UN PROGETTO DI
11 Agosto 2025
11:55

I maschi di questa nuova specie di tarantola hanno sviluppato genitali lunghissimi per non essere uccisi dalle femmine

I ricercatori hanno scoperto una nuova specie di tarantola, la Satyrex ferox, dotata di genitali lunghi il 35,7% del corpo. Per fare un paragone, è come se in proporzione un uomo di statura media avesse un pene di 62 centimetri. L’adattamento serve ai maschi a evitare di essere uccisi dalle femmine.

8 condivisioni
Immagine
Immagine a scopo illustrativo

In alcuni casi le dimensioni contano, almeno tra le tarantole. Lo sanno bene i ricercatori che hanno scoperto una nuova specie di tarantola con genitali lunghissimi, pari al 35,7% della lunghezza del corpo. Per fare un paragone: in proporzione è come se un uomo di statura media avesse un pene di 62 centimetri.

Questo adattamento però non è casuale e non deriva dalla necessità di soddisfare la femmina, come invece avviene per i bonobo, ma è direttamente legato alla sopravvivenza del maschio. Le femmine della specie Satyrex ferox infatti sono particolarmente aggressive e questo rende l'accoppiamento decisamente pericoloso per la controparte maschile.

Cosa sono i pedipalpi e perché raggiunge dimensioni da record nella tarantola Satyrex

I ricercatori dell'Università di Turku, in Finlandia, hanno osservato quattro nuove specie di tarantola nella Penisola Arabica e nel Corno d'Africa. Come si legge nello studio pubblicato sulla rivista ZooKeys, per classificarle il team ha coniato un nuovo genere: Satyrex, in riferimento ai satiri, personaggi della mitologia tradizionalmente lascivi e dotati di falli sproporzionati.

La specie più grande tra le quattro del genere, è la Satyrex ferox con un'apertura delle zampe di circa 14 centimetri. Ma l'elemento più interessante è il pedipalpo, l'organo che nei maschi assolve alla funzione riproduttiva e che in questa specie può raggiungere l'incredibile lunghezza di 5 centimetri, quasi quattro volte più lungo della parte anteriore del corpo.

I ricercatori hanno spiegato che "il nuovo genere è caratterizzato dai pedipalpi maschili più lunghi conosciuti nelle tarantole, probabilmente un adattamento che si è evoluto per evitare il cannibalismo durante l'accoppiamento".

I lunghi palpi consentirebbero quindi al maschio di mantenere una distanza di sicurezza durante l'accoppiamento evitando così di essere divorato dalla femmina. Un organo così lungo, quasi quanto le zampe, gli consente di inoculare lo sperma senza rimetterci la vita. Un bel vantaggio.

Perché le femmine uccidono i maschi dopo l'accoppiamento

Non è raro che le femmine di tarantola uccidano i maschi poco dopo l'accoppiamento, i motivi alla base di questo comportamento sono diversi e possono variare da specie a specie. Solitamente però la ragione alla base di questo macabro ending è lo stesso delle mantide.

Nella mantide la femmina è decisamente più grande del maschio e capita spesso che una volta che questo è riuscito a salirle sul dorso per accoppiarsi, lei si giri per mangiarlo. Lo fa per avere subito una buona scorta di energia per fare fronte alla deposizione delle uova. Uno studio pubblicato nel 2016 ha rivelato che attraverso il cannibalismo sessuale le femmine acquisiscono importanti amminoacidi che vengono poi incorporati nelle uova.

Immagine
L’accoppiamento tra due mantidi

Un meccanismo simile si verifica anche tra le tarantole: per la femmina mangiare il maschio significa avere subito a portata un pasto ricco di proteine, un grande vantaggio dovendo investire molte energie nella produzione delle uova. Secondo uno studio del 2008 condotto sulla tarantola mediterranea (Lycosa tarantula) ha evidenziato che le femmine che si alimentano del maschio dopo l'accoppiamento producono il 30% in più di prole per sacca ovarica e i piccoli nascono in condizioni fisiche migliori.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views