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E' arrivata la decisione del Tar di Bolzano: i lupi condannati a morte dalla Provincia autonoma possono essere uccisi. Dopo una convocazione avvenuta ieri da parte del Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale a cui hanno partecipato rappresentanti della Provincia e del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica sugli episodi di predazione di animali da pascolo nella Malga Furtes, questo è il verdetto.
In breve il Tar ha deciso di far decadere la sospensiva che era stata accordata a fronte del ricorso presentato dalle associazioni animaliste "nonostante lo stesso Presidente del Tar abbia fissato al 9 settembre udienza collegiale per discutere della sospensiva chiesta con i ricorsi" precisano dalla Lav.
“Accogliamo con enorme dispiacere e grande amarezza la decisione presa dal Presidente del TAR – dichiarano LAV, LNDC ed ENPA – Uccidere due lupi a caso perché alcune pecore incustodite sono state predate è un atto violento, che non trova giustificazione in alcuna teoria scientifica”.
Gli attacchi agli animali del pascolo, secondo quanto riportato dalla Provincia, sono avvenuti tra maggio e luglio del 2025 e l'autorità forestale ne ha attribuiti 35 ai lupi: un dato comunque inferiore rispetto ai 42 attacchi registrati nella stagione precedente.
Le associazioni non hanno intenzione però di rimanere a guardare e hanno già preparato un altro ricorso che questa volta è però rivolto al Consiglio di Stato: "Nel frattempo, faremo una diffida al presidente Kompatscher e al Corpo forestale provinciale affinché non eseguano l’ordine di uccisione”.