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22 Maggio 2025
13:20

Dal Movimento 5 Stelle mozione per bloccare la legge sulla caccia: “Fermare il Far West”

Il M5S ha presentato una mozione contro la riforma della caccia voluta dal ministro Lollobrigida, definita un “golpe ambientale”. La proposta estende le aree e i tempi di caccia, mina le tutele ambientali e rischia sanzioni UE. Forti proteste da ambientalisti, opposizioni, e anche da personaggi noti come il comico Giovanni Storti.

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Nella Giornata mondiale della Biodiversità il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione per fermare la riforma della caccia che porta il nome del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Secondo i deputati e senatori 5 stelle l'operazione del ministro in quota Fratelli d'Italia sarebbe un vero e proprio golpe ambientale.

M5s: "Fermare Far West è battaglia di civiltà"

Nei giorni scorsi ha iniziato a circolare una bozza del ddl voluto da Lollobrigida per riformare la Legge 157 del '92 sulla fauna selvatica. Il testo è arrivato nelle mani delle associazioni venatorie e anche degli ambientalisti che ne hanno portato i contenuti all'attenzione pubblica.

Personaggi noti come il comico Giovanni Storti sono intervenuti attraverso i propri social per denunciare i contenuti della riforma e il 19 maggio il testo non è stato presentato in Consiglio dei Ministri come inizialmente ipotizzato. Secondo quanto appreso da Fanpage.it sarebbe in atto una interlocuzione interna alla maggioranza stessa, che vede in blocchi contrapposti il ministero dell'Agricoltura guidato dal meloniano Lollobrigida e il ministero dell'Ambiente del forzista Gilberto Pichetto Fratin. Il tema è la scarsa aderenza della riforma alla normativa europea, e la conseguente bocciatura dal parte della Commissione europea che proprio in queste ore starebbe vagliando la bozza.

Anche in Parlamento le forze di minoranza stanno mostrando la propria opposizione al ddl sottolineando proprio il contrasto con le norme Ue. I gruppi del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato hanno depositato una mozione per chiedere di bloccare il testo, alla luce del contenuto problematico filtrato sui media.

"Per dare la misura di quanto siano gravi le intenzioni del governo – spiegano dal M5s – se le bozze in circolazione saranno confermate sarà possibile costruire impianti per la cattura dei richiami vivi, sparare sulle spiagge, nelle foreste e nelle aree demaniali, anche di notte e nelle zone innevate; si allungherà il calendario venatorio oltre febbraio, periodo in cui la biodiversità ha modo di crescere e arricchirsi, perché inizia la nidificazione e l’accoppiamento; saranno ridotte le aree protette; si arriva addirittura all’assurdo di considerare la caccia attività che concorre alla tutela della biodiversità. Con una ciliegina sulla torta: chi protesta, sarà sanzionato. Questo è un vero e proprio golpe ambientale che va fermato, un vero e proprio tradimento dei principi di tutela della biodiversità sanciti dalla nostra Costituzione e dalle norme europee, una proposta per noi irricevibile contro la quale opporremo una fortissima resistenza".

Il Movimento chiede l’apertura urgente "di un’interlocuzione con l’Unione europea per individuare le misure legislative necessarie alla chiusura delle procedure di infrazione avviate contro l’Italia per la violazione delle normative europee; la sospensione di qualsiasi iniziativa legislativa volta a modificare la legge quadro sulla tutela della fauna selvatica almeno fino alla chiusura delle infrazioni in corso, per evitare ulteriori violazioni e indebolimenti normativi; il rafforzamento della cooperazione con le regioni per assicurare un sistema di monitoraggio completo e aggiornato sullo stato di conservazione delle specie cacciabili, valutando l’eventuale introduzione di nuove limitazioni all’attività venatoria in caso di dati negativi; l’implementazione efficace del Piano d’azione nazionale contro il bracconaggio, contrastando la Caccia illegale con strumenti normativi più severi e risorse adeguate, per garantire una reale tutela della biodiversità, in linea con l’art. 9 della Costituzione. Fermare questo Far West è una battaglia di civiltà".

Cosa prevede la riforma della legge sulla caccia di Lollobrigida

La riforma voluta da Lollobrigida è stata fortemente criticata dalle maggiori associazioni ambientaliste e animaliste: Enpa, Lac, Lav, Lipu, e Wwf Italia. Secondo Domenico Aiello, responsabile tutela giuridica della Natura del WWF Italia, il nuovo disegno di legge crea di fatto il turismo venatorio in Italia, una sorta di "regalo ad agricoltori, lobby delle armi e cacciatori".

Ma molti sono i punti problematici segnalati dalle organizzazioni:

  • La caccia da attività ludica diventa una pratica che per legge concorre alla tutela della biodiversità e dell’ecosistema dimenticando gli impatti che determina sulla conservazione della biodiversità. Un vero e proprio atto autoritario che, senza alcun tipo di condivisione con il mondo esterno a quello della caccia, impone a tutti un’attività che la maggioranza della popolazione ormai non condivide;
  • Si estendono enormemente le aree cacciabili, riducendo e in alcuni casi azzerando le regole e i divieti. Le Regioni sono obbligate a ridurre le aree protette se ritenute “eccessive”, secondo una interpretazione della legge che il Consiglio di Stato ha più volte ritenuto errata, prevedendo addirittura un potere sostitutivo del Ministro dell’Agricoltura;
  • Vengono riaperti gli impianti di cattura dei richiami vivi;
  • Le specie che possono essere catturate passano da 7 a 47 (milioni di animali oggi liberi finiranno all’ergastolo). Viene eliminato ogni limite nel possesso di uccelli da richiamo provenienti da allevamento. I controlli diventano sostanzialmente impossibili, favorendo il bracconaggio e il traffico di animali.Viene consentita la caccia nelle aree demaniali come spiagge, zone dunali, foreste, praterie con enormi rischi per escursionisti, villeggianti, ciclisti;
  • Cancellato ogni limite alla costruzione di nuovi appostamenti fissi di caccia con enormi impatti sul turismo e sull’inquinamento da piombo dei pallini.
  • Le gare di caccia con cani e fucili sono consentite anche di notte e nei periodi di nidificazione;
  • Nelle aree private la caccia potrà essere esercitata senza regole;
  • Viene riconosciuta la licenza di caccia ai cittadini stranieri e non è prevista alcuna formazione dei cacciatori stranieri sulle regole italiane;
  • Si aumentano i periodi di caccia che vengono estesi oltre febbraio (periodo di migrazione prenuziale e nidificazione);
  • Possibile l’aumento delle specie cacciabili da parte della politica senza alcuna verifica preventiva dal punto di vista scientifico;
  • La caccia sarà consentita anche dopo il tramonto con l’impossibilità di distinguere le specie ed enormi pericoli per la pubblica incolumità;
  • Sarò consentita la braccata anche sui terreni innevati così da poter seguire le tracce degli animali e si disturberanno tutti gli altri nonostante siano in condizioni di difficoltà;
  • Le guardie giurate di banche e supermercati potranno uccidere animali;
  • Sono previste sanzioni fino a 900 euro per chi protesta contro le uccisioni di animali durante le attività di controllo, mentre non è prevista alcuna modifica dell’impianto sanzionatorio penale e amministrativo volta a reprimere il bracconaggio e il traffico di animali selvatici.
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