
Avrebbe dovuto essere soppresso: era considerato un cane "cattivo" e irrecuperabile, ormai in box da troppo tempo. Invece, grazie all'amore inaspettato e alla fiducia di una persona che ha visto qualcosa in lui, si è salvato e per la prima volta ha scoperto l'abbraccio di una famiglia. Stich non è mai stato un cane cattivo, era solo un'anima che non aveva mai conosciuto l'amore.
La storia di Stich: dall'eutanasia a una famiglia
Stitch era un cane diffidente, la sua reattività dovuta alla paura però era spesso scambiata per aggressività. Niente di più sbagliato. Semplicemente non aveva mai conosciuto una carezza gentile, ma solo mani pronte a ferirlo, e reagiva di conseguenza, spaventato dal mondo e dalle persone che non conosceva.
A complicare il tutto c'era poi il fattore razza: Stitch è un incrocio con un Pitbull, di cui conserva la morfologia. È finito al rifugio di Fulton County Animal Services di Atalanta, in Georgia, dopo essere stato abbandonato dai suoi precedenti umani. A causa del sovraffollamento del canile e delle bassissime possibilità di adozione per lui, Stitch è finito nella lista delle vittime di eutanasia.
Paradossalmente, è proprio grazie a questa lista che si è salvato: la 24enne Abigail Hester ha scelto di consultarla proprio per salvare uno dei cani destinati a morire, come ha spiegato a Newsweek: "Sapevo che quella settimana avrei adottato un cane, quindi quando è uscita la lista, ho guardato e l'ho scelto subito, senza sapere nulla di lui".
Hester però non ha agito con superficialità, prima di Stitch aveva avuto otto cani della stessa razza, sapeva quindi come capirlo, ed effettivamente ci è riuscita, come mostra il video postato da lei stessa sui suoi canali social.
"La prima volta che l'ho visto era terrorizzato – ha raccontato la giovane -Dovevamo portarlo in giro per il rifugio perché aveva troppa paura di camminare. Però è venuto da me per avere affetto, e ho capito che voleva tanto potersi fidare di me".
Stitch sembrava riluttante a uscire dall'edificio e un volontario è stato costretto a incoraggiarlo a seguire Hester fino alla sua macchina. Un atteggiamento che stride con la narrazione di un cane impossibile da gestire, e che mostra invece un individuo spaventato, a cui deve essere insegnata da zero la fiducia.
"È un cane davvero buono. Si vede che non è mai stato in una casa prima, perché è molto insicuro in casa e più sicuro fuori. Adora i peluche e le coperte, qualsiasi cosa sia comoda è la sua preferita – ha detto Hester – Ci sono sempre commenti negativi sulle razze aggressive, ma cerco di ignorarli perché finché non salvi la vita a uno di loro, non sai l'amore che hanno da dare". Per ogni cane come Stich che viene salvato
Perché i cani negli Stati Uniti vengono ancora abbattuti
Secondo le stime diffuse dall'American Society for the Prevention of Cruelty to Animals, circa 607.000 animali all'anno vengono soppressi dopo essere finiti nei rifugi degli Stati Uniti. Si tratta di vittime innocenti di un sistema che li considera un costo e non degli individui, e ovviamente a pagare il prezzo più alto sono quelli che più spesso sono invisibili nei box: cani anziani, di taglia grande, e di razze considerate pericolose.
Le politiche riguardanti l’eutanasia dei cani randagi variano significativamente all'interno degli USA. Alcuni Stati hanno adottato leggi "no-kill" che vietano la soppressione degli animali sani e adottabili. Le differenze nelle leggi statali e nelle risorse disponibili influenzano il numero di animali soppressi. Ad esempio, in alcuni Stati con risorse limitate e alti tassi di abbandono, i canili praticano l’eutanasia più frequentemente.