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La mattina di martedì 13 maggio uno squalo verdesca è stato avvistato mentre nuotava nel Golfo di Trieste. Grazie a una fotocamera 3D calata in acqua direttamente da Saul Ciriaco, responsabile delle attività di monitoraggio della WWF Area Marina Protetta di Miramare, è possibile guardare faccia a faccia questo straordinario predatore.
Fanpage.it apprende dall'Area Marina Protetta che oggi, mercoledì 14 maggio, lo squalo non si è fatto vedere: "Era una femmina di circa 2 metri, e non sembrava in difficoltà, è probabile che si sia allontanata volontariamente".
Il video dell'incontro ravvicinato con lo squalo verdesca a Trieste
È una femmina l'esemplare di verdesca che ieri si aggirava lungo le rive di Trieste. Le immagini sub raccolte dai ricercatori confermano quanto emerso dalle prime valutazioni superficiali: a parte le cicatrici di un probabile morso su un fianco, che in questa specie possono essere il risultato di interazioni finalizzate al corteggiamento, l'animale non mostra segni evidenti di sofferenza.
"Ciò non esclude la possibilità che la verdesca sia disorientata e faccia fatica a riprendere il mare aperto, motivo per cui continueremo a tenerla sotto osservazione – hanno spiegato dall'Amp Miramare – In questo periodo in realtà non è infrequente che questi squali si avvicinino sotto costa e in aree portuali alla ricerca di cibo.
Questo infatti non è il primo incontro con questa specie a Trieste: già nel maggio 2020 una verdesca di circa un metro e mezzo di lunghezza si è aggirata a lungo nel porticciolo di Grignano tra le barche ormeggiate, prima di sparire alla vista degli incuriositi osservatori.
Chi è lo squalo verdesca
La verdesca (Prionace glauca), conosciuta anche come squalo azzurro o blu, è tra le specie più comuni e diffuse al mondo, anche nelle acque del Mediterraneo e in Italia. Appartiene alla famiglia dei carcarinidi, la stessa di cui fa parte lo squalo tigre, ma mentre quest'ultima rientra tra le specie più pericolose per l'uomo, la verdesca solitamente è molto schiva nei confronti dell'essere umano.
Un esemplare adulto può raggiungere anche 3,5 metri di lunghezza e pesare oltre 300 kg, ma nonostante le dimensioni gli attacchi di verdesca sono molto rari. Secondo l'International Shark Attack File (ISAF), un database gestito dal Museo di Storia Naturale della Florida, tra il 1580 e il 2013 si sono verificati appena 13 attacchi di verdesca, di cui solamente quattro rivelatisi poi mortali.
Al contrario, l'essere mano è una vera minaccia per questa specie: si tratta di uno degli squali a maggiore rischio estinzione nel Mare Mediterraneo. Anche se la pesca è ufficialmente vietata in Italia, le catture illegali o quelle accidentali e involontarie, il cosiddetto bycatch, sono purtroppo ancora molto numerose. Spesso la verdesca viene spacciata per carne di pesce spada mentre gli esemplari più piccoli vengono utilizzati per produrre farine di pesce e mangimi.
Le pinne invece vengono utilizzate per preparare la zuppa di pinne di squalo. Lo spinnamento degli squali, noto anche come shark finning, avviene sugli animali appena pescati ancora vivi che, privati delle pinne, vengono ributtati in mare sprofondando verso una morte lenta e terribile. In alcune culture orientali parti di squali e razze sono alla base di pietanze considerate di lusso o afrodisiache, oppure vengono utilizzate per realizzare fantomatici rimedi tradizionali dalle mai dimostrate proprietà curative.
Video gentilmente concesso da Saul Ciriaco (WWF Italia Shoreline LIFE European Sharks)