
Quando la luce del giorno scompare all'improvviso a causa di un'eclissi solare, gli altri animali restano comprensibilmente disorientati. Per gli uccelli, in particolare, un'eclissi totale di Sole può essere così destabilizzante da "convincerli" a mettere in atto comportamenti che di solito appartengono all'alba o al tramonto. È quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Indiana, guidati da Liz Aguilar, dottoranda in Evoluzione, Ecologia e Comportamento.
Lo studio, pubblicato su recentemente Science, ha infatti analizzato in per la prima volta e in maniera dettagliata la risposta degli uccelli a un'eclissi totale, quella dell'8 aprile 2024, quando l'ombra della Luna ha attraversato il Nord America da Mazatlán (in Messico) a Terranova (in Canada) in poche ore. E in alcuni dei casi analizzati dagli autori, anche lì dove il fenomeno è durato poco più di quattro minuti, molte specie di uccelli hanno iniziato a cantare come se fosse l'alba o il tramonto.
I risultati degli studi sugli effetti delle eclissi totali sugli uccelli: cosa è emerso

L'eclissi totale del 2024 ha offerto agli scienziati una "notte" improvvisa in pieno del giorno, una condizione quasi impossibile da riprodurre in natura. "È stato come se il cervello degli uccelli, improvvisamente ingannato dal buio, avesse premuto il tasto reset del ritmo circadiano", hanno spiegato gli autori. Gli uccelli che cantano, come i piccoli passeriformi in particolare, hanno infatti risposto all'eclissi con un picco di vocalizzazioni, seguito da un silenzio simile a quello che precede il tramonto.
Per poter arrivare a questa conclusione raccogliendo dati su larga scala, Aguilar e il collega Paul Macklin, ingegnere esperto in Intelligenza Artificiale alla Luddy School of Informatics, hanno sviluppato un'app di citizen science gratuita e appositamente progettata per studiare gli uccelli durante l'eclissi, chiamata SolarBird. L'idea era molto semplice: trasformare migliaia di persone, appassionati e birdwatcher in osservatori del comportamento animale per un giorno.

"Gli scienziati non possono essere in mille posti contemporaneamente – ha infatti spiegato Aguilar – ma con l'aiuto di un pubblico più vasto possiamo moltiplicare i nostri occhi e le nostre orecchie". Gli utenti dell'app dovevano osservare un uccello per 30 secondi prima, durante e dopo l'eclissi, annotando se cantava, volava, si nutriva o restava immobile. In poche ore, SolarBird ha raccolto quasi 11.000 osservazioni da oltre 1.700 partecipanti, concentrati lungo la fascia di totalità.
Parallelamente, il gruppo di lavoro guidato da Kimberly Rosvall, autrice senior, ha registrato con sensori automatici i suoni ambientali di Bloomington, in Indiana, e delle campagne circostanti, costruendo un vasto archivio sonoro. I dati hanno confermato quanto osservato anche dai cittadini: un aumento delle vocalizzazioni nel momento in cui il Sole scompariva, seguito da un brusco silenzio, quasi come se gli uccelli stessero aspettando che la luce tornasse.
L'importanza della luce nella vita degli animali

L'alternanza tra luce e buio, del resto, è uno degli elementi che maggiormente influenza le abitudini e i comportamenti degli animali scanditi sia durante una singola giornata, che nell'arco di un intero anno. Un uccello, per esempio, dorme o resta sveglio in base alle condizioni di luce, a prescindere dall'ora. Allo stesso modo, la maggior parte dei passeriformi, gli uccelli canori per eccellenza, canta di più e con maggiore intensità quando il Sole sta per sorgere o tramontare.
Per la maggior parte degli esseri umani, un'eclissi è "solo" uno spettacolo astronomico che in fondo non altera più di tanto la nostra routine, anche perché sappiamo naturalmente di cosa si tratta. Per gli altri animali e in particolare gli uccelli, invece, è un'esperienza che confonde e rimescola il tempo, capace di risvegliare in pochi minuti i ritmi che regolano la loro vita. Un promemoria, forse, di quanto profondamente la luce – o la sua assenza – governi il mondo naturale e le vite degli animali.