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Gunner è un American Bully XL, razza che nel Regno Unito è stata vietata, tanto da "invitare" chi ancora vive con un cane di questa tipologia a sbarazzarsene, a fronte di un contributo governativo. Un video virale, ora, sta girando su Instagram ottenendo migliaia di visualizzazioni perché mostra che la relazione è la chiave per vivere serenamente con un cane a prescindere dalla razza e, soprattutto, mettendo in evidenza quanto ogni quattro zampe è un soggetto a sé.
Gunner vive in una famiglia in cui condivide l'affetto della sua persona di riferimento insieme a una femmina di Bassotto che, nel video, è in dolce attesa. La donna che ha aperto il profilo sui social lo ha interamente dedicato proprio al voler far vedere come è la convivenza con un American Bully, sfociando ogni tanto in una certa umanizzazione del cane, al fine di avvicinare le persone a questa tipologia con un approccio diverso rispetto a quanto poi le cronache riportano.
Gunner, secondo quanto raccontato, ha seguito la gravidanza di sua "sorella" (incinta di un altro Bassotto) con attenzione e delicatezza e presenziato in ogni momento, anche accudendo poi i cuccioli dopo la nascita. I suoi grandi occhi, il corpo possente e una presenza dolce e delicata nonostante la stazza e la "fama" della razza cui appartiene raccontano una storia di cura profonda, un contrasto potente tra l’apparenza imponente e la vera anima di questi cani.
Un video che sfida i pregiudizi sugli American Bully XL
Una narrazione particolarmente emotiva è alla base del successo di un video di questo tipo, ma ciò che è importante però è educare le persone, e non solo i cani, alla consapevolezza di avere a che fare con individui che hanno anche altre motivazioni di cui bisogna essere edotti, tra cui quella protettiva e predatoria che se non temperate possono prendere il sopravvento rispetto all'affiliativa su cui, invece, evidentemente la persona di riferimento di Gunner ha decisamente puntato.
Questi video sicuramente sfida i pregiudizi sull’American Bully XL, etichettato nel Regno Unito ma in gran parte del mondo occidentale come una delle razze più pericolose in assoluto. A parte una certa retorica che c'è in tutti i video dell'umana di riferimento di Gunner, da queste immagini che diventano virali si può trarre ispirazione per andare poi ad approfondire meglio le ragioni per cui ci si sente attratti da cani come questo e analizzare nel dettaglio la storia della selezione degli American Bully per capirli davvero.
Le difficoltà sulle normative per gli American Bully XL
Se nel Regno Unito si è giunti, dal 31 dicembre 2023, a creare il cosiddetto Dangerous Dogs Act, in cui è stato deciso che è illegale comprare, vendere e far riprodurre soggetti di questa razza e di questa stazza, un motivo c'è. E risiede tutto nell'inconsapevolezza con cui sono stati presi questi animali che, purtroppo e spesso, hanno causato vittime umane. In Gran Bretagna la decisione è arrivata infatti dopo che tra il 2021 e il 2023 la metà delle persone morte a causa di un'aggressione da parte di un cane è stata vittima di un esemplare di American Bully XL.
Secondo la nuova normativa, così, nel Regno Unito continuare a vivere con un cane di questa tipologia è possibile solo se è ottenuto un certificato ad hoc ("Certificate of Exemption") che prevede non solo l'ovvia microchippatura obbligatoria ma anche la castrazione o la sterilizzazione del soggetto, l'uso della museruola sempre, un'assicurazione e anche una serie di controlli da fare con cadenza.
Questa normativa, però, ad oggi pare aver avuto pochi risultati e anzi peggiorato la situazione in generale rispetto alla convivenza con i cani a causa dell'affollamento dei canili e delle spese fino ad ora sostenute dallo Stato: dal 1 febbraio 2024 al dicembre dello stesso anno, l'attuazione del Dangerous Dogs Act ha comportato l‘eutanasia di centinaia di cani ma non vi è stata una diminuzione degli episodi di aggressione e secondo un'inchiesta della BBC i costi dei canili e delle spese veterinarie sono aumentati da 4 a 25 milioni di sterline.
Questa razza, comunque, è nell'occhio del ciclone ovunque, anche negli Stati Uniti e in uno scenario così complesso, dove l'extrema ratio di eliminare i cani mostra essenzialmente l'incapacità degli esseri umani di gestire ciò che noi stessi creiamo attraverso la selezione genetica, il video di Gunner e della Bassotta consente proprio una riflessione sul nostro ruolo nella relazione con i cani. Gunner rappresenta, in qualche modo, il contrasto a un pregiudizio nel quale ormai sono calati tutti i cani come lui ed è, allo stesso tempo, l’eccezione alla regola che dovrebbe essere centrata su chi sia l'umano di riferimento e che competenze abbia per poter vivere con i cani in generale, non solo su animali che puntualmente sono definiti solo come individui "potenzialmente pericolosi".
Questo video ci ricorda due verità intrecciate, dunque: ogni cane è un individuo, il contesto conta e la relazione fa tutto.