UN PROGETTO DI
6 Novembre 2025
16:46

Come distinguere capre e pecore: differenze e analogie tra i due animali da pascolo

Capre e pecore sono strettamente imparentate, condividono molte caratteristiche e hanno una storia comune e millenaria accanto a noi esseri umani. Sono però due specie diverse, con caratteristiche biologiche e comportamentali uniche. Raramente possono anche generare ibridi, ma si tratta di eventi eccezionali.

Immagine
Capre e pecore sono molto simili, entrambi possono avere le corna (sì, anche le pecore) e condividono una storia millenaria accanto agli esseri umani

Capre e pecore sono tra gli animali domestici, insieme ai bovini, più familiari dei paesaggi rurali e di montagna. Li vediamo seguire i pastori, muoversi insieme tra i pascoli delle valli, oppure nei recinti di fattorie e agriturismi. Sono per certi versi molto simili tra loro, ma appartengono a due specie diverse, con storie evolutive e caratteristiche differenti. Entrambe fanno parte della famiglia dei bovidi (la stessa di mucche, bufali e antilopi) e della sottofamiglia dei caprini, ma appartengono a due generi diversi.

La pecora (Ovis aries) è stata domesticata dal muflone, anche se non è ancora del tutto chiaro quale tra sia la popolazione originale, mentre la capra (Capra hircus) discende direttamente dall'egagro (Capra aegragrus), una specie selvatica originaria delle montagne dell’Asia sud-occidentale. La loro domesticazione risale a oltre 10.000 anni fa ed è iniziata probabilmente tra le regioni dell'attuale Iran e Turchia, dove le prime comunità neolitiche iniziarono ad allevare questi animali per carne, latte, lana e pelli.

Nel corso dei millenni, abbiamo poi selezionato e allevato centinaia di razze adattate ai climi e agli habitat più diversi, dalle montagne alpine ai deserti africani, dalle steppe asiatiche alle campagne europee. Ma se pecore e capre condividono inevitabilmente molte somiglianze legate alla stretta parentela, esistono anche differenze evidenti che ne raccontano la biologia, il comportamento e il rapporto con noi esseri umani.

Cos'hanno in comune capre e pecore

Immagine
Capre e pecore vengono spesso allevate insieme e sono più simili di quanto si possa pensare

Capre e pecore sono entrambe erbivori ruminanti, cioè animali che digeriscono grazie a un apparato digerente molto complesso e suddiviso in quattro camere (rumine, reticolo, omaso e abomaso). Questa struttura permette loro di trasformare erba, foglie e vegetali duri in energia, grazie alla fermentazione operata dai batteri e altri microrganismi simbiotici che vivono nel primo stomaco.

Sono anche animali sociali, che vivono in gruppi e comunicano tra loro con vocalizzazioni, posture e movimenti. Nei branchi, o greggi, instaurano gerarchie precise e legami sociali molto forti, favoriti da un forte desiderio innato di fare gruppo. Sia le pecore che le capre, seguono i loro simili e trovano sicurezza nella coesione del gregge, una strategia che li protegge dai predatori e aumenta le probabilità di sopravvivere.

Immagine
Entrambi sono bovidi ruminanti appartenenti alla sottofamiglia dei caprini

Dal punto di vista morfologico, condividono una struttura corporea simile, con corpo tozzo, zampe sottili ma robuste, zoccoli biforcuti e una coppia di corna in molte razze (ma non tutte), sia tra le pecore che nelle capre. Entrambe producono latte, ma quello di capra è più digeribile e ricco di acidi grassi a catena corta, mentre quello di pecora è più denso e utilizzato più spesso anche per i formaggi come il pecorino o la feta.

Anche il loro ruolo nella storia umana è molto simile: sono stati tra i primi animali a essere domesticati e per millenni hanno rappresentato una fonte fondamentale di sostentamento, contribuendo allo sviluppo dell'agricoltura e della pastorizia e, in certi sensi, della civiltà. Entrambi hanno un nome "femminile", perché sono soprattutto le femmine ad aver avuto questo ruolo così importante nella nostra storia. Le versioni "maschili" sono il montone o ariete per la pecora, e caprone o becco per la capra.

Come distinguere una capra da una pecora: le differenze

Immagine
Le capre hanno un aspetto più slanciato, muso sottile, mantello ispido e corto e corna spesso presenti in entrambi i sessi lunghe e leggermente curvate

A uno sguardo un po' più attento, le differenze tra capre e pecore emergono abbastanza facilmente. La capra ha un aspetto più agile e "nervoso", con corpo slanciato, collo sottile e muso appuntito. Le sue orecchie sono spesso dritte o leggermente rivolte in avanti, e le corna (presenti in entrambi i sessi nella maggior parte molte razze) crescono all’indietro con una curvatura più netta. Il mantello della capra è generalmente molto più corto e ruvido, adatto a climi aridi e caldi e spesso è presente una "barba" sotto il mento.

La pecora, invece, ha generalmente un corpo più compatto e pesante, con testa arrotondata e orecchie più pendenti. Le corna, quando presenti (più spesso nei maschi), tendono a curvarsi lateralmente a spirale classico da ariete. Esistono tantissime razze dall'aspetto e dal mantello differente, ma di solito è folto, lanoso e molto fitto, perché selezionato ed estremizzato dagli esseri umani proprio per la produzione di lana.

Immagine
La pecora è più compatta, con muso più schiacciato, mantello più folto e corna (spesso presenti solo nei maschi, gli arieti) curvate a formare una spirale

Anche da un punto di vista etologico sono due animali molto diversi. Le capre sono infatti brucatrici e preferiscono arbusti, foglie e germogli, mentre le pecore sono pascolatrici e si nutrono soprattutto di erba bassa. Ciò spiega anche perché spesso vengono allevate insieme, sia perché mangiando risorse diverse competono meno tra loro, sia perché possono sfruttare vegetazioni differenti pur convivendo nello stesso terreno o pascolo.

Naturalmente, con una storia millenaria e una distribuzione pressoché planetaria, le varie culture e civiltà hanno selezionato una varietà incredibile di razze di capre e pecore anche molto diverse tra loro. Una capra nana africana non ha nulla in comune, in apparenza, con una capra girgentana siciliana dalle lunghe corna a spirale, così come una pecora merino e una sarda differiscono enormemente per taglia e tipo di lana.

Capra e pecora si possono accoppiare?

Immagine
Capra e pecora possono incrociarsi, ma la nascita di ibridi vitali è un evento molto raro per via delle grandi differenze genetiche e cromosomiche tra le due specie

Capre e pecore appartengono come detto a due generi diversi (Capra e Ovis) e, pur essendo strettamente imparentate, hanno differenze genetiche e cromosomiche che rendono davvero molto difficile l’accoppiamento. Le capre possiedono 60 cromosomi, mentre le pecore ne hanno 54: questo squilibrio fa sì che, anche quando l'accoppiamento avviene, la fecondazione porti raramente alla nascita di una prole vitale.

Tuttavia, in rarissimi casi documentati l'incrocio è avvenuto e ha dato origine a ibridi chiamati anche "geep" o "shoat" (dalla fusione di "goat" e "sheep", in inglese). Si tratta di eventi davvero eccezionali, spesso avvenuti in condizioni quasi di forzatura. Gli ibridi, quando sopravvivono, presentano come altri caratteristiche intermedie, con un corpo lanoso, ma con il muso affusolato della capra, e corna a metà strada tra le due forme. Tuttavia, la maggior parte di questi ibridi è sterile, proprio a causa dell'incompatibilità genetica tra le due specie.

Nonostante ciò, tra allevatori e fattorie girano parecchie voci e leggende sulla nascita di presunti ibridi capra-pecora. Animali del genere fanno sempre molta notizia nel mondo agricolo e della zootecnia, tuttavia spesso molte di queste nascite si sono poi rivelate false o mai confermate. L'ibridazione è possibile ed è stata documentata, ma rimane un evento molto raro, quasi eccezionale, ed è sicuramente un'eventualità molto più remota rispetto ad altri animali da fattoria più strettamente imparentati e geneticamente simili, come cavallo e asino.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views