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21 Ottobre 2025
10:35

“Divieto di allevare i polpi”: il Cile potrebbe essere il primo paese a stabilirlo

Il Cile potrebbe essere il primo paese al mondo a vietare l'allevamento intensivo di polpi. Negli Usa lo hanno fatto già alcuni Stati e sempre di più la ricerca scientifica ha sottolineato le capacità cognitive ed emotive di un animale definito "alieno" proprio per la sua intelligenza e sensibilità.

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L'allevamento di polpi è già una realtà diffusa in diversi paesi al mondo. In Italia, un'inchiesta realizzata dalla Ong Compassion in World Farming ha reso noto che già sono stati destinati più di 250 mila euro di fondi pubblici per favorire questo tipo di attività. In Europa, è la Spagna il paese in cui è in corso la sperimentazione più avanzata con progetti attivi alle Isole Canarie e in Galizia, mentre in Sud, Nord e Centro America Messico, Cile e Stati Uniti hanno mostrato interesse al riguardo tanto che alcuni stati americani hanno già introdotto un divieto assoluto attraverso il cosiddetto "Octopus act". In California e a Washington infatti vige già una legislazione che vieta l'allevamento intensivo di polpi e in New Jersey, Oregon, Massachusetts e Connecticut si stanno valutando progetti di legge che tendono a fare la stessa cosa.

La proposta di legge in Cile: divieto di allevamento intensivo dei polpi

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Il Cile, però, potrebbe diventare il primo paese al mondo ad avere un divieto nazionale al riguardo. La deputata Marisela Santibáñez, con il supporto di altri sette rappresentanti del Congresso, ha infatti presentato un disegno di legge (n. 1713-12) per vietare l'allevamento intensivo di questi cefalopodi che ora è al vaglio della Commissione Ambiente e Risorse Naturali.

Il disegno di legge cileno sottolinea in particolare che allevare in cattività i polpi comporta rischi alti per la preservazione degli ecosistemi marini e rappresenta una pratica eticamente sbagliata, contro ogni principio di benessere animale che causa anche danni all'ambiente e alla salute pubblica.

Le implicazioni ambientali, di benessere e di salute pubblica dell'allevamento di questa specie dipendono, secondo gli esperti, dal fatto che questi cefalopodi che sono carnivori necessitano di diete ricche di ingredienti marini e in cattività fornirgli questo cibo comporterebbe una pesca ancora più intensiva a sua volta che colpisce poi specie già vessate e compromesse allo stato attuale. Inoltre gli allevamenti dovrebbero necessariamente utilizzare antibiotici per la pratica di acquacoltura e si è già scoperto che questa pratica aumenta la resistenza dei batteri ai farmaci con ricadute sulla specie umana.

Chi sono i polpi e perché è eticamente sbagliato allevarli in cattività

Quello che è indicato nella proposta della deputata cilena è, del resto, ciò che è emerso negli ultimi anni dallo studio di questi animali che hanno incredibili capacità cognitive e manifestazioni di stati emotivi che in nessuna altra specie ad oggi sono mai state riscontrate.

Vengono infatti definiti "alieni" perché ancora c'è molto da comprendere del loro comportamento e ogni ricerca conferma quanto sta emergendo rispetto a una psicologia raffinata e all'aspetto cognitivo molto complesso che hanno gli individui di questa specie. Si è ad esempio scoperto che hanno coscienza del proprio corpo, hanno più cervelli diffusi sulle braccia e provano dolore non in base ad una reazione stimolo-risposta ma ad un sentire che riguarda emozioni profonde.

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