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Sono stimati in 65 milioni gli animali presenti nelle case degli italiani, e tra i più amati ci sono i gatti: la popolazione felina aumenta di un milione. Sono i primi dati del Rapporto Assalco-Zoomark, giunto alla XVIII edizione.
L'annuale pubblicazione è stata presentata durante l'evento Zoomark International ed è realizzata da ASSALCO, l’associazione di settore. Il Rapporto documenta l'evoluzione del mercato del pet food e del pet care in Italia fornendo una fotografia aggiornata sull'importanza degli animali da compagnia nelle famiglie e nella nostra società.
Cresce la presenza di cani e gatti nelle case delle famiglie italiane
Nelle famiglie italiane vivono quasi 65 milioni di animali da compagnia, una stima stabile nel suo complesso rispetto al 2023, ma che evidenzia al suo interno dinamiche differenti. Da un lato diminuiscono i pesci (28,1 milioni equivalenti a 1,4 milioni di acquari stimati) e gli uccelli (12,7 milioni), dall’altro aumentano cani e gatti che arrivano a superare i 20 milioni di individui.

Il Rapporto osserva una prevalenza di gatti, che si stimano essere poco meno di 12 milioni di individui, registrando una crescita di oltre 1 milione. Seppur più contenuto, anche i cani segnano un aumento, ascrivibile principalmente a quelli di piccola taglia. Resta stabile invece la popolazione di piccoli mammiferi e rettili, oltre 3 milioni.
Questa presenza ha avuto un impatto significativo sul giro d'affari legato a cani e gatti: il mercato del pet food è stimato in 3,1 miliardi nel 2024.
Maggiore attenzione alla qualità degli alimenti per cane e gatto: più consapevolezza nel pet food
Nel 2024 i prodotti per l’alimentazione di cani e gatti hanno sviluppato nel nostro Paese un giro d’affari che ha superato i 3,1 miliardi di euro, con un aumento a valore del 3,7% rispetto al 2023. Si tratta di un risultato che rappresenta tuttavia un leggero rallentamento sul fronte dei volumi, che segnano un -1,4% e che riallinea il dato al livello del 2021. Inserendo però il trend a valore nel più ampio contesto dei consumi in Italia, si nota come il settore degli alimenti per cani e gatti anche quest'anno abbia performato meglio degli altri prodotti alimentari e non confezionati venduti dalla grande distribuzione, cresciuto del 2,1%.
L'andamento del mercato degli alimenti per cane e gatto registrato quest’anno si inserisce in un trend di medio periodo fortemente positivo che segna un tasso medio di crescita dal 2021 al 2024 a valore pari al +9,8%, che ha portato il mercato dai 2,4 miliardi di euro del 2021 ai 3,1 del 2024.
A essere particolarmente significativa però è la qualità del cibo offerto agli animali, un tratto che secondo gli esperti che hanno redatto il Rapporto si lega strettamente ai cambiamenti demografici delle famiglie italiane, che sono sempre più piccole. "Ciò – sin legge su Assalco-Zoomark – ha portato, nel corso degli anni, ad una maggiore attenzione verso gli animali da compagnia con la conseguente scelta di prodotti premium. Non va dimenticata poi la crescente consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione per il benessere dei pet, che si traduce in un’offerta con maggiore ‘personalizzazione' in base alle diverse esigenze di cani e gatti. Se a tutto questo si aggiunge l'aumento della popolazione felina rispetto a quella canina e la preferenza, che si è andata affermando in anni recenti, per cani di piccola taglia, si comprende meglio il perché della leggera contrazione dei volumi a fronte di un aumento del valore delle vendite".
Gatti sempre più amati: sono loro a trainare i consumi
La presenza dei gatti nelle case degli italiani cresce sempre di più, e con essi i consumi di questa fetta di mercato. Oggi i prodotti per gatto rappresentano il 56,3% del valore complessivo, con un fatturato di 1.758 milioni di euro, e mostrano una dinamica in crescita (+5% rispetto al 2023), trainata dall’umido (+5,3%). Anche i prodotti per cane segnano un +2,1% di aumento, attestandosi a 1.367 milioni di euro, con una crescita maggiore nel secco (+2,3%).
Rispetto al totale del pet food, il segmento degli alimenti umidi si conferma il più importante con il 49% di quota e mostra una crescita a valore del 4,3%. Seguono gli alimenti secchi con il 40,4% di quota di mercato e un aumento a valore del 13,4%. Gli snack funzionali e fuoripasto per cani e gatti continuano a mostrare nell’insieme dinamiche positive solo a valore (+4,2%), ma la parte gatto registra una crescita a doppia cifra sia a valore che a volume, rispettivamente +10,2% e +11,5%.
Da un’analisi condotta dagli esperti di Assalco-Zoomark, su 50 retailer distribuiti in tutta Italia emerge tra i nuovi trend del mercato pet food l'interesse crescente per gli integratori, i classici "prodotti complementari" in forma di pastiglie, polveri e paste pensati per supportare il benessere degli animali da compagnia: il 41% delle famiglie conosce e acquista questa categoria di prodotti, il 52% ne ha un'opinione positiva e il 79% è disponibile ad utilizzarli per i propri animali.
"Animali sempre più parte integrante delle famiglie"
La scelta di alimenti di fascia alta, l'uso di integratori, e la presenza crescente di animali nelle case sono il segno della centralità di cani e gatti nella vita delle famiglie, come segnala Giorgio Massoni, presidente di ASSALCO: "Il mercato del pet food si conferma un settore resiliente nonostante la persistente inflazione e le incertezze economiche dovute all’aumento dei costi energetici e di alcune materie prime, nonché un generale rallentamento della crescita. Anche nel 2024, infatti, i pet owner hanno continuato a investire in salute e benessere dei loro animali da compagnia, consapevoli della sicurezza e completezza nutrizionale offerta dal pet food, dimostrando una fedeltà che rende il settore meno vulnerabile rispetto a minacce esterne".
L'amore delle famiglie però deve fare i conti con un impoverimento generalizzato e con un'Iva su cibo e farmaci veterinari ormai alle stelle: "L’indagine di quest’anno conferma una volta di più come i pet siano oggi considerati parte integrante del nucleo familiare, addirittura dal 96% dei proprietari – fa presente Massoni – Questa crescente centralità ha anche un impatto diretto sulla domanda di prodotti e servizi: cresce l’attenzione verso il benessere, la salute, l’alimentazione e il comfort degli animali d’affezione. Nell’attuale contesto, che vede aumentare l’impegno anche economico delle famiglie per la cura dei propri pet a fronte dell’erosione del potere d’acquisto registrata negli ultimi anni, ASSALCO rinnova la richiesta di una riduzione dell’aliquota IVA sugli alimenti per gli animali da compagnia e le cure veterinarie dal 22% al 10%, una possibilità prevista dalla normativa europea. Considerare il pet food come una spesa quotidiana essenziale è oggi sempre più una questione di equità fiscale e sociale che avrebbe ricadute positive soprattutto sulla salute e il benessere dei nostri pet".