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Gli scienziati lo avevano detto: gli squali bianchi si stanno avvicinando sempre più verso le coste di Stati Uniti e Canada. Il grande predatore Carcharodon carcharias sta tornando nell'Atlantico con dati che mostrano chiaramente un aumento significativo degli avvistamenti. In Nuova Scozia, il numero di squali tra il 2018 e il 2022 è cresciuto di 2,4 volte, mentre al largo di Terranova le segnalazioni sono quasi quadruplicate.
Questi dati però vanno inseriti in una cornice globale, come spiega Alessandro De Maddalena, tra i maggiori esperti di squali bianchi del mondo: "In quell'area ci sono sempre stati, non sono mai andati via. La forte riduzione della popolazione di foche, ovviamente causata dagli esseri umani, probabilmente ha fatto sì che anche il numero di squali bianchi calasse".
Cosa dice davvero lo studio sugli squali bianchi nell'Atlantico
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Marine Ecology Progress Series, sono sempre più presenti a nord, nell'Atlantico, dove stanno colonizzando coste e tratti di mare che fino a pochi anni fa sembravano non essere così ospitali per la specie.
De Maddalena però mette in guardia sul significato di questi dati: "Gli squali bianchi sono tornati, ancora una volta, a livelli più simili a quelli iniziali, ma nell'area ci sono sempre stati. Non c'è quindi un reale aumento della specie nell'area, ma un ritorno verso la normalità".
Lo studio, come si legge, infatti presenta la prima valutazione sistematica della presenza di squali bianchi nelle acque canadesi atlantiche. Al netto delle possibili dinamiche naturali, come l'incremento del numero delle prede, gli squali bianchi quindi non sono realmente aumentati, ma studi come questo per la prima volta ci stanno aiutando a misurare la reale ampiezza della popolazione: "È impossibile contarli, ma grazie agli studi degli ultimi anni stiamo monitorando la situazione".
L'esperto: "Gli squali sono ancora a rischio in tutto il mondo"
"Non c'è modo di fare un raffronto reale tra i dati passati e quelli presenti, poiché in passato questi dati non venivano raccolti in maniera continuativa – sottolinea l'esperto – Se l'incremento c'è stato, le proporzioni sono ridotte, non c'è niente di incredibile e non c'è un boom di squali bianchi".
"Purtroppo in nessun'area del mondo c'è un boom di squali bianchi. La realtà è che a livello globale c'è una continua carneficina ai danni di questa specie".