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Questa mattina è arrivato al Centro recupero fauna selvatica di Calimera, provincia di Lecce, un cucciolo di lupo subito ribattezzato Giò. La madre probabilmente è stata investita e anche lui è in condizioni molto difficili: è così debole da non riuscire a reggersi sulle zampe, ma potrebbe sopravvivere grazie alle cure dei volontari.
Il salvataggio del cucciolo di lupo nel Leccese

Dalle prime informazioni in possesso del Cras, l’animale è stato notato in difficoltà da alcuni passanti sulla strada Lecce-Cavallino e poi recuperato. In prossimità del luogo del ritrovamento c'era un esemplare adulto, con tutta probabilità la madre, morta a seguito dell'impatto con autoveicolo. Il piccolo Giò però non era del tutto solo, con lui c'era un altro cucciolo, un fratellino, che però non si è lasciato avvicinare. "Per quest’ultimo le possibilità di sopravvivenza, senza la madre, sono minime", hanno spiegato da Hic Sunt Lupi, progetto nato per monitorare i branchi di lupi presenti in Salento.
Il progetto nasce proprio per affrontare il tema dell'espansione del lupo che sta tornando a ricolonizzare parte del suo antico areale dopo essere arrivata quasi sull'orlo dell'estinzione. Negli ultimi anni, grazie alle politiche di conservazione, il lupo è tornato a popolare gran parte dell'Italia, Puglia compresa.
Il cucciolo recuperato pur essendo anemico e debilitato è in grado di alimentarsi. L'Ispra, l'istituto che in Italia si occupa della fauna selvatica, è stato allertato e dovrà decidere il da farsi sul futuro dell'animale. Per adesso, però, la priorità è che riceva le prime cure.
I volontari: "Si è lasciato prendere perché era in difficoltà"
Il piccolo Giò si trova adesso nel Cras Sos Fauna di Calimera dove i volontari stanno lottando per la sua vita: "Il piccolo è così debole da non riuscire a reggersi sulle zampe e lo stiamo nutrendo con latte adatto a lui e idratando con fluidoterapia", hanno spiegato.
"Dei due cuccioli, solo uno si è lasciato prendere perché evidentemente in difficoltà, mentre l'altro si è inoltrato nella vegetazione. Si procederà, come da protocollo, con esame del dna per accettare che sia un lupo e non un incrocio cane-lupo e risalire alla linea genetica. Intanto il piccolo è in cura per disidratazione, anemia e debilitazione".
