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È stato catturato l'esemplare di lupo che nei giorni scorsi aveva morso una ragazza minorenne nel piccolo Comune molisano di Agnone. La cattura è avvenuta nella notte di lunedì e a dare la notizia con un post è stato il sindaco Daniele Saia, il quale ha annunciato: "Caso chiuso".
La cattura della lupa di Agnone: cosa le succederà
Nella notte di lunedì la lupa è stata individuata nelle vicinanze della chiesa di Sant’Antonio, ad Agnone, dai Carabinieri Forestali insieme ad alcuni componenti dell'amministrazione comunale e ai volontari del posto. L'animale è stato catturato attraverso l'ausilio di una trappola e ora sta bene.
Il Sindaco ha fatto sapere che sarà affidata alle cure della Green Service di Campobasso, ma il suo destino probabilmente sarà la liberazione nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, lontano dai centri abitati. Questo però avverrà dopo una valutazione da parte degli esperti, come prassi in questi casi.
"L’operazione si è svolta in modo rapido, dopo l’episodio delle scorse ore che ha coinvolto una giovane concittadina a cui va tutta la nostra vicinanza – spiega Saia – La natura è imprevedibile, dura e al tempo stesso straordinaria. È importante, nei limiti, imparare a convivere con gli altri esseri viventi che la popolano, con la consapevolezza che anche loro hanno un ruolo importante nel preservare l’ecosistema.
La presenza della giovane lupa in città era stata segnalata alle autorità l'incidente con una ragazza minorenne di Agnone, la quale si era recata all'ospedale Caracciolo con i segni di un'aggressione sui vestiti e alcune escoriazioni alla gamba, ma fortunatamente senza ferite gravi. L'episodio era stato preceduto da numerosi avvistamenti per le strade del centro storico, tutti puntualmente filmati dai residenti.
Perché i lupi entrano nei paesi
Non è raro che i lupi si aggirino in zone periurbane o che qualche volta entrino nei paesi. A partire dalla metà degli anni Settanta, infatti, le politiche di conservazioni e le tutele legislative in favore del lupo hanno contribuito a rafforzarne la presenza sul territorio, e questi animali sono tornati a colonizzare aree dalle quali erano spariti a causa della persecuzione diretta da parte dell'essere umano.
Ad oggi, secondo l'ultimo monitoraggio condotto dall'Ispra, l'ente che in Italia si occupa della fauna selvatica, si contano circa 3.500 individui. Lo studio pubblicato nel 2024 sulla rivista scientifica Wiley Ecology & Evolution ha rivelato che il lupo ha già occupato il 74,2% dell'area di studio nell'Italia centro-meridionale, per un'estensione totale della distribuzione di 108.534 chilometri quadrati. Numeri impressionanti se si considera che questo animale era giunto quasi sull'orlo dell'estinzione qualche dennio fa.
La presenza di un grande predatore in aree circostanti alla città quindi pur non essendo infrequente continua a spaventare i cittadini. Tuttavia non basta che un lupo entri in paese perché possa essere definito confidente, e come tale pericoloso.
I lupi confidenti sono quelli che hanno peso l'innata diffidenza nei confronti dell'essere umano, e che cercano cibo e risorse nei rifiuti abbandonati in città. Caso diverso da quello di un lupo giovane che attraversa un paese o vi rimane per poco tempo, magari perché incapace di uscire dalle anguste vie del centro storico.
I lupi giovani si staccano dalla famiglia d'origina per andare in dispersione, un processo che porta i nuovi nati ad abbandonare il branco di origine alla ricerca di un territorio e di un partner. Si tratta di una fase molto delicata e rischiosa che nulla a che fare con la confidenza.