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19 Novembre 2025
13:26

Cosa significa quando il gatto gonfia la coda: perché lo fa e cosa vuole comunicare

La coda gonfia indica eccitazione, paura o minaccia: il gatto cerca di comunicare il suo stato emotivo. Va interpretata insieme a postura, orecchie e occhi.

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Il gatto gonfia la coda e drizza il pelo per comunicare ai suoi simili che non è dell’umore giusto

Quando il gatto gonfia la coda sta lanciando un segnale ben preciso, che di solito non è molto positivo. I gatti comunicano tra loro usano il corpo, e la coda ricopre un ruolo essenziale in questa funzione, oltre che per bilanciare l’equilibrio.

Il rigonfiamento della coda è il risultato della piloerezione, un meccanismo fisiologico in cui i muscoli alla base del pelo si contraggono facendo sollevare il mantello. Questo fenomeno non riguarda solo la coda, ma anche il dorso e tutto il corpo.

Può comparire nei momenti di forte attivazione emotiva, dal gioco alla rabbia, ma può anche essere la manifestazione di un disagio prolungato, dolore o malessere fisico. Vediamo quindi cosa significa quando il gatto gonfia la coda

Perché il gatto gonfia la coda

Se vogliamo interpretare al meglio il linguaggio del gatto è importante prestare attenzione anche alle altre parti del corpo importanti per la comunicazione, come le orecchie, gli occhi e la postura generale. Questo ci serve per comprendere meglio perché il gatto gonfia la coda.

Segnale di eccitazione

La coda gonfia può indicare uno stato di eccitazione del gatto. È molto comune negli individui più giovani ed euforici. Ad esempio, se un gattino è eccitato durante il gioco, potrebbe gonfiare la coda, agitare le orecchie oppure emettere suoni gutturali.

Allo stesso tempo, però, se si sente irritato o frustrato potrebbe manifestare lo stesso comportamento. Quindi la coda gonfia non è di per sé un indicatore universale dello stato d'animo del gatto, ma va osservato all'interno del contesto e associato alla generale postura dell’animale.

Postura di minaccia

La tipica postura di minaccia del gatto contempla la coda gonfia e ritta. Lo fa per cerca di sembrare più grande e intimidatorio allo scopo di spaventare eventuali predatori o altri gatti che reputa una minaccia, e qualche volta può farlo anche nei confronti delle persone. In situazioni di stress, come incontri con altri animali o persone sconosciute, il gatto può gonfiare la coda per cercare di spaventare l'altro, quindi a scopo di difesa.

Tra i segnali che il gatto ha paura, e che quindi metterà in atto un comportamento di minaccia, il più caratteristico è proprio la coda ritta e gonfia. Un po' come se fosse un segnale di pericolo vuole dire: «attento, non avvicinarti oltre».

Cos'è la piloerezione e come la usa il gatto per comunicare

La piloerezione è il fenomeno per cui il pelo del gatto si rizza conferendogli un aspetto più minaccioso e più grosso. Dal punto di vista anatomico, questo processo è controllato da piccoli fasci muscolari collegati ai follicoli piliferi chiamati erettori del pelo. Questi entrano in funzione quando ricevono una grande quantità di adrenalina che li fa contrarre spingendoli verso l'alto.

Il gatto usa questo meccanismo per comunicare agli altri la propria indisponibilità. Il gonfio, accompagnato da una postura arcuata e da una coda gonfia, invia un chiaro segnale, e indica che il gatto è pronto a difendersi.

Il gatto gonfia la coda quando sta male: le possibili cause

Il gatto gonfia la coda anche quando sta male, e non solo come risposta fisiologica alla paura o all'aggressività. Ad esempio, disturbi neurologici possono generare segnali anomali diretti ai follicoli piliferi, provocando l'azione dei muscoli erettori del pelo senza una causa apparente.

Anche forti dolori, o crisi convulsive possono contribuire a creare questa risposta fisiologica simile. Se il comportamento si verifica senza un apparente stimolo emotivo o è accompagnato da sintomi come prolungata apatia e difficoltà respiratorie è bene rivolgersi al veterinario per individuarne la causa esatta.

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