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La sindrome della coda felice, nota anche come happy tail syndrome, esiste davvero e si verifica davvero quando i cani sono "un po' troppo felici". In realtà, vuol dire che in alcuni casi un cane può agitare la coda al punto di ferirsi e provocare gravi danni. Potrebbe farsi male sbattendo la coda contro superfici dure come muri, mobili o cancelli, specialmente in spazi ristretti. E potrebbe addirittura rompersela.
Questa condizione può essere molto pericolosa se ignorata. Le lesioni alla coda infatti non migliorano con il movimento e non sono semplici da trattare. Nei casi più gravi il tessuto della coda può essere tanto danneggiato da rendere necessario un intervento chirurgico. È importante quindi essere consapevoli dell'esistenza di questa sindrome, in modo da intervenire al momento giusto e preservare la salute e il benessere del tuo amico a quattro zampe.
Le 4 cause più comuni della sindrome della coda felice
La sindrome della coda felice si verifica tipicamente in cani di razza media e grande, specialmente cani con code lunghe e molti muscoli. Alcune razze sono particolarmente predisposte, come Labrador Retriever, Pitbull, Levrieri o Dalmata. Questi cani mostrano felicemente il loro stato d'animo agitando la coda con tutta la forza. La ragione principale è direttamente legata a questo inseguimento e azioni frenetiche mentre la coda colpisce ripetutamente cose solide o superfici dure.
- Eccitazione: più il cane si eccita, più velocemente ed energicamente agita la coda, con il potenziale di lesioni;
- Passaggio frequente in spazi angusti: più piccolo è lo spazio peggiore è il problema. I passaggi stretti, come quelli che si trovano in gran parte dei canili, oppure anche in alcune case possono creare molti problemi. Passando per corridoio molto ridotti, il cane fa oscillare la sua coda da una parte all'altra ferendosi;
- Il ritorno dell'umano dopo una lunga assenza: non c'è emozione più grande per un cane che rivedere il proprio umano dopo una lunga attesa. Quando questo si verifica l'animale potrebbe sbattere la coda con tale violenza da ferirsi, soprattutto se si tratta di un individuo anziano;
- L'arrivo di visitatori: l'arrivo di persone in casa può essere associato a una forte euforia, e quindi a movimenti esagerati della coda. Una combinazione di questi fattori può essere la causa di ferite, tagli o abrasioni, spesso che spesso portano a complicazioni dovute alle ferite croniche.
Cosa succede ai cani che scodinzolano con troppa energia?
I primi traumi da sindrome della coda felice di solito sono di natura estetica: piccoli tagli o graffi all'estremità della coda. Ma se l'agitazione diventa una costante, il cane riapre continuamente vecchie ferite ogni volta che si eccita, peggiorandone l'entità.
Per questo la sindrome della coda felice può essere dolorosa: la coda infatti è una delle parti più sensibili del corpo, piena di terminazioni nervose, e l'infiammazione cronica o una ferita profonda possono rendere estremamente doloroso anche fare cose ordinarie come sedersi o sdraiarsi. In questo modo anche la comunicazione del cane è compromessa dato che gran parte passa proprio per questa estremità che, a seconda della posizione, può trasmettere messaggi diversi.
Nei casi più gravi, le ferite diventano così frequenti e profonde da dare luogo a necrosi tessutale; Questa condizione si verifica quando la porzione finale della coda non riceve più il sangue di cui ha bisogno. In queste situazioni, il veterinario può ritenere necessario eseguire un intervento chirurgico, e questo può anche significare l'amputazione di una parte della coda.
Come si cura la sindrome della coda felice
Curare la sindrome della coda felice può essere difficile perché riguarda sia il piano strettamente medico che comportamentale. Nell'ultimo caso è utile rivolgersi a un educatore per aiutare il cane a gestire le proprie emozioni e anche sapere come non esasperarne l'agitazione nei momenti più delicati. Ma fondamentale prevenire l'agitazione, e quindi il movimento intenso della coda, altrimenti anche la massima diligenza può risultare inutile.
Per quanto riguarda l'intervento medico, il trattamento varia a seconda della gravità delle lesioni. In casi meno gravi, un trattamento locale è fattibile utilizzando garze protettive e unguenti curativi forniti dal veterinario. Alcuni veterinari possono raccomandare collari protettivi, del tipo "elisabettiano", per impedire al cane di leccare o mordere la ferita e peggiorare la situazione.
Per lesioni più gravi, nelle quali i tendini non guariscono o sono ripetutamente lesionati, a volte è necessaria la chirurgia. Ciò comprende il taglio dell'estremità della coda, una scelta davvero difficile data l'importanza che questa ricopre per le funzioni sociali del cane, ma spesso si tratta di un atto necessario per aiutare il cane a smettere di provocarsi ulteriori lesioni.