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Il cavallo vive da millenni accanto a noi esseri umani. Questa lunga storia di convivenza e domesticazione è cominciata probabilmente tra le steppe asiatiche, poi è proseguita lungo rotte commerciali e infine si è conclusa – per ora – nei campi, nelle scuderie e nelle stalle, contribuendo a rivoluzionare il trasporto, la guerra, l'agricoltura e forgiando un legame unico: umani e cavalli si sono "scelti" non solo per reciproco vantaggio e utilità, ma anche per la sensibilità e l'intelligenza sociale condivisa.
I cavalli, infatti, non sono solo animali "da lavoro", ma mammiferi intelligenti, socievoli, empatici e capaci di instaurare legami e rapporti affettivi profondi con gli esseri umani. Riescono a farci sentire riconosciuti e spesso anche a dimostrare affetto, se ce lo meritiamo. Lo fanno naturalmente a modo loro, con una quasi impercettibile inclinazione della testa, una spinta morbida col muso o uno sguardo attento e intenso: i cavalli riconoscono, apprezzano e ricordano le persone "amiche". Scopriamo quindi più nel dettaglio come ci riescono.
Come fanno i cavalli a riconoscere gli umani

I cavalli hanno più volte dimostrato capacità sorprendenti nel riconoscimento umano. Diversi studi hanno infatti approfondito la loro abilità non soltanto nel distinguere visi, ma anche di ricordarli nel tempo. In uno studio pubblicato nel 2020 su Frontiers in Psychology, alcuni cavalli sono stati addestrati a individuare quattro volti su uno schermo. Dopodiché, è stata cambiata l'immagine (profilo anziché frontale, in bianco e nero, con occhi coperti o pettinature diverse). Nonostante le modifiche, i cavalli continuavano a riconoscere i volti correttamente, dimostrando di saper riconoscere visivamente un volto nella sua interezza e non solo per un singolo o particolare elemento visivo.
Ma c'è molto di più: i cavalli riuscivano anche a collegare una fotografia di una persona al suo corrispettivo in carne e ossa. Dopo aver visto i volti sullo schermo, preferivano infatti avvicinarsi alla persona reale che avevano visto solo in foto. In un altro studio pubblicato invece su Scientific Reports, 11 cavalle hanno dimostrato di saper riconoscere il volto del proprio keeper anche dopo sei mesi senza incontrarlo. Presentando infatti una fotografia del proprio custode insieme a un volto nuovo, le cavalle selezionavano con maggiore frequenza quella del loro abituale operatore, ben oltre la semplice casualità. Ci riescono, perché sono animali straordinariamente sociali, che vivono in gruppo e dotati di sensi e abilità cognitive fuori dal comune.
I cavalli ricordano le persone amiche

Ma la capacità di riconoscere i volti non sono solo visive: tra cavalli e umani si instaura un vero dialogo sensoriale ed emotivo. I cavalli sono infatti in grado anche di associare la voce a un viso. In uno studio pubblicato su Scientific Reports nel 2023 gli animali, dopo aver ascoltato una voce umana, guardavano più a lungo il video della persona con quel volto che più "concordava". In altre parole, ricevono un input sonoro e lo associano all'immagine corretta. Inoltre, sanno anche comprendere e memorizzare le emozioni espresse dai volti umani. In uno studio del 2016, i cavalli hanno guardato le foto di volti di persone sorridenti e arrabbiate e i secondi facevano aumentare notevolmente la loro frequenza cardiaca.
Uno studio più recente, pubblicato su Animal Cognition, ha esplorato invece emozioni come gioia e tristezza. I cavalli erano capaci di associare voce e viso, mostrando una netta preferenza verso volti gioiosi: li guardavano più rapidamente e a lungo, manifestando anche in questo caso variazioni di frequenza cardiaca coerenti con l'emozione. Questi equidi domestici possono quindi attribuire una sorta di reputazione emotiva alle persone, associando un ricordo positivo o negativo a chi li ha curati (o maltrattati). Anche solo osservando le interazioni tra un umano e un altro cavallo: sanno riconoscere emozioni e intenzioni, modificando di conseguenza il proprio comportamento verso le persone.
Il cavallo è decisamente molto più che un animale da lavoro: è un compagno di vita dotato di intelligenza sociale, memoria sofisticata e capacità emotive complesse. Ci riconosce, ci associa alla nostra voce, percepisce le nostre emozioni e, soprattutto, ricorda le persone "amiche" anche dopo mesi. Sono animali fortemente sociali e in natura vivono in gruppi complessi basati su relazioni stabili e spesso durature. Questa propensione a creare legami – come accade spesso con altre specie sociali – si estende anche a noi esseri umani. Un'abilità che è stata poi affinata grazie alla millenaria relazione che lega in maniera profonda questi equidi a noi e che è destinata a durare per sempre.