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È naturale sentirsi preoccupati quando il gatto non torna più a casa e inizia a passare sempre più tempo. In questi casi è fondamentale sapere a chi rivolgersi e i primi alleati sono le associazioni animaliste e i volontari locali: si tratta di persone che conoscono bene le dinamiche della vita dei gatti in città e in molti casi anche gli individui liberi, riuscendo a distinguere i gatti probabilmente smarriti dagli altri.
È importante anche contattare la Polizia locale, i rifugi, e canili municipali: se il tuo gatto è stato trovato, potresti ricevere informazioni importanti o queste realtà potrebbero già avere ricevuto segnalazioni. Non tutti i gatti che si allontanano da casa per qualche ora possono essere considerati dispersi. Alcuni, e in particolare quelli abituati a uscire, possono stare via per due o tre giorni, motivati dalla curiosità o attratti da qualche preda. Se però passato più tempo e il gatto non torna, è importante iniziare a cercarlo, è possibile che l'animale si sia perso o, peggio ancora, che sia in pericolo.
Il gatto non è rientrato: quando preoccuparsi
Ogni gatto ha le sue abitudini: alcuni vanno e vengono spesso, mentre altri sono molto più costanti. Le persone che vivono con un gatto con il tempo imparano a leggere il suo comportamento e a capire che resta dove si sente a suo agio, ma ciò non toglie che possa girare anche per altre abitazioni. Non sempre quindi un allontanamento da casa più o meno prolungato deve destare preoccupazione.
Se è un gatto abituato a vagare, allora devi aspettare almeno 24 ore prima di iniziare realmente a preoccuparti, a meno che non ci sia un pericolo evidente, ad esempio, se fosse ferito o in forte agitazione o se fosse successo qualcosa di diverso dal solito nel quartiere, come lavori rumorosi, temporali, e fuochi d'artificio.
Dopo 48 ore senza avvistamenti, se si tratta di un tempo insolitamente lungo allora è importante attivarsi. Più passa il tempo, meno è probabile trovare qualcosa, quindi è importante muoversi rapidamente senza non farsi prendere dal panico.
Questo però vale per gatti adulti abituati a uscire, che quindi conoscono i pericoli della strada. Ci sono invece alcune particolari categorie di mici maggiormente a rischio, come gli individui molto giovani oppure quelli anziani con patologie invalidanti. In questi casi è bene iniziare le ricerche con una maggiore tempestività.
Chi chiamare se il gatto si è smarrito?
Il primo passo da compiere se il nostro gatto si è smarrito è chiamare la Polizia locale. La segnalazione viene registrata e potrebbe essere utile in futuro nel caso venga ritrovato un gatto la cui descrizione coincide con quella fornita agli agenti.
Inoltre, è bene rivolgersi all'ASL di competenza: queste strutture gestiscono i rifugi municipali del territorio e sono il primo luogo in cui arrivano i gatti vaganti o apparentemente tali. Chiamare i veterinari che vi lavorano è importante soprattutto se il gatto disperso ha il microchip: la Lombardia è l'unica regione italiana in cui vige l'obbligo di microchip per gatti, ma può essere applicato facoltativamente anche altrove. Si tratta di uno strumento che favorisce il ricongiungimento dato che associa il micio ai dati del suo umano.
È una buona idea anche informare i volontari del territorio e le organizzazioni locali di tutela degli animali. I volontari possono capire se c'è qualche nuovo micio che si è associato alle colonie feline già censite e inoltre conoscono persone nei rifugi che possono diffondere rapidamente l'appello di scomparsa, anche attraverso i social.
Come ritrovare il gatto che si è perso? Ecco cosa possiamo fare
Prima di chiamare le autorità e le organizzazioni, la priorità è cercare a casa. I gatti infatti sono territoriali e di solito non si allontanano molto. Potrebbero nascondersi molto vicino a casa, potenzialmente in un garage, sotto un'auto, in un cortile o persino in un seminterrato. Quindi è importante coprire l'area, magari chiamandolo per nome o anche lasciando un po' del suo cibo preferito.
I gatti sono animali crepuscolari, quindi gli orari migliori per cercarlo sono la mattina molto presto o al tramonto, sia perché c'è meno traffico per le strade sia perché il gatto è più attivo ed è probabile che sia in giro. In questi momenti un gatto spaventato potrebbe sentirsi più sicuro ed emergere dall'eventuale nascondiglio.
Un'altra grande risorsa sono i volantini: stampare volantini a colori con una foto recente del gatto e qualsiasi informazione che aiuti l'identificazione come cicatrici e corporatura è un importante. I volantini dovrebbero essere posizionati nei luoghi più frequentati del quartiere: nei supermercati, alle fermate dell'autobus, nei negozi di animali e anche nelle cliniche veterinarie. Anche dove e quando è stato osservato l'ultima volta è un'informazione importante.