
Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, per ora non dovrà affrontare un tribunale per l'accusa di maltrattamento di animali. La Procura di Trento, infatti, ha chiesto di archiviare il suo caso perché "non vi sono elementi sufficienti" nella denuncia presentata dalla Lav che, ora, farà ricorso.
E' necessario fare un passo indietro per ripercorrere le tappe di questa vicenda che vede come fine ultimo dell'azione del Presidente trentino, secondo la Lav, l'eliminazione degli orsi dal territorio. Per farlo l‘associazione ha denunciato Fugatti per l'assenza di controllo nell'utilizzo che viene fatto delle mangiatoie per attirare gli animali, cosa che comporta renderli più confidenti rispetto all'essere umano e il rischio conseguente che diventino, loro malgrado, un pericolo per la vicinanza alle persone.
"Già nel 2023 avevamo diffidato Fugatti chiedendo lo smantellamento di tutti i siti di foraggiamento perché favoriscono la confidenza degli orsi con gli umani e quindi possibili incidenti – spiega a Kodami Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici di LAV – ma la sua inazione ci ha costretti ad intraprendere un'azione legale perché è evidente che Fugatti non ha alcun interesse a smantellare i siti di foraggiamento, probabilmente per non infastidire i cacciatori, mettendo così a rischio i suoi concittadini. Se i cittadini trentini sono preoccupati per la loro incolumità a causa del concentramento di orsi attorno ai siti di foraggiamento utilizzati dai cacciatori per attrarre gli animali a cui sparare, se la prendano con Fugatti e non con gli orsi".
La Lav dunque farà ricorso alla Procura che ha proceduto all'archiviazione ritenendo che il cibo che attrae gli orsi deriva da fonti stagionali e involontarie come coltivazioni, giardini o rifiuti lasciati dall’uomo e che per tanto non è possibile collegare direttamente la gestione delle mangiatoie a un aumento del rischio di incontri con gli orsi.