
Sky è un giovane grifone, il primo nato al Parco Zoo Falconara in provincia di Ancona, nelle Marche, ma presto solcherà i cieli della Sardegna per "rinforzare" una delle popolazioni di avvoltoi più importanti d'Italia, l'unica a essere sopravvissuta in passato. Il giovane grifone, nato lo scorso anno nelle voliere del parco, è stato infatti trasferito nell'ambito del progetto europeo LIFE Safe for Vultures, dedicato alla conservazione e al ripopolamento degli avvoltoi.
Ora trascorrerà un periodo insieme ad altri grifoni al Centro di Allevamento e Recupero di Bonassai, in provincia di Sassari. Successivamente sarà trasferito in una voliera di acclimatazione nel sud dell’isola, dove resterà fino al momento tanto atteso del suo rilascio in natura. Il grifone (Gyps fulvus) è un grande rapace necrofago e si nutre quindi esclusivamente di carcasse di animali, contribuendo così a mantenere "pulito" l'ambiente e a impedire la diffusione di malattie.
Il suo ruolo ecologico, come quello degli altri avvolti, è preziosissimo e dove vivono i grifoni la natura riesce a "riciclare" più velocemente la materia organica. Ma nonostante si tratti dell'avvoltoio più numeroso e diffuso in Europa, la specie era quasi completamente scomparsa fino a pochi decenni fa, sopravvivendo in Italia con pochi individui proprio in Sardegna. Fortunatamente, negli ultimi anni diversi progetti di conservazione hanno permesso di far crescere lentamente questa popolazione e non solo.
La specie è stata reintrodotta con successo nel Parco Naturale Regionale del Monte Velino, in Abruzzo, nella Riserva Naturale Regionale del Lago di Cornino, in Friuli-Venezia Giulia, ma anche in Sicilia, Calabria e Basilicata. Le colonie sono ora in crescita e in alcuni di questi territori si possono ammirare nuovamente decine di individui scendere dal cielo per nutrirsi tutti insieme di un animale morto, come accaduto recentemente in Abruzzo regalandoci uno spettacolo unico.
Il merito di questo grande ritorno va soprattutto a progetti di allevamento e rilascio in natura come quello che ha portato alla nascita di Sky, che grazie a un dispositivo GPS potrà essere seguito dai ricercatori anche successivamente al rilascio. Le informazioni serviranno per capire meglio come i giovani grifoni si muovono sul territorio, dove trovano da mangiare e soprattutto come si inseriscono all'interno delle colonie già presenti.

Sky è tra l'altro il primo avvoltoio nato al Parco Zoo Falconara, che ospita quattro grifoni (un maschio e tre femmine) non più in grado di volare e provenienti da un centro spagnolo di recupero, a cui si è aggiunto successivamente un maschio arrivato da un altro zoo europeo. Oltre alla riproduzione in cattività, il Parco Falconara porta avanti anche numerosi progetti di educazione ambientale dedicati proprio alla conoscenza e alla tutela di questi fondamentali "spazzini" della natura.
"La nostra esperienza – ha spiegato Gioia Gaiot, responsabile dello staff didattico-scientifico del parco – dimostra come gli zoo moderni possano avere un ruolo attivo nella conservazione della biodiversità, integrando ricerca, educazione e tutela. È un modo concreto per trasformare la conoscenza in azione". Manca poco e presto Sky aprirà finalmente per la prima volta le sue enormi ali tra i cieli della Sardegna, contribuendo a mantenere più "puliti" e "sani" gli ecosistemi dell'isola.