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24 Ottobre 2025
16:30

Farmaco salvavita per i gatti affetti da Fip, il veterinario: “Da oggi cambierà la vita di molte famiglie”

La notizia che è in commercio il farmaco che consentirà di curare i gatti affetti da Peritonite Infettiva Felina è importante per le persone e per i loro animali domestici. Il professore Giuseppe Borzacchiello, docente di fisiopatologia veterinaria all'Università Federico II di Napoli, spiega perché questo salvavita aiuterà le persone che hanno un gatto affetto da quella che senza questa cura era una malattia infettiva mortale.

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Intervista a Giuseppe Borzacchiello
Professore di fisiopatologia veterinaria all'Università Federico II di Napoli
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"La vita delle famiglie cambierà, perché il benessere dell’uomo è strettamente legato a quello degli animali da compagnia". Giuseppe Borzacchiello, docente di fisiopatologia veterinaria all'Università Federico II di Napoli, può finalmente esprimere soddisfazione rispetto a una questione su cui a lungo si è battuto, come del resto hanno fatto tanti altri veterinari in tutta Europa e, soprattutto, le persone che avevano in casa un gatto ammalato di Fip.

La notizia che da questa mattina sta facendo felici migliaia di cittadini e professionisti della salute animale è l'autorizzazione da parte del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato all’uso veterinario dell'antivirale GS-441524 per curare la Peritonite Infettiva Felina (FIP).

Professore, lei si era unito all’appello per la commercializzazione del farmaco proprio sulle nostre pagine per fermare anche il dilagare di un mercato illegale. Qual è il risvolto anche sociale di questa autorizzazione?

Oggi il paradigma scientifico "One Health" ha chiarito la stretta interrelazione tra la nostra salute, quella degli animali e l’ambiente in cui viviamo. La relazione con un gatto è oggi più che mai rinsaldata, visto che l’80% della popolazione vive nelle metropoli e sempre più spesso trova nell'animale domestico un membro della famiglia con cui poter condividere tempo e spazi. D’altronde la relazione con un cane o con un gatto è stato provato che può comportare dei benefici reali negli umani di riferimento. Dunque, sapere che oggi sarà possibile curare i gatti malati di FIP è sicuramente una buona notizia anche per noi umani.

Facciamo il punto sulla malattia, cosa è la FIP?

Fip è un acronimo che sta per "peritonite infettiva felina": una malattia infettiva ad eziologia virale causata da un coronavirus felino che nella maggior parte dei casi ha un esito infausto. La FIP è diffusa in tutto il mondo e animali di tutte le età ne possono soffrire, sebbene è più frequente tra i 6 mesi e i 2 anni. La via di trasmissione principale è oro-fecale, pertanto la lettiera rappresenta la fonte primaria d’infezione sebbene può essere contratta dai gattini anche attraverso il latte materno. Generalmente la FIP si presenta in una cosiddetta forma umida, ovvero effusiva, ed una forma secca. Nel primo caso prevale la presenza di liquidi nell'addome e nel torace. Nella forma secca, l’infiammazione si localizza in vari organi: fegato, reni, occhi e cervello. In alcuni casi le due forme sono presenti nello stesso animale. I sintomi più frequenti sono gastroenterici (diarrea e vomito, scarso appetito) e/o  a carico delle vie respiratorie superiori. Successivamente compaiono sintomi a carico dei vari organi colpiti tra cui fegato, reni, pancreas, sistema nervoso centrale e occhi. Può essere presente febbre, perdita di peso e/o ittero.

Perché colpisce così tanti gatti?

La FIP è una malattia infettiva la cui trasmissione è molto rapida e spesso gli animali che vivono in colonia sia ammalano più frequentemente.

Come funziona il farmaco e qual è la correlazione con la Covid-19?

Entrambi sono malattie virali causate da un coronavirus, sebbene i ceppi non sono molto simili. Inoltre, il coronavirus della FIP ha capacità di ricombinazione che il virus della COVID-19 non mostra. D’altra parte però alcuni aspetti della patogenesi e dell’immunologia sono molto simili tra le due malattie e proprio queste similitudini hanno spinto a considerare la forma attiva del Remdesevir (GS-441524) come un’opzione terapeutica valida anche per la cura della FIP. Questo farmaco agisce interrompendo la replicazione del genoma virale riducendo quindi la moltiplicazione del virus e dunque la sua diffusione.

Ci sono e se sì quali sono le altre patologie gravi per i gatti per cui ancora non ci sono delle cure?

Molte malattie infettive e non dei gatti ad oggi non hanno una cura efficace. Penso soprattutto ai tumori, sempre più frequenti anche nella specie felina. Questo però significa solo che è una questione di tempo perché maggiori saranno gli investimenti in ricerca ed innovazione tecnologica prima arriveremo a cure più efficaci. La vicenda del farmaco autorizzato per la cura della FIP ancora una volta ci insegna che solo considerando le malattie di uomo e animali alla luce del paradigma One Health permetterà di avere a disposizione terapie e misure di prevenzione efficaci.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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