
L'influenza felina è una delle malattie respiratorie più comuni tra i gatti. Si diffonde come l'influenza umana quindi è particolarmente diffusa nelle colonie feline e nei rifugi, dove c'è un'alta concentrazione di individui e i virus possono circolare più facilmente. Colpisce le vie respiratorie superiori causando sintomi simili a quelli di un raffreddore o di una sindrome influenzale umana. Anche se le chiamiamo entrambe "influenza" quella del gatto non si trasmette all'essere umano.
Il periodo di incubazione varia solitamente dai due ai dieci giorni , nella maggior parte dei casi i sintomi durano da una a tre settimane. Molto però dipende dallo stato di salute del gatto: individui più fragili possono portarsi addosso i sintomi anche molto più a lungo. Soprattutto in questi casi, quindi, è fortemente consigliato il vaccino, così da ridurre il rischio di contagio e di attenuare la gravità dei sintomi in caso di infezione.
Come capire se il gatto ha l'influenza felina: i sintomi
Riconoscere l’influenza felina non è sempre immediato, perché i sintomi sono aspecifici e possono variare molto in base alle condizioni di partenza del micio e anche del virus responsabile dell'infezione. In ogni caso, generalmente per capire se il gatto ha l'influenza felina notiamo che starnutisce frequentemente, ha il naso che cola, una tosse leggera e occhi rossi o lacrimosi. In aggiunta a questi, possiamo notare che è più apatico e dorme di più del solito. Tra i sintomi più gravi ci sono febbre e difficoltà respiratoria.
Nei gatti anziani e nei cuccioli il virus può manifestarsi con particolare violenza con ulcere nella mucosa o sul naso, e possono rendere più doloroso il momento del pasto, causando inappetenza. Nel complesso, l'influenza felina può indebolire il sistema immunitario del gatto, per cui è sempre consigliabile contattare il veterinario ai primi segnali.
Quali sono le cause dell'influenza del gatto
L’influenza felina è causata principalmente da due virus tra i più diffusi: l’Herpesvirus felino di tipo 1 (FHV-1), che provoca la rinotracheite virale, e il Calicivirus felino (FCV), responsabile di forme più leggere ma spesso accompagnate da ulcere. Entrambi i virus attaccano le vie respiratorie e possono essere aggravati da infezioni batteriche secondarie che aggravano la situazione.
Questi agenti patogeni si diffondono facilmente negli ambienti in cui vivono più individui insieme, come gattili, pensioni o colonie feline. In questi luoghi più che mai il sistema immunitario del gatto gioca un ruolo chiave.
Come si trasmette l'influenza felina: il contagio tra gatti
Similmente all'uomo il contagio avviene principalmente attraverso le secrezioni respiratorie di un gatto infetto, come saliva e muco. Basta un colpo di tosse o uno starnuto, oltre al contatto con ciotole e giochi contaminati per trasmettere il virus.
Un aspetto peculiare dell’influenza felina è che anche dopo la guarigione alcuni gatti possono restare portatori del virus . Per questo motivo, mantenere un buon livello di igiene e isolare temporaneamente il micio malato aiuta a limitare la diffusione del contagio.
Qual è la cura per il gatto con l'influenza: cosa dare al micio malato
Non esiste una cura specifica per l'influenza felina perché è causata da virus diversi, ma esistono trattamenti capaci di alleviare i sintomi e favorire la guarigione. Il veterinario in questi casi è fondamentale perché è lui il professionista che dopo la visita prescriverà la cura più adatta. La prevenzione attraverso il vaccino è fondamentale, perché si tratta dell'unico argine al contagio.