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27 Settembre 2025
12:41

Cosa succede se il gatto lecca l’antipulci: quali sono i rischi e come intervenire

Se un gatto lecca l’antipulci può restare intossicato. I sintomi vanno da salivazione eccessiva e vomito a tremori e convulsioni, nei casi più gravi. È essenziale intervenire subito e rivolgersi al veterinario se succede, ma soprattutto applicare in maniera corretta l'antiparassitario per prevenire questo rischio.

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Se abbiamo applicato in maniera scorretta l’antiparassitario, il gatto può anche leccarlo e rimanere intossicato

Applicare l'antiparassitario al gatto è molto importante, soprattutto nei mesi più caldi, quando pulci e zecche rappresentano una minaccia seria per la sua salute. Tuttavia, può accadere che, subito dopo aver applicato la fialetta spot-on, il micio si lecchi il pelo durante le sue normali sessioni di grooming e cura della sua pelliccia. E se lo abbiamo applicato in maniera scorretta può anche succedere che leccandosi rimanga intossicato, poiché gli antipulci contengono sostanze chimiche anche molto tossiche.

Tra i principi attivi più utilizzati negli antiparassitari ci sono per esempio fipronil, imidacloprid e selamectina, che in determinate quantità possono risultare irritanti o tossici. Il discorso diventa molto più serio se parliamo di prodotti per cani, che spesso contengono permetrina, una molecola meno pericolosa per loro, ma altamente tossica per i gatti, in grado di provocare avvelenamenti anche gravi. Anche per questo non andrebbero mai utilizzati sui gatti prodotti pensati per i cani.

I sintomi dell'intossicazione da antipulci nel gatto

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Ta i sintomi di un’intossicazione da antiparassitario ci sono ipersalivazione, vomito, tremori e difficoltà motorie

Un gatto che ha ingerito accidentalmente l'antipulci leccandosi il pelo può manifestare sintomi anche molto diversi a seconda della sostanza e della quantità, ma anche dell'età e del suo stato di salute. È però molto importante stare sempre attenti quando si applica l'antiparassitario e monitorare il micio per riconoscere questi segnali e intervenire in tempo. Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • Ipersalivazione e bava abbondante
  • Vomito e diarrea
  • Tremori muscolari e spasmi
  • Debolezza e abbattimento
  • Difficoltà a restare in equilibrio
  • Tic nervosi e movimenti scoordinati
  • Convulsioni, nei casi più gravi
  • Ipotermia o, al contrario, febbre
  • Problemi respiratori e shock (nelle intossicazioni da permetrina)

Questi segnali da soli o in combinazione tra loro, possono comparire già dopo poche ore dall'ingestione, ma in alcuni casi anche a distanza di 18-24 ore. Per questo è molto importante monitorare per almeno 24 ore il nostro micio e contattare il proprio veterinario di fiducia in caso di dubbi.

Cosa fare se il gatto ha leccato l'antipulci

Se abbiamo anche solo il sospetto che il nostro gatto ha leccato e ingerito l'antipulci, la prima cosa da fare è sciacquargli subito la bocca e la lingua con acqua corrente pulita. Non è un'operazione semplice da fare con i felini domestici, ma è importante cercare du ridurre al minimo la quantità di prodotto assorbita. Successivamente, occorre monitorare il suo comportamento con molta attenzione.

Se compare uno qualunque dei sintomi sopra descritti, non bisogna aspettare altro. È necessario contattare immediatamente il veterinario, spiegando con precisione cosa è accaduto e quale prodotto è stato ingerito. Ogni antiparassitario ha una composizione differente e può richiedere interventi e trattamenti specifici. Nel caso in cui il gatto abbia leccato per qualche ragione un antiparassitario destinato ai cani – quindi contenente permetrina – il pericolo è ancora maggiore e serve un intervento veterinario urgente, senza tentativi "fai da te" o attese.

Come proteggere il gatto dopo l'applicazione dell'antiparassitario

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L’antipulci va applicato sulla pelle (non sul pelo) tra le scapole o alla base del collo, dove il gatto non può leccarsi

Prevenire è, come sempre, meglio che curare e per ridurre al minimo i rischi è importante applicare correttamente e con attenzione il prodotto. La classica pipetta spot-on va infatti posizionata sulla pelle e non sul pelo, tra le scapole o alla base del collo, in un punto che il gatto non riesca a raggiungere con la lingua. Dopo l’applicazione è importante inoltre non accarezzare il gatto in quella zona per alcune ore e, se vivono più gatti insieme, separarli fino a quando il prodotto non si è assorbito del tutto, evitando che possano leccarsi a vicenda.

In alternativa, esistono anche antiparassitari orali che naturalmente riducono drasticamente il rischio. Tuttavia, è molto importante scegliere la tipologia di antipulci sempre su consiglio del proprio veterinario, che conosce le esigenze, le abitudini e lo stile di vita del singolo micio. Applicare l'antiparassitario in maniera sicura (ma anche efficace) non è difficile, ma va fatto con attenzione e senza sottovalutare la cosa. Ne va della saluta del nostro amico felino.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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