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23 Giugno 2025
12:19

Il topo acquatico di Machu Picchu: scoperta una nuova specie nelle Ande

Una nuova specie di roditore semi-acquatico è stata appena scoperta tra le foreste montane vicino Machu Pichu, in Perù. Si chiama Incanomys mayopuma, ha zampe e coda da nuotatore ed è un piccolo predatore che si muove tra i corsi d'acqua a scorrimento veloce.

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La nuova specie è stata chiamata Incanomys mayopuma. Immagine da Zeballos et al., 2025

Tra le foreste montane che circondano la cittadella Inca di Machu Picchu, in Perù, un team di ricercatori ha scoperto un nuovo genere e una nuova specie di mammifero: un piccolo roditore che sembra "progettato" per vivere tra le acque dei torrenti delle Ande. Con le zampe posteriori grandi e "frangiate", una lunga coda appiattita e un aspetto decisamente insolito per un piccolo roditore, il suo corpo racconta infatti una storia evolutiva unica e "scritta" nell’acqua.

Questa nuova specie, descritta in uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Diversity, è stata battezzata Incanomys mayopuma, traducibile come "topo acquatico Inca". L'epiteto scientifico unisce inoltre due parole quechua: "mayu", fiume, e "puma", simbolo della forza e delle montagne. Questo nome, nel complesso, è un chiaro richiamo alle abitudini semi-acquatiche e carnivore di questo piccolo mammifero, una storia evolutiva che agli studiosi ha ricordato un po' quella delle lontre.

Il topo acquatico Inca: un piccolo predatore tra i torrenti delle Ande

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I. mayopuma è un piccolo predatore semi–acquatico con le zampe da nuotatore

I topo acquatico Inca è lungo 25 cm, coda compresa, e presenta diversi adattamenti unici: le zampe posteriori sono grosse, allungate e dotate di peli rigidi ai lati, che lo aiutano a nuotare nei corsi d'acqua a scorrimento veloce. È stato trovato in tre punti diversi, uno in un ruscello, uno vicino a una cascata e uno a quasi 300 metri dalla fonte d'acqua più vicina. Questo fa pensare che, pur essendo legato all'ambiente acquatico, riesca a spostarsi anche a terra e a vivere anche lontano dall'acqua.

L’habitat in cui vive è quello tipico delle foreste montane andine, ovvero ripidi versanti, torrenti scoscesi, una vegetazione rigogliosa e pozze d'acqua che si formano durante la stagione delle piogge. Un mosaico di microambienti che ha favorito l'isolamento e la diversificazione di numerose specie, spesso endemiche e ancora sconosciute alla scienza. Anche se viene chiamato informalmente topo, appartiene in realtà alla famiglia dei criceti e al gruppo degli Ichthyomyini, tutti roditori semi-acquatici e predatori di piccoli pesci e invertebrati diffusi solo in America.

Un ecosistema unico da proteggere

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Le foreste e gli ecosistemi delle Ande dove vive questa specie sono sempre più minacciati

Secondo i ricercatori, la somiglianza fisica tra Incanomys mayopuma e altre specie affini, da cui è però geograficamente isolato, è un esempio manuale di evoluzione e speciazione che gli esperti definiscono "allopatrica". Vuol dire che in passato questa popolazione è stata separata dai suoi antenati dalle barriere naturali come montagne o fiumi, che hanno interrotto lo scambio di geni e l'accoppiamento permettendo così a questi roditori di isolarsi da un punto di vista riproduttivo e di diventare una nuova specie.

Queste dinamiche sono comuni nelle Ande, una delle regioni più complesse e biodiverse del pianeta. Vallate, cime e foreste isolate, hanno favorito l'evoluzione di tantissime specie diverse, molte delle quali presenti esclusivamente qui. Tuttavia, gli ecosistemi fluviali andini intorno a Machu Picchu, sono sempre più minacciati da deforestazione e alterazioni delle zone ripariali. Proteggerli significa quindi tutelare non solo il piccolo topo con le zampe da nuotatore, ma anche l'intera rete ecologica che ruota attorno a fiumi e torrenti di montagna.

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