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19 Dicembre 2025
10:15

Da una gabbia in giardino al santuario: il salvataggio di un leone e un’orsa tenuti come “domestici” in Albania

Erion, un giovane leone, e Flora, un’orsa, erano tenuti illegalmente come animali “domestici” in Albania. Salvati, oggi vivono in due santuari in Germania.

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Il leone Erion e l’orsa Flora erano tenuti in gabbia da un privato in Albania. Foto di Four Paws via Facebook

Per anni hanno vissuto in gabbia, esibiti come se fossero un trofeo o un simbolo di potere. Oggi, invece, per Erion, un giovane leone, e Flora, un'orsa ancora più giovane, è iniziato un nuovo capitolo delle loro vite. Entrambi sono stati salvati nel nord dell'Albania, dove venivano tenuti illegalmente come animali "domestici" in una proprietà privata, e trasferiti all'inizio di dicembre in due santuari specializzati in Germania.

La loro storia è emersa quasi per caso, come spesso accade nel mondo del traffico illegale di animali selvatici. Le autorità albanesi hanno localizzato il leone dopo la diffusione di alcuni video pubblicati sui social dall'uomo che lo teneva rinchiuso in gabbia. A quel punto è scattato l'intervento congiunto dell'Agenzia Forestale Nazionale e di Four Paws, un'organizzazione internazionale che si occupa di benessere animale e salvataggi complessi.

Un salvataggio lungo e difficile: il leone e l'orsa erano in condizioni pessime

Erion il leone ha circa tre anni, Flora l'orsa due. Quando i veterinari e i soccorritori li hanno raggiunti, le loro condizioni di salute non erano affatto buone. Per trasferirli in sicurezza è stato necessario ricorrere all'anestesia, una pratica comune in questi casi, che serve a ridurre lo stress e il rischio di incidenti durante lo spostamento di animali potenzialmente pericolosi e molto spaventati, come appunto un leone e un orso.

Il viaggio verso la Germania è durato circa 70 ore, attraversando diversi paesi e il 13 dicembre i due animali sono finalmente arrivati a destinazione: Erion in un santuario per grandi carnivori nel sud-est della Germania, Flora in una struttura specializzata per orsi nel nord del paese. Secondo i veterinari, l'orsa era malnutrita e con seri problemi ai denti, probabilmente causati a una dieta inadeguata e dall'assenza di cure veterinarie. Per lei è già iniziato un percorso di recupero che prevede alimentazione controllata e trattamenti medici mirati.

Il leone, invece, presentava una condizione insolita: l'assenza quasi totale della criniera, un segnale che può essere legato a stress cronico, cattiva alimentazione o problemi ormonali, ma le cause precise devono ancora essere accertate.

Perché tenere un animale selvatico come "domestico" non è mai "normale"

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Flora era sottopeso, malnutrita e con problemi ai denti. Foto di Four Paws via Facebook

Leoni e orsi sono animali selvatici, cioè "fatti" e "progettati" per vivere liberi in natura. Non sono domestici come un cane o un gatto, allevati e selezionati – e quindi evolutisi – da millenni per vivere accanto a noi e in condizioni artificiali. Anche se nati e cresciuti in cattività, gli animali selvatici continuano ad avere comportamenti, esigenze e bisogni molto complessi e da selvatici.

Un leone, ad esempio, percorre tantissimi chilometri ogni giorno, vive relazioni sociali complesse e articolate con i propri simili e necessita di stimoli ambientali continui. Un orso ha bisogno di scavare, arrampicarsi, esplorare e seguire ritmi stagionali precisi, come il letargo. Privarli di tutto questo significa condannarli a una vita di stress, sofferenza e problemi di salute, quando vengono "accuditi" o mostrati come curiosità.

È per questo che i santuari non sono zoo: non espongono gli animali, ma cercano di offrire loro condizioni il più possibile compatibili con la loro biologia e la loro ecologia, senza forzarli al contatto con gli esseri umani.

Un problema strutturale, non un caso isolato

Il salvataggio di Erion e Flora non è purtroppo un episodio isolato. In Albania e in altre aree dei Balcani il commercio e la detenzione illegale di fauna selvatica restano un problema diffuso e, purtroppo, quasi normalizzato. Gli orsi, molto diffusi nel paese, vengono spesso catturati, allevati e tenuti in piccole gabbie davanti a ristoranti o in proprietà private, mentre gli animali esotici come leoni e tigri arrivano attraverso reti di traffico illegale che operano a livello internazionale.

Secondo Four Paws, in Albania ci sarebbero ancora oltre 60 i grandi felidi detenuti in condizioni inadeguate e illegali. La legislazione nazionale consente il possesso di animali selvatici nati in cattività, purché accompagnati da documentazione che ne certifichi l'origine legale. Tuttavia, le lacune normative, i controlli insufficienti e l'assenza pressoché totale di sanzioni efficaci rendono difficile prevenire gli illeciti.

La legge prevede la confisca degli animali quando non vengono rispettati gli standard di benessere o veterinari, ma non punisce in modo chiaro chi li detiene illegalmente. Un vuoto normativo che, di fatto, favorisce il ripetersi di situazioni come quella da cui provengono Erion e Flora.

Una nuova vita, ma non una storia a lieto fine

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Erion non ha o quasi la criniera

Oggi i due animali sono al sicuro e possono finalmente iniziare un percorso di recupero. Non torneranno purtroppo mai in natura, perché non hanno le competenze necessarie per sopravvivere da soli, ma potranno vivere in spazi più adeguati, senza forzature, con un alimentazione adatta alle loro esigenze e seguiti da professionisti.

La loro storia, però, resta un promemoria enorme e scomodo. Finché gli animali selvatici verranno trattati come oggetti, status symbol o attrazioni, i salvataggi saranno solo soluzioni temporanee, che in ogni caso condanno gli animali a vivere per sempre in condizioni innaturali. La vera sfida è sempre prevenire, prima ancora che salvare.

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