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16 Luglio 2025
16:14

Dal fratino al fenicottero: 5 uccelli che puoi trovare sulle spiagge italiane

In estate, mentre siamo al mare, anche molte specie di uccelli acquatici vivono o fanno tappa sulle nostre spiagge durante la migrazione. Ecco cinque tra i più affascinanti e facili da osservare: dal piccolo fratino all'elegante fenicottero rosa.

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Il fratino è solo uno dei tanti uccelli che è possibile incontrare in spiaggia in estate

In estate, quando le spiagge italiane si riempiono di ombrelloni e bagnanti, c'è anche un popolo fatto di penne e piume che vive o inizia a spostarsi lungo le nostre coste: quello degli uccelli acquatici. Molte specie, infatti, hanno già concluso la stagione riproduttiva e cominciano la migrazione verso sud, facendo spesso tappa proprio tra i litorali, le lagune e le zone umide costiere, unendosi a tutte le altre che lì ci vivono tutto l'anno.

È così può capitare, anche in pieno agosto, di scorgere piccoli limicoli correre lungo la battigia, aironi immobili tra le pozze salmastre, o addirittura gruppi fenicotteri rosa in volo basso sul mare. Osservare questi animali è un modo per riscoprire la natura spesso minacciata delle nostre coste, che non sono affatto un deserto di sabbia a nostra completa disposizione, ma habitat fragili e ricchi di biodiversità. Ecco quindi cinque uccelli che potresti incontrare anche tu durante una passeggiata sul bagnasciuga.

Il fratino

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Sempre più minacciato d’estinzione, il fratino è uno degli uccelli simbolo delle nostre spiagge

Il fratino (Anarhynchus alexandrinus) è uno degli uccelli simbolo delle nostre spiagge sabbiose, ma anche uno dei più fragili e minacciati. È un piccolo limicolo lungo meno di 20 centimetri, dal piumaggio chiaro che si mimetizza perfettamente con la sabbia. Durante la primavera nidifica proprio a pochi metri dalla battigia, deponendo le uova in una piccola fossetta scavata nella sabbia. A renderlo vulnerabile sono soprattutto la pressione turistica, la pulizia meccanica delle spiagge e la presenza di cani liberi, che possono calpestare o predare uova e pulcini.

In estate, dopo la stagione riproduttiva, i fratini iniziano a migrare in gruppo verso l'Africa, ma alcuni restano lungo le coste, soprattutto nelle regioni meridionali. Le aree in cui è più facile avvistarlo sono la Sardegna, l'Abruzzo, il Molise e la Puglia, ma anche alcune aree costiere della Toscana e dell'Emilia-Romagna. A agosto, non è così difficile osservare piccoli gruppetti in sosta che riposano e mangiano ai bordi di pozze temporanee, stagni retrodunali e lungo la battigia.

Il fenicottero rosa

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D’estate non è più così raro osservare gruppi di fenicotteri in volo sul mare

Con il suo piumaggio rosa pallido, il becco ricurvo e le lunghissime zampe, il fenicottero (Phoenicopterus roseus) è uno degli uccelli più riconoscibili d'Europa. Anche se in molti pensano che sia un visitatore occasionale, quasi "esotico", è in realtà è una presenza sempre più numerosa in Italia. Popola grandi zone umide costiere come le saline di Comacchio, il Delta del Po, lo Stagno di Molentargius a Cagliari o l’Oasi di Vendicari in Sicilia. In estate si riuniscono in grandi gruppi per alimentarsi filtrando l'acqua e il fango con il becco, alla ricerca di crostacei e alghe.

Tuttavia, anche questa specie, una volta terminata la stagione riproduttiva, si muove in gruppo verso sud. Alcuni sono diretti in Africa, altri invece restano a girovagare lungo le nostre coste anche in inverno. Osservarli in volo, con ali nere e rosa che battono lente sopra il mare, è uno spettacolo molto suggestivo e non più così raro. Attenzione però: i fenicotteri non sempre sono rosa. Il colore del piumaggio dipende dall'alimentazione, per cui gli individui giovani che ancora non hanno assimilato i carotenoidi sono completamente grigi.

I piovanelli

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I piovanelli, come quello tridattilo, sono tra i limicoli più facili da osservare

Tra i tanti limicoli che come il fratino che sostano e corrono lungo le nostre spiagge, ci sono sicuramente anche i piovanelli. Sotto questo nome si nascondono in realtà tante diverse specie di piccoli limicoli tutte molto simili tra loro per un occhio inesperto, come il piovanello pancianera (Calidris alpina) o il piovanello tridattilo (Calidris alba). Si tratta di uccelli che misurano appena una manciata di centimetri, ma affrontano migrazioni lunghissime, talvolta partendo dalle tundre artiche per raggiungere le coste africane.

Durante il viaggio, si fermano spesso a riposare proprio sulle spiagge italiane, soprattutto nelle aree paludose o nelle coste sabbiose poco disturbate. Corrono velocissimi lungo il bagnasciuga, becchettando nella sabbia alla ricerca di minuscoli invertebrati. Le zone migliori per osservarli sono le lagune del Nord Adriatico, il Delta del Po, le coste rocciose pugliesi e le saline siciliane. Piccoli e perennemente indaffarati, sono tra i limicoli più numerosi e facili da osservare lungo le nostre coste.

La garzetta

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La garzetta è una delle specie di airone più diffuse e facili da osservare in Italia

Più minuta e candida dell'airone cenerino, la garzetta (Egretta garzetta) è un piccolo airone bianco dal collo sottile e dal becco nero, riconoscibile da altre specie simili per i suoi "piedi" gialli. È una delle specie più comuni, presente in Italia su tutto il territorio e per tutto l'anno. Si aggira silenziosa tra le acque basse, muovendo le zampe per stanare piccoli pesci, crostacei e insetti. A differenza dei limicoli, non ama molto il bagnasciuga, ma frequenta soprattutto foci di fiumi, canali, porti e zone umide d'acqua salmastra.

In estate può essere vista praticamente ovunque, sia dove nidifica, come l'Oasi di Orbetello o il Delta del Po, che nelle regioni che attraversa migrando o che raggiunge per trascorrere l'inverno. È una specie adattabile e piuttosto comune, ma la sua eleganza nel muoversi, la postura eretta e l'improvviso scatto del collo quando pesca tra le pozze di marea o lungo i canali, la rendono sempre uno degli uccelli più affascinanti e belli da osservare.

Il chiurlo maggiore

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Con il suo lungo becco ricurvo, il chiurlo maggiore è una delle specie più iconiche dei nostri litorali

Tra i più grandi e inconfondibili limicoli europei, il chiurlo maggiore (Numenius arquata) si riconosce facilmente dal becco lunghissimo e ricurvo verso il basso, perfetto per sondare il fango alla ricerca di prede. Durante l'autunno e l'inverno, molti chiurli svernano in Italia, soprattutto nelle zone umide costiere. Ma già da luglio è possibile vedere i primi migratori transitare o sostare lungo le spiagge, tra gli stagni o nelle saline. Il suo richiamo, un fischio lungo e malinconico, risuona spesso tra le dune e le paludi costiere, soprattutto di notte.

Le zone più frequentate in Italia sono il Delta del Po, le coste della Sardegna, la Maremma toscana e le aree protette del basso Adriatico, ma non è raro riuscire a vederne uno anche nelle altre regioni. In Italia, si osserva regolarmente anche un'altra specie, il chiurlo piccolo (Numenius phaeopus), molto simile nel piumaggio al maggiore con un becco leggermente più corto. Non c'è più invece il chiurlottello, purtroppo dichiarato ufficialmente estinto solo qualche mese fa.

Questi sono solo alcuni degli uccelli che ci ricordano che le nostre spiagge non sono solo luoghi di relax, ma ecosistemi complessi, ricchi e delicati, popolati o frequentati da migliaia di animali grandi e piccoli ogni anno. Imparare a riconoscerli, osservandoli con rispetto e senza disturbarli, può trasformare una semplice passeggiata in riva al mare in un'occasione preziosa di incontro con la biodiversità, favorendo così una fruizione e una gestione più consapevole e sostenibile delle nostre minacciate spiagge.

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