UN PROGETTO DI
26 Maggio 2025
12:49

“I nostri animali sono lupi grigi”: Colossal Biosciences chiarisce la vera natura degli “enocioni de estinti”

Colossal Biosciences ha precisato che Khaleesi, Romolo e Remo, che sono stati presentati al mondo come i primi esemplari ritornati in vita di aenocyon dirus, i cosiddetti "dire wolf", sono in realtà esemplari di lupi grigi geneticamente modificati.

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"Non è possibile riportare in vita qualcosa di identico a una specie scomparsa. I nostri animali sono lupi grigi clonati con 20 modifiche genetiche". Sono le parole di Beth Shapiro, la biologa evoluzionista specializzata nella ricerca genetica di animali e piante dell'era glaciale che lavora alla  Colossal Biosciences, l'azienda che ha fatto nascere i cuccioli Khaleesi, Romolo e Remo che sono stati presentati al mondo come i primi esemplari ritornati in vita di una specie che si è estinta 10 mila anni fa: l'enocione.

Le dichiarazioni della responsabile del progetto che era stato reso pubblico come "il ritorno del lupo feroce" sono legate alle polemiche scaturite proprio sulla modalità in cui l'azienda aveva comunicato la notizia della nascita dei cuccioli, sebbene ora la scienziata abbia provato a giustificarsi con un "lo abbiamo detto fin dall'inizio. Colloquialmente, li abbiamo chiamati lupi terribili e questo fa arrabbiare la gente". L'operazione è parsa molto diretta a un risvolto legato più al marketing che all'evoluzione della scienza, sulla scia dell'interesse per una specie famosa soprattutto per aver ispirato il meta-lupo ("dire wolf") dei romanzi di George R. R. Martin e della famosa serie televisiva che ne è stata poi tratta, ovvero "Il Trono di Spade."

Era il 7 aprile scorso quando l'azienda biotecnologica aveva infatti annunciato di aver riportato in vita gli animali, dichiarando esplicitamente che si trattava di "una rinascita del ‘dire wolf' un tempo estinto". Questa affermazione era stata avvalorata anche da un articolo pubblicato sul Time in cui un giornalista aveva incontrato per primo i due maschi nella struttura dove sono seguiti e monitorati, con tanto di copertina sulla rivista e il titolo con un segno rosso sulla parola "extinct".

Da quel momento in poi, però, questo tipo di comunicazione era stata profondamente criticata da etologi e altri studiosi in tutto il mondo e su Kodami avevamo chiarito come davvero stanno le cose, sentendo il parere del genetista e professore dell'Università Federico II di Napoli Giuseppe Saccone che aveva chiarito: "Non è stata resuscitata nessuna specie".

Ora Khaleesi, Romolo e Remo, anche da parte di chi li ha ‘prodotti', sono descritti per ciò che davvero sono: non dei Aenocyon dirus, il nome della specie scomparsa dal Pianeta da oltre 10.000 anni, ma Canis lupus geneticamente modificati.

La modifica genetica è stata un processo lungo e complicato, ma l'azienda non ha "de estinto" alcun animale: ha apportato solo 20 modifiche a 14 geni del lupo grigio, cambiando così alcuni tratti come il colore del pelo e le dimensioni del corpo. Tuttavia, sebbene le due specie condividano gran parte del DNA, ci sono molte differenze genetiche tra loro.

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