UN PROGETTO DI

Fotografano e nutrono la lupa di Agnone: per colpa dell’uomo ora è destinata a vivere in cattività per sempre

La lupa di Agnone, dopo essere stata avvistata e avvicinata da cittadini che l’hanno anche nutrita, è stata catturata. Ora il suo destino è quello di vivere in cattività nell'area faunistica del Parco d’Abruzzo. Una condizione causata dall'essere umano e su cui l'Ente Parco richiama i cittadini a un'assunzione di responsabilità.

17 Giugno 2025
15:05
Immagine

La lupa catturata ad Agnone, in Molise, è stata rilasciata all'interno dell'Area faunistica del lupo del Parco Nazionale d'Abruzzo, come mostra il video diffuso dal parco stesso. La lupa era stata avvistata più volte nel centro abitato ma a far scattare la cattura è stato un morso inflitto a una ragazza, anche se come sottolineano dall'Ente Parco il referto del locale Pronto Soccorso parla di una escoriazione.

Dopo la cattura avvenuta lo scorso 10 giugno, sono emersi numerosi video in cui si vedono cittadini seguire l'animale per filmarlo, e in qualche caso anche attirarlo con del cibo. Comportamenti che non dovrebbero mai essere messi in atto nei confronti di un selvatico, soprattutto se giovane come la lupa di Agnone, appena 2 anni.

A causa del condizionamento da parte dell'uomo la giovane lupa è condannata a vivere in un recinto. La Regione Molise infatti ha avviato le procedure d’urgenza per destinarla alla cattività, proprio all’interno dell'Area faunistica di Civitella Alfedena.

Il Parco d'Abruzzo: "Le persone devono assumersi la responsabilità"

Il Parco d'Abruzzo Lazio e Molise è intervenuto sulla vicenda con una nota molto amara in cui ripercorre la storia della lupa e soprattutto gli sbagli commessi dalle persone: Per diversi giorni, come scrivono i giornali, e come testimoniano i video sui social, la lupa ha frequentato il centro abitato di Agnone diventando ‘la novità' divertente per video e foto, tanto che diverse persone, vedendola anche un po' smagrita, le hanno anche offerto da mangiare, perpetuando, di fatto, l’abitudine della lupa a tornare più e più volte in paese. Gli animali selvatici sono tali proprio perché non hanno bisogno di noi, né del nostro cibo".

A causa di quest'abitudine, incoraggiata dall'essere umano, alla fine si è creata una interazione negativa con un gruppo di adolescenti, tra i quali anche la ragazza ferita. Si tratta del caso più eclatante dei molti che avvengono nei luoghi dove le comunità umane condividono spazi con i selvatici, come sa bene l'Ente Parco che da sempre denuncia il fenomeno del "turismo dei selvatici": cittadini incauti si avvicinano agli animali, dalle volpi agli orsi, allo scopo di portarsi a casa un selfie. Oltre a essere un problema per la sicurezza delle persone questa abitudine distrugge le esistenze degli animali.

"Purtroppo, questi comportamenti ormai sono all’ordine del giorno – sottolineano dall'Ente – Sempre più persone dimostrano l’amore verso gli animali dando loro cibo o facendo foto e video, scrivendo che è bellissimo vedere un lupo, un cervo, ecc. da vicino. Peccato che proprio questo sentimento, così nobile, ci faccia adottare comportamenti totalmente sbagliati con la fauna selvatica".

A pagare il prezzo di questi comportamenti, in questo caso è una giovane lupa di appena 2 anni.

Il destino degli animali selvatici e la responsabilità dell'uomo: "Sarà la lupa a finire in gabbia per sempre"

Il destino della lupa di Agnone sembra segnato ormai: è stata ricoverata, in isolamento, all’interno di uno dei recinti di cattura dell’area faunistica del lupo dove i veterinari del Parco e dell'ASL di Sulmona l’hanno sottoposta ad una serie di accertamenti, compresi i prelievi per la profilazione genetica per capire se si tratta di un lupo o di un ibrido. Inoltre, i veterinari avvieranno anche la profilassi per la rogna di cui la lupa è affetta.

Intanto la Regione Molise ha avviato le procedure d’urgenza per destinare il giovane esemplare alla cattività, sempre all’interno dell’area faunistica di Civitella Alfedena dove si trova attualmente. Per lei non ci sarà quindi nessun ritorno in natura.

"Sarà la lupa a finire in gabbia per sempre, le persone che non vogliono informarsi e assumersi responsabilità, al massimo, continueranno a cercare la prossima novità da postare. La Natura non ha bisogno di noi, siamo noi ad aver immensamente bisogno di lei. Abbiamo a cuore, come molti di voi, la tutela della Natura quindi continueremo a sollecitarvi in tal senso senza mai arrenderci", è l'appello finale del Parco.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views