
Un gruppo di babbuini dello zoo di Emmen, nei Paesi Bassi, hanno approfittato del cellulare smarrito da una turista per girare ben 7 video, compresi alcuni selfie. Il cellulare è quello di Shahra Bahloul, 32 anni, che ha perso il telefono dopo che le è caduto nel recinto dei babbuini. Una volta tornata a casa ha trovato sul Cloud una serie di video non realizzati da lei, bensì dalle scimmie.
Babbuini rubano lo smartphone e diventano virali: oltre 200mila views
Bahloulova si è recata in visita al Wildlands Zoo di Emmen quando il suo telefono è caduto accidentalmente nel recinto dei babbuini. Immediatamente lo smartphone è stato circondato dalle scimmie e nonostante le richieste della 32enne il personale dello zoo non è entrato nel recinto per recuperarlo.
La donna, una volta tornata a casa, è entrata nel suo Cloud per cercare di recuperare i dati presenti sul suo telefono, ma quando è entrata ha trovato ben altro: ben 7 video, di pochi secondi ciascuno, in cui si vedono i babbuini che fissano la camera. Uno di questi video è stato immediatamente pubblicato su TikTok dove ha raggiunto le 200mila visualizzazioni.
Alla fine il device, ormai distrutto, è stato restituito alla donna dal personale dello zoo. Il telefono finirà nella spazzatura ma i videoselfie dei babbuini continueranno a circolare in Rete ancora per un bel pezzo, alimentando le domande su quanto gli altri primati siano consapevoli di questo strumento.
I selfie deglli animali: i precedenti e le battaglie legali per i copyright

I babbuini di Emmen non sono stati i primi a farsi un selfie. Il caso più noto è quello di un'altra scimmia, il macaco cinopiteco (Macaca nigra) di nome Naruto. Nel 2011 il fotografo naturalista David Slater si recò sull'isola indonesiana di Sulawesi per fotografare un gruppo di macachi. Mentre si trovava qui, uno di loro ha usato la sua macchina fotografica per scattarsi un selfie. La foto della scimmia che guarda l'obiettivo e sorride in breve tempo fa il giro del mondo ottenendo un grande successo e la pubblicazione nel libro Wildlife Personalities edito dalla casa editrice Blurb di San Francisco.
La foto arriva anche sul tavolo dell'associazione di tutela animale Peta che nel 2015 inizia una battaglia legale relativa al copyright dell'immagine. La domanda è: a chi appartiene il selfie? Per gli attivisti della Peta i diritti sono di Naruto, mentre Slater ha sempre sostenuto che i selfie fossero il risultato di un piano elaborato per convincere le scimmie a premere il pulsante di scatto mentre guardavano nell'obiettivo.
Non sono solo gli attivisti ad essere dalla parte di Naruto: Wikipedia, ad esempio, ha sostenuto che la fotografia non era protetta da copyright perché era la scimmia la vera creatrice dell'immagine.
Nel 2017 però la Corte federale di San Francisco ha stabilito che negli USA gli animali mancano di una posizione giuridica, e non possono quindi detenere diritti d'immagine, rigettando le richieste della Peta. Tuttavia, poco dopo un accordo economico tra fotografo e associazione ha destinato una parte delle somme ricavate dai diritti del selfie alle organizzazioni che tutelano le scimmie in Indonesia.