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Elefantino muore investito e la mamma si rifiuta di abbandonarlo: hanno dovuto sedarla

Un elefantino è stato investito e ucciso da un camion in Malesia mentre attraversava una strada per raggiungere sua madre. L'elefantessa ha vegliato il corpo senza vita di suo figlio per ore e non aveva alcuna intenzione di abbandonarlo. È stata poi sedata e trasportata nella foresta. Le immagini hanno fatto il giro del web e testimoniano ancora una volta il lutto e la profondità emotiva di questi animali.

12 Maggio 2025
12:48
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L’elefantessa non vuole abbandonare il corpo del cucciolo morto. Screenshot video via Facebook

È una scena straziante che spezza il cuore e che, come spesso accade quando gli animali mostrano il loro lato più intimo della sofferenza, ha fatto il giro del mondo: un'elefantessa resta accanto al corpo senza vita del suo cucciolo, investito da un camion mentre cercavano di attraversare un'autostrada. È accaduto nella città di Gerik in Malesia, nello stato di Perak. Secondo i media locali, erano circa le due del mattino dell'11 maggio, quando l'elefantino – un maschio di circa 5 anni – è sbucato all'improvviso dal margine della foresta.

La mamma non voleva abbandonare il corpo del suo cucciolo

Il conducente del camion aveva notato la madre sul lato opposto della carreggiata, ma non ha avuto il tempo di frenare quando il cucciolo ha tentato l'attraversamento per raggiungerla e l'impatto è stato fatale. Nelle ore successive, diversi automobilisti di passaggio e persone accorse sul posto hanno poi ripreso la scena straziante. La mamma, disperata, poggia la testa contro il camion, come se volesse spostarlo per liberare il corpo del figlio rimasto intrappolato sotto al veicolo.

Inutili sono stati i tentativi di convincerla a lasciare il luogo dell'incidente: la mamma non aveva alcuna intenzione di abbandonare il suo cucciolo. Il personale del Dipartimento per la protezione della fauna selvatica di Perak è intervenuto sul posto alle prime luci dell'alba. E dopo diversi altri tentativi di provare ad allontanare l'elefantessa, i ranger sono stati costretti sedarla per trasportarla in una zona più sicura all'interno della foresta, lontano dall'autostrada. L'elefantessa ha anche danneggiato il camion in un momento di rabbia e frustrazione.

Il lutto e i funerali degli elefanti

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Gli elefanti vivono il lutto, piangono la perdita dei propri simili e seppellisco i cuccioli con veri e propri rituali funebri

Non è la prima volta che gli elefanti – in questo caso un elefante asiatico (Elephas maximus) – mostrano reazioni e comportamenti che la maggior parte degli studiosi definisce come vero e proprio come lutto. Diversi studi negli ultimi anni hanno documentano come i pachidermi tornino a visitare i luoghi dove sono morti i membri della proprio gruppo familiare, accarezzando le ossa con la proboscide o vegliandoli per ore o giorni. E non è neppure la prima volta che una mamma disperata si rifiuta di accettare la perdita di suo figlio.

Più volte sono state osservate elefantesse che hanno trasportato per giorni i corpi senza vita dei loro figli, trascinandoli con la proboscide o spingendoli con le zampe, ma c'è di più. Nel 2024, due ricercatori hanno osservato e descritto per la prima volta cinque sepolture rituali di piccoli elefanti asiatici. Quando un cucciolo muore, gli adulti trascinano il corpo e lo seppelliscono con le zampe rivolte verso l'alto. In un caso è stato osservato anche l'intero branco "piangere" intorno al luogo della sepoltura.

La difficile convivenza tra elefanti e attività umane

Secondo l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, l'elefante asiatico è classificato come specie "In pericolo" all'interno della sua Lista Rossa. La specie è ampiamente diffusa in numerosi paesi asiatici, dall'India al Borneo, passando per il Napal, ma la convivenza con le attività umane e l'espansione urbana sta diventando sempre più complicata. Bracconaggio, distruzione dell'habitat, conflitti con gli agricoltori e proprio gli impatti stradali o con i treni, sono le principali minacce per la specie.

Sempre secondo i media locali, nei mesi scorsi si sono verificati già altri incidenti lungo quella stessa strada che attraversa la foresta. In risposta a questi eventi in crescita, i governi locali hanno già pianificato la costruzione di un santuario, il Perak Elephant Sanctuary, pensato proprio per trasferire gli animali e ridurre conflitti e incidenti stradali. Il progetto sarà però completato solo nel 2029 e fino ad allora, per molti elefanti, l'attraversamento della strada continuerà a essere una roulette russa.

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