
È il "fantasma bianco" dei boschi della Penisola Iberica. Così il fotografo naturalista Ángel Hidalgo Garrido ha descritto l'animale che è riuscito a immortalare tra i boschi della penisola Iberica: una lince pardina affetta da leucismo, già una delle specie più rare e minacciate in Europa, ma ancora più unica a causa di questa anomalia genetica che ha reso il suo mantello quasi completamente bianco.
Le immagini, condivise dalla pagina di divulgazione "Lince Ibérico (Lynx pardinus) S.O.S." dedicata a questa specie minacciata, hanno fatto rapidamente il giro dei social. Il fotografo non ha rivelato il luogo esatto dell'avvistamento, per tutelare l'animale e garantire la sicurezza di una specie già gravemente minacciata di estinzione, ma ha tuttavia condiviso il racconto di questo incontro tanto raro quanto emozionante.
La storia dietro un incontro unico più unico che raro: "Non potevo crederci"
Nel condividere queste immagini tanto rare, Hidalgo Garrido ha anche raccontato come è riuscito ad avvistare e a fotografare un animale così raro. "In un’area nuova che avevo iniziato a esplorare da pochi mesi, controllando una delle mie fototrappole ho visto qualcosa a cui non potevo credere – ha scritto il fotografo in un post Facebook – Da quel momento ho deciso di dedicare tutto il tempo possibile a cercarla: dovevo vederla con i miei occhi".
Da quel momento, ci sono voluti mesi di appostamenti, lunghe passeggiate e tantissimi tentativi falliti. Più volte Hidalgo Garrido ha pensato di smettere di cercarla, come ha scritto nel post, ma alla fine la sua perseveranza è stata premiata. "Una mattina, dopo una notte di pioggia, mentre camminavo come tante altre volte, ho visto in lontananza una sagoma bianca che sembrava brillare di luce propria. Di fronte a me c'era una lince iberica leucistica, con il suo mantello invernale bianco come la neve e uno sguardo penetrante", ha raccontato.
L'emozione del fotografo è tangibile, del resto non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte il felino più raro e minacciato d'Europa, per giunta con un colore anomalo e difficilissimo da osservare in natura. "Mi sono sentito fortunato ad assistere a quel momento, a poterla vedere nel suo ambiente naturale. È stato un incontro che non dimenticherò mai, e mi ha fatto riflettere sull’importanza della natura e della sua conservazione", ha concluso il fotografo.
Chi è la lince pardina, il felino più raro d'Europa

La lince pardina (Lynx pardinus), conosciuta anche come lince iberica, è un felino endemico della Penisola Iberica, tra Spagna e Portogallo. È più piccola della lince eurasiatica (L. lynx) e si distingue per le orecchie con i ciuffi neri, la corta coda con l’estremità scura e soprattutto per il manto maculato. Vive in zone boscose e macchie mediterranee dove caccia soprattutto conigli selvatici, la sua principale fonte di cibo.
All’inizio degli anni Duemila, la specie era ormai a un passo estinzione, con appena 94 individui rimasti in natura. Grazie però a intensi programmi di conservazione, allevamento in cattività e reintroduzione, oggi la popolazione ha superato i 2.000 individui, numeri certamente ancora ancora bassi, ma che testimoniano un lento e costante trend di ripresa. La specie, naturalmente, resta tra le più minacciate in Europa, ma grazie agli sforzi di conservazione il suo statu è migliorato ed ora è considerata "solo" vulnerabile nella Lista Rossa IUCN.
Che cos'è il leucismo e perché è diverso dall'albinismo

La lince fotografata da Hidalgo Garrido potrebbe sembrare un individuo albino, ma in realtà si tratta di un animale leucistico. Il leucismo è una condizione genetica simile che provoca una perdita parziale o totale della pigmentazione del pelo, ma tuttavia non coinvolge gli occhi, che mantengono il colore normale. L'albinismo, invece, è causato da un'assenza totale nella produzione di melanina e si manifesta con pelle, peli e occhi molto chiari o spesso rossi.
In questo caso, la lince ha un mantello bianco, ma ancora maculato, e soprattutto conserva quello sguardo tipico di molti felini con grandi occhi giallo-verde che in questo individuo così chiaro risaltano ancora di più. Negli ultimi anni, ci sono stati diversi altri avvistamenti di animali leucistici, tra cui merli (che sembrano portatori di leucismo più inclini di altri), un raro pesce porco e tanti altri. Ogni volta questi animali bianchi stupiscono per la loro "unicità", tuttavia non sempre hanno vita facile.
In natura, di solito, albinismo e leucismo non sono mutazioni particolarmente vantaggiose per chi le porta, anzi. La mancanza di pigmento aumenta spesso il rischio di tumori e ustioni della pelle e rende quasi sempre gli animali più facilmente visibili agli occhi non solo dei fotografi, ma anche dei predatori. In alcuni casi, inoltre, sono anche meno riconoscibili dagli individui della propria specie e fanno quindi fatica a trovare un partner e a riprodursi.