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25 Novembre 2025
11:23

Dai grandi pastori al piccolo chihuahua, un nuovo studio svela quanto lupo c’è nei cani di oggi

La maggior parte dei cani porta ancora dentro di sé tracce recenti di DNA di lupo: dai grandi cani da pastore al piccolo chihuahua, tutti sono ancora un po' "wolfy"

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Un nuovo studio svela che nei cani moderni la percentuale di DNA "lupino" è molto più alta di quanto pensassimo, persino in razze insospettabili come il Chihuahua

Per quanto cane e lupo oggi sembrino, in molti casi, animali distanti tra loro anni luce, il migliore amico degli esseri umani conserva ancora un legame strettissimo con il suo antenato selvatico. E non è solo un ricordo sbiadito e che si perde nella notte dei tempi della domesticazione, ma un'eredità tangibile e ancora presente nel DNA persino nelle razze più piccole e impensabili, come il Chihuahua.

Secondo infatti un nuovo studio pubblicato su PNAS, guidato da ricercatori dell'American Museum of Natural History e dello Smithsonian, la maggior parte dei cani di oggi conserva piccole, ma misurabili, tracce di DNA proveniente da lupi vissuti molto tempo dopo la domesticazione. Un'eredità che avrebbe contribuito a modellare tratti come la taglia, le capacità olfattive e persino alcuni aspetti della personalità.

Il legame tra cane e lupo è più forte e recente di quanto pensassimo

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Tutti i cani di oggi discendono dai lupi, attraverso processo di domesticazione cominciato oltre 20mila anni fa

Tutti i cani discendono da un'antica popolazione di lupi grigi ormai estinta, con cui i nostri antenati entrarono in contatto nel Tardo Pleistocene, almeno 20 mila anni fa. Da allora percorsi evolutivi e comportamenti hanno separato in modo netto le due specie attraverso l'allevamento e la selezione artificiale. Nonostante lupi e cani possano ancora oggi incrociarsi – un problema abbastanza serio per la conservazione dei predatoril'ibridazione rimane un evento raro, soprattutto per i cani di razza.

Fino a oggi, gli scienziati erano convinti che l'ingresso di DNA lupino nei cani di razza moderni fosse quasi del tutto assente, ma a quanto pare non è proprio così. La genetista Audrey Lin, prima autrice dello studio, ha riassunto infatti così l'impatto di questa ricerca: "Pensavamo che per essere un cane, nel suo genoma non potesse esserci quasi alcun DNA di lupo. E invece, guardando con attenzione, il lupo c'è. Eccome".

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La maggior parte dei cani, sia quelli di razza che quelli che vivono liberi, conservano una percentuale di lupo nel loro DNA risultato di incroci recenti

Per capire quanto lupo si nasconda nei cani di oggi, il team ha analizzato oltre 2.700 genomi pubblici di lupi, cani di razza, cani liberi (i cosiddetti "village dogs", i randagi che vivono intorno alle comunità umane) e altri canidi, dal Pleistocene fino a oggi. Il risultato è sorprendente: quasi due terzi dei cani di razza attuali mostrano tracce di incroci con lupi avvenuti circa mille generazioni fa, quindi molto tempo dopo la domesticazione. E nei cani "di villaggio" questa impronta genetica è presente in tutti gli individui analizzati.

Quale cane è il più "lupo di tutti": le razze con percentuali di DNA più alte

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Le razze nate proprio incrociando cani e lupi, come il Cane Lupo Cecoslovacco, hanno una percentuale maggiore di DNA lupino

Alcune razze nate proprio incrociando i cani con i lupi, come il Cane Lupo Cecoslovacco o il Cane da Lupo di Saarloos, mostrano inevitabilmente le quote più alte di "lupidità", tra il 23 e il 40%, ma i ricercatori hanno trovato risultati inattesi e sorprendenti anche in altri cani. Fra le razze non allevate appositamente per assomigliare ai lupi, quelle con più DNA lupino sono il Grand Anglo-Francais Tricolore, il segugio più diffuso in Francia, che arriva fino al 5,7%, e il Pastore di Shiloh (2,7%), una razza americana nata da incroci con ibridi recenti tra cane e lupo.

Sorprende invece la quasi totale assenza di tracce lupine in molossi giganti come il Mastino Napoletano, il Bullmastiff o il San Bernardo, mentre altre razze "da lavoro" di taglia simile ne presentano quantità significative. E poi c'è lui, il protagonista più inatteso di tutti: il Chihuahua. Minuscolo, tremante, spesso coccolato come "un bambino". Eppure anche lui conserva circa lo 0,2% di DNA di lupo. "Ha perfettamente senso per chiunque viva con un chihuahua. E in realtà è la norma: la maggior parte dei cani è un po' ‘wolfy", ha scherzato Lin.

Taglia, lavoro, personalità: cosa racconta il DNA dei cani

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Un po’ a sorpresa, i grandi molossi come il Mastino Napoletano conservano una percentuale molto bassa o nulla di DNA di lupo

Analizzato un mole così grande di dati, gli autori hanno anche trovato una serie di schemi e caratteristiche ricorrenti. I cani più grandi, mediamente, tendono ad avere livelli più alti di ascendenza lupina, ma anche alcune categorie "funzionali". I cani nordici da slitta, come l'Husky e il Malamute, i cani "pariah" indiani che vivono liberi intorno ai villaggi e le varie razze da caccia, sono in media più "lupini" di altri. All'estremo opposto, Terrier, cani da riporto come Labrador e Golden Retriver e molti segugi da pista risultano tra i meno "lupo".

Gli scienziati hanno poi confrontato questa "mappa genetica" con il modo in cui i vari club di razza descrivono il temperamento dei cani. Qui emergono differenze interessanti, anche se gli autori precisano che non si possono attribuire direttamente ai geni di origine lupina. Le razze con meno DNA di lupo vengono descritte più spesso come friendly ("amichevoli"), eager to please ("desiderose di compiacere") ed easy to train ("facili da addestrare").

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Terrier e Retriver, come il Labrador, sono tra i cani con meno DNA lupino

Quelle con più ascendenza lupina, invece, sono associate a termini come suspicious of strangers ("diffidenti con gli estranei"), independent, dignified e territorial. Si tratta in ogni caso di descrizioni soggettive, utili più come spunto che come conclusione definitiva. Ma aprono, secondo i ricercatori, nuove direzioni per esplorare il rapporto tra genetica e comportamento nei cani e che, in molti casi, coincidono anche con le motivazioni di razza, ovvero l'insieme dei bisogni e dei desideri innati di molte razze.

Un compagno di vita domestico con l'ombra del selvatico

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Chi più, chi meno, tutti i cani moderni conservano dentro di loro un pezzettino di lupo, incluso il piccolo Chihuahua, con l’o,2% di DNA lupino

Oltre ai tratti comportamentali, lo studio mostra anche alcuni casi in cui l'eredità dei lupi ha offerto ai cani veri e propri vantaggi evolutivi. Nei cani di villaggio, per esempio, i ricercatori hanno trovato una maggiore presenza di geni lupini nei recettori olfattivi, un aiuto prezioso per chi deve sopravvivere cercando resti di cibo intorno agli insediamenti umani. Un altro caso emblematico è quello del Mastino Tibetano, che condivide un gene simile a quello del lupo tibetano (Canis lupus chanco), utile per tollerare bassi livelli di ossigeno alle alte quote dell'Himalaya.

Come ha spiegato il coautore Logan Kistler: "Vivendo accanto all'uomo, i cani hanno dovuto risolvere una serie di sfide: proteggerci, sopravvivere in ambienti difficili, accompagnarci nei villaggi e nelle montagne. In questo percorso, i geni dei lupi hanno funzionato come un vero e proprio kit di strumenti evolutivi". Alla fine, la ricerca ci restituisce un’immagine dei cani più sfumata e affascinante. Animali plasmati da millenni di convivenza con l’uomo, ma che portano ancora sotto la pelliccia l’eco di un passato selvatico.

Che si tratti di un gigantesco pastore da montagna o di un chihuahua che pesa poco più di una bottiglia d'acqua, un pezzettino di lupo sopravvive in ognuno di loro. E forse è proprio questo a renderli i compagni di vita così unici e speciali che conosciamo oggi: la perfetta armonia tra "domesticità" e "selvaticità", tra istinto e adattamento, tra ciò che erano e ciò che sono diventati vivendo accanto a noi per millenni.

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