosa di Sainte-Baume.

I Sirius Black sono di grande interesse per genetisti, biologi ed etologi che si occupano della tutela del lupo in generale perché non si tratta di una specie distinta dal lupo ma di soggetti che hanno una mutazione genetica che comporta questa differente colorazione del manto. I lupi neri francesi identificati rappresentano il primo caso in assoluto di animali di questa tipologia che vivono in libertà in Francia.

Da cosa dipende la colorazione del manto dei lupi neri

Studi precedenti hanno dimostrato che il colore dei Sirius Black dipende da una mutazione genetica che fa parte del patrimonio della specie, dovuta a forme di ibridazione con il cane domestico.

Il melanismo di questi lupi, in pratica, deriva da accoppiamenti tra le due specie in epoca remota che hanno portato però a "conservare" questo tratto in alcuni individui. Non si tratta, dunque, di accoppiamenti recenti ma di una trasmissione ereditaria a livello genetico che fa sì che poi alcuni lupi possano avere questa rara colorazione.

La certezza che i Sirius Black siano ora presenti nella regione francese e che si tratti di individui "puri" è stata avvalorata dall'analisi delle feci e dei peli che sono stati prelevati sul territorio attraverso l'uso di foto trappole e cani da rilevamento per raccogliere i campioni. Proprio la comparazione con dati già catalogati relativi sia ai lupi che ai cani, ha permesso agli studiosi di stabilire che i soggetti individuati non sono frutto di recenti accoppiamenti con cani domestici e che il DNA dei lupi neri corrisponde a quello del lupo europeo.

Nello studio gli esperti confermano dunque che "l'analisi genetica ha rivelato che nessuno dei lupi era un ibrido di prima o seconda generazione, nonostante la rarità dei lupi con il mantello nero in Europa sia tipicamente associata a ibridi lupo-cane". Lo studio ha confermando la presenza di un branco di lupi unico noto come "Sirius Black".

La presenza dei lupi neri anche in Italia

Mentre negli Stati Uniti è frequente la presenza di lupi dal manto nero, in Europa è raro che se ne possano incontrare. In Usa le popolazioni sono presenti nella parte settentrionale e anche in Canada (come l'esemplare fotografato nella foto in alto). Nel Vecchio Continente, invece, la presenza dei lupi neri è stata raramente documentata e alcune segnalazioni sono avvenute anche e soprattutto in Italia.

Un branco noto è quello che è stato più volte ripreso in Val di Vara, come si vede nel video a seguire:

La presenza in Italia, dunque, è da tempo nota e sono diversi gli studi scientifici che l'hanno avvalorata. Risale infatti al 2004 una delle prime ricerche che descriveva la distribuzione di alcune popolazioni, accertandola nelle zone dell'Appennino settentrionale. Come per i Sirius Black francesi, anche in quel caso non si trattava di individui nati da ibridazione con il Canis lupus familiaris ma di Canis lupus lupus portatori del fenotipo nero dovuto alla mutazione genetica.

Uno dei primi lavori scientifici pubblicati su questo tema è “Occurrence of black wolves in the Northern Apennines, Italy” (Apollonio, Mattioli e Scandura, 2004) apparso sulla rivista Acta Theriologica. In quell’area dell’Appennino settentrionale veniva stimato che circa il 22-23% dei lupi osservati o recuperati aveva un mantello completamente nero, una frequenza non trascurabile in una popolazione selvatica. Analisi genetiche preliminari su un individuo nero non rilevarono evidenze di ibridazione recente con il cane, suggerendo che il fenotipo nero possa derivare da combinazioni di geni del lupo stesso piuttosto che da incroci con cani domestici.

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