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29 Settembre 2025
10:19

Chi sono i gatti tabby, tutte le caratteristiche dei mici striati

Il gatto tabby non è una razza ma un tipo di mantello caratterizzato da striature, macchie o sfumature. I pattern tabby sono presenti in numerose razze come Abissino, Bengala e Maine Coon.

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I gatti tabby non appartengono a una razza specifica, il termine indica solo i portatori di un particolare disegno del mantello. “Tabby” infatti indica un motivo caratterizzato da striature, macchie o sfumature trasversali a diverse razze. Le striature tabby possono essere sottili o marcate, lineari o a chiazze, e declinarsi in vari colori, dal nero al grigio, dal rosso al crema. È proprio questa varietà a rendere i gatti tabby così riconoscibili.

Cosa significa "tabby"

Il termine “tabby” deriva dalla parola araba “attabiya”, che indicava una seta finemente lavorata e con riflessi ondulati, prodotta nel quartiere di Al-Attabiyah a Baghdad. Da lì è passato al francese come “tabis” e infine è arrivato nella cultura inglese “tabby”, dove era usato inizialmente per definire tessuti di seta o cotone con venature iridescenti. Proprio l’aspetto striato e cangiante di questi tessuti ricordava il disegno del mantello di alcuni gatti, motivo per cui la parola ha iniziato a essere usata per indicarli.

Le diverse tipologie di mantello dei gatti vengono classificate proprio in base al tipo di colore, che può essere solido, cioè uniforme, oppure agouti, caratterizzato dalla compresenza di colori diversi nel singolo pelo. I mantelli solidi sono tipici dei mici completamente neri o grigi, ma anche a quelli bicolore o alle tartarugate con chiazze irregolari di nero e rosso. Alcuni mici rossi possono mostrare un leggero disegno “fantasma”, ma non le marcature tipiche del tabby attorno agli occhi e al muso.

I mantelli agouti invece non sono uniformi: ogni pelo ha più bande di colore, e questo crea un effetto giallastro o grigiastro. Questo tipo di colorazione è considerato il più antico, quello che i gatti domestici hanno ereditato dai loro antenati selvatici. Ed è proprio grazie alla combinazione del gene agouti con il gene tabby che possono comparire i quattro principali disegni tabby: ticked, mackerel, spotted e blotched.

Come sono i gatti tabby

Un gatto tabby si riconosce subito per la particolare estetica del mantello. Non si tratta di una caratteristica legata a una razza, ma di un motivo che può comparire in individui di razze diverse. Un segno distintivo che rende i gatti tabby facilmente riconoscibili è la “M” disegnata sulla fronte, una marcatura che compare in praticamente tutti i mici con questo tipo di mantello.

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La tipica "M" del gatto tabby

Tra le varianti più comuni c’è il tabby tigrato o mackerel, quello che nell’immaginario collettivo corrisponde al gatto “tigrato” classico. Le linee sulla testa, sul collo e lungo la colonna vertebrale sono continue, creando un effetto uniforme e molto apprezzato a livello estetico. A seconda della base di colore, queste tigrature possono apparire nere, bluastre, rossicce o crema, con infinite sfumature intermedie.

Quali razze di gatti hanno il mantello tabby

Il disegno tabby non appartiene a una razza specifica, ma le diverse varianti possono essere tipiche di alcune in particolare. Il ticked tabby, ad esempio, è tipico dell’Abissino e del Somalo. In questi la base del pelo tende al color albicocca, mentre le punte assumono tonalità che possono variare in nero, blu, cioccolato e cannella.

Il Bengala invece ha il mantello spotted tabby a causa delle “rose” ben definite, simili a spirali o a piccoli cerchi, che ricordano le pelli maculate dei selvatici. La disposizione regolare e netta di queste rose di colore è proprio la caratteristica principale di questa razza

Infine, i Maine Coon e i British Shorthair sono spesso portatori del mantello blotched tabby, conosciuto anche come “marmorizzato”. Qui il disegno non è lineare ma disegna ampie curve a forma di farfalla su fianchi e spalle.

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