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22 Maggio 2025
10:53

I leoni in India, gli ultimi sopravvissuti in tutta l’Asia, stanno aumentando

La popolazione di leoni asiatici in India è salita a quasi 900 esemplari. Nel 1923 ne erano rimasti appena 20. Un successo reso possibile soprattutto dalla convivenza con le comunità umane.

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In India, sopravvivono gli ultimi leoni asiatici e secondo l’ultimo censimento stanno aumentando

In tutto il continente asiatico c'è un solo posto dove ancora camminano liberi i leoni. È il Parco nazionale di Gir, nello stato del Gujarat, il più occidentale dell'India. E non stiamo parlando dei leoni africani che tutti conosciamo, ma dei loro cugini asiatici: gli ultimi rimasti sulla Terra. E oggi, dopo più di un secolo passato in bilico sull'orlo dell'estinzione, la popolazione sta finalmente crescendo.

Secondo l'ultimo censimento quinquennale pubblicato mercoledì dal Dipartimento per l'Ambiente e le Foreste, il numero di leoni asiatici in India è salito a 891 individui, un aumento di oltre un terzo rispetto ai 674 registrati appena 5 anni fa, nel 2020. È un traguardo molto importante per la conservazione di questa sottospecie unica e considerata ancora "In pericolo" di estinzione nella Lista Rossa della IUCN.

Il leone asiatico, salvato per un soffio dall'estinzione: nel 1923 ce n'erano appena 20

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I leoni asiatici sono più piccoli di quelli africani e si distinguono per una piega di pelle ben visibile sotto la pancia

Il leone asiatico (Panthera leo persica) un tempo erano diffuso in buona parte dell'Asia, dal Medio Oriente all'India. Oggi sono però è confinato in una sola area protetta, nella foresta del Gir. Solo qui sono riusciti a sopravvivere dopo secoli di caccia spietata e distruzione dell'habitat. Nel 1923 ne erano infatti rimasti appena 20, ma oggi sono quasi 900. Un numero che racconta una storia di rinascita, oltre che uno dei più importanti traguardi raggiunti dalla conservazione mondiale.

I leoni asiatici sono leggermente più piccoli di quelli africani, si distinguono per una piega di pelle visibile sotto la pancia e una criniera meno folta e tendenzialmente più scura. Ma la vera differenza non è tanto nell'aspetto, bensì nella loro storia. Quella dei leoni asiatici è una storia di sopravvivenza unica, resa possibile anche dall'impegno delle comunità locali e da una volontà politica che, almeno in questo caso, ha saputo mettere la tutela della biodiversità in cima alla lista delle priorità.

La convivenza tra umani e leoni, la chiave del successo

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La convivenza tra predatori e attività umane è la vera chiave del successo nella tutela degli ultimi leoni asiatici

"La popolazione, che contava 304 esemplari nel 1995, è aumentata costantemente negli ultimi trent'anni", ha dichiarato il Primo Ministro del Gujarat Bhupendra Patel. Il censimento più recente, durato quattro giorni, ha coinvolto 11 distretti e coperto un'area di oltre 35mila chilometri quadrati. Un lavoro capillare che ha permesso non solo di contare, ma anche di monitorare il loro stato di salute e le interazioni con l'ambiente e, soprattutto, con le comunità locali.

Uno degli aspetti più importanti e delicati di questa storia è proprio la convivenza tra i leoni e le comunità umane. In particolare con la comunità dei Maldhari, una tribù nomade di pastori che da secoli vive all'interno del parco condividendo spazio e risorse con i grandi predatori. Non è raro vedere un branco di leoni attraversare la strada mentre gli automobilisti, pazienti, aspettano in silenzio che passino. Qui, nella regione del Saurashtra, esseri umani e leoni non sono nemici, ma vicini di casa.

Un futuro ancora in bilico

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I leoni stanno aumentando e avranno bisogno di maggiore spazio. L’India e le comunità umane riusciranno a mantenere questo equilibrio?

Questa coesistenza pacifica non è semplice, né scontata, ma è forse la vera chiave del successo nella tutela degli ultimi leoni asiatici. "Oltre agli sforzi del governo, è fondamentale il supporto delle comunità locali", ha sottolineato Priyavrat Gadhvi, ex membro del comitato per la fauna selvatica dello stato. "Senza il loro contributo, il recupero della specie non sarebbe stato possibile". Tuttavia, nonostante i numeri in crescita, non è ancora il momento di abbassare la guardia. La presenza di un'unica popolazione in un'area così limitata è un forte rischio.

Eventi catastrofici, come epidemie o incendi, potrebbero spazzarli via. Inoltre, una popolazione così isolata rischia maggiormente i problemi legati all'inbreeding, l'incrocio ta consanguinei. La conservazione dei leoni asiatici, dunque, non è solo una questione di numeri, ma di equilibrio. Equilibrio tra tutela e attività umane, tra turismo e sostenibilità, tra espansione umana e biodiversità. I leoni stanno aumentando e avranno bisogno di maggiore spazio. L'India e le comunità umane riusciranno a mantenere questo equilibrio?

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