UN PROGETTO DI
1 Settembre 2025
10:16

Droni “sparano” a tutto volume gli AC/DC e Scarlett Johansson per difendere le mandrie dai lupi

Negli USA biologi sperimentano droni con altoparlanti che diffondono rock, spari e persino Scarlett Johansson che urla per spaventare i lupi e difendere gli animali allevati dagli attacchi senza dover ricorrere agli abbattimenti.

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Un branco di lupi attacca una mandria di mucche nel cuore della notte. (USDA via AP) Associated Press/LaPresse

La convivenza tra lupi e allevamento non è mai stata semplice e da sempre gli esseri umani cercano di proteggere i propri animali dalle incursioni dei predatori in tutti i modi possibili. Prima con fuochi e campanacci, poi con cani da guardiania e recinzioni elettrificate. Ma oggi, nei pascoli al confine tra California e Oregon, c'è chi ha deciso di provare con qualcosa di decisamente più insolito: droni equipaggiati con altoparlanti che trasmettono a tutto volume AC/DC, urla di attori hollywoodiani e spari finti.

La scena è decisamente surreale: in un pascolo notturno, un branco di lupi si avvicina silenzioso alle mucche. All'improvviso, un drone li individua grazie a una telecamera termica e comincia a calare dal cielo diffondendo "Thunderstruck" con il suo riff di chitarra fulminante. Se questo non basta, ci pensa Scarlett Johansson, che in una scena del film Marriage Story urla "Non ne posso più!". A quel punto, spesso, i predatori si bloccano, esitano e scappano.

Una nuova fase della convivenza tra lupi e allevatori

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Negli USA, i lupi erano quasi estinti, ma grazie ai programmi di reintroduzione sono tornati. Ora però bisogna trovare nuovi sistemi per far convivere predatori e alelvamento

Dietro a questo insolito esperimento non c'è un allevatore eccentrico, ma un team di biologi della USDA Animal and Plant Health Inspection Service, l'agenzia federale statunitense che si occupa anche di conflitti uomo-fauna. L'obiettivo è quello ridurre gli attacchi agli animali allevati senza ricorrere all'abbattimento dei lupi, che negli Stati Uniti hanno una storia travagliata e, soprattutto, un'efficacia scarsa o nulla, perlomeno secondo uno studio publicato recentemente.

Negli USA, i lupi sono stati cacciati quasi fino all'estinzione nel Novecento, ma sono tornati grazie agli ambiziosi programmi di reintroduzione avviati a Yellowstone e in Idaho a metà degli anni 90. Oggi sono migliaia tra le Montagne Rocciose, i Grandi Laghi e il Nord-Ovest del Paese. Un grande successo per la conservazione della specie che, tuttavia, ha riaperto vecchi conflitti con i rancher. Nel 2022, secondo dati federali, i lupi hanno predato circa 800 animali domestici in dieci Stati.

Perché proprio droni e musica per spaventare i lupi?

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Un lupo scappa spaventato da un drone. (USDA via AP) Associated Press/LaPresse

Questa tecnica di dissuasione non è del tutto nuova. In passato sono stati già usati suoni forti, spari o ululati registrati con l'obiettivo di far percepire ai lupi un pericolo improvviso e inaspettato. Le prove raccolte negli anni mostrano infatti che i predatori sono particolarmente sensibili a suoni nuovi e intensi. "Se riusciamo a ridurre gli impatti negativi dei lupi sugli allevatori, aumentano le possibilità di una convivenza stabile", ha spiegato Dustin Ranglack, coordinatore del progetto.

Per questo i droni trasmettono playlist così bizzarre: oltre al rock duro degli AC/DC e dei Five Finger Death Punch, ci sono anche esplosioni, fuochi d'artificio e voci umane che intimano "Via di qui!". In alcuni casi, gli operatori possono persino parlare in diretta attraverso il microfono, con risultati piuttosto sorprendenti. In un caso, infatti, un lupo che non sembrava troppo spaventato dal drone, alla frase "Ehi lupo, vattene!" ha immediatamente mollato la preda ed è scappato via.

I limiti della tecnologia

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I lupi sono predatori adattabili e potrebbero abituarsi anche ai droni

Naturalmente, non mancano limiti e problemi anche utilizzando questi insolito metodo. Un drone con telecamera termica e altoparlante costa circa 20.000 dollari, richiede piloti addestrati e funziona male sulle aree densamente forestale. Inoltre, resta il dubbio principale: i lupi potrebbero abituarsi, proprio come è successo in passato qui in Europa con altri tipi di dissuasori, come le corde con strisce di stoffa sventolanti che inizialmente spaventavano i predatori, ma che col tempo hanno perso la loro efficacia.

Gli stessi rancher che hanno ospitato i test riconoscono però i benefici immediati – meno attacchi, meno mucche stressate – ma temono che non si tratti di una soluzione definitiva. "Ho apprezzato molto il progetto, ma temo che un giorno i lupi capiranno che è solo rumore", ha detto Mary Rickert, un'allevatrice che vive e lavora in California. Ma nonostante i limiti, la speranza degli ambientalisti è che i droni possano diventare comunque uno strumento in più per gestire la convivenza.

Solo il tempo ci dirà se il rock duro, le voci degli attori e i droni notturni che "sparano" suoni e rumori a tutto volume, potranno davvero diventare uno strumento davvero efficace per ridurre i conflitti, le perdite di animali allevati e favorire così una coesistenza più serena tra predatori e attività umane. Intanto, tra le praterie e i pascoli al confine tra California e Oregon, le mandrie pascolano al ritmo di chitarre elettriche e grida hollywoodiane. Una convivenza che, almeno per ora, ha la colonna sonora di un vero concerto rock.

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