;Resize,width=638;)
Sono piccoli, svolazzano vicino al cesto della frutta e al secchio dell'umido e sono presenti praticamente in tutte le case. Stiamo parlando dei moscerini della frutta, con la più celebre tra tutte specie chiamata Drosophila melanogaster. Si tratta di insetti molto affascinanti (e importanti) da un punto di vista biologico, protagonisti inconsapevoli di migliaia di esperimenti scientifici, ma purtroppo anche ospiti non proprio graditi delle nostre case.
Accanto alla drosofila, che è la specie più studiata e conosciuta, ce ne sono in realtà molte altre che possiamo trovare tra le mura domestiche, quasi tutte però con abitudini e biologia simili. In primavera e in estate, quando aumentano la temperature e la frutta inizia a maturare più velocemente, ecco che arrivano anche loro. Basta una banana troppo matura, un pomodoro dimenticato sul lavello o addirittura un fondo di vino nella bottiglia lasciata nel contenitore del vetro per trovarsi invasi in pochissimo tempo.
Cosa attira i moscerini della frutta in casa?

Per capire cosa attira le drosofile e gli altri moscerini in casa, dobbiamo partire dalla loro biologia. Drosophila melanogaster è un dittero piccolissimo (appena 2-4 millimetri), dal corpo giallastro e gli occhi rossi, che ha un debole per gli zuccheri in fermentazione. Non è tanto la frutta in sé ad attirarla, quanto il processo chimico che avviene quando questa comincia a decomporsi: la fermentazione produce etanolo, acido acetico e altre sostanze chimiche che i moscerini riescono a percepire a distanze notevoli.
Il ciclo vitale delle drosofile è poi velocissimo: bastano 24 ore perché un uovo si trasformi in larva e meno di 10 giorni perché una nuova generazione di adulti sia pronta a svolazzare e a riprodursi a sua volta. Ecco perché sembrano "spuntare dal nulla" per moltiplicarsi sa un giorno all'altro. In realtà, le drosofile non "nascono" dalla frutta come si pensava un tempo, ma arrivano come mosche e zanzare dall'esterno, attratte dalle sostanze chimiche e dagli odori rilasciati dalla fermentazione e dai resti organici.
Molto spesso entrano da finestre aperte, oppure arrivano già con la frutta che acquistiamo. Basta poi che una singola femmina deponga le sue uova sulla buccia di un frutto o in un contenitore dell'umido, è il gioco e fatto: in pochissimi giorni la casa sarà invasa. Oltre alla frutta, i moscerini vengono attirati anche da qualsiasi altro residuo organico o alcolico, come le bottiglie ancora sporche di birra o vino oppure i contenitori di latte e succhi di frutta. Tutto ciò che è zuccherino, in decomposizione o che emana odori fermentati.
Dove nidificano e fanno le uova le drosofile

Le femmine di Drosophila melanogaster e altri piccoli moscerini sono insetti estremamente prolifici. Mediamente, possono arrivare a deporre fino a 500 uova nel corso della loro breve vita, che dura di solito tra i 30 e i 50 giorni appena. Le uova vengono deposte su superfici umide e ricche di materia organica in fermentazione: frutta marcia, bucce, fondi di bottiglia, residui di umido, contenitori di alimenti sporchi, scarti nel lavandino o negli scarichi.
Le larve (gialle biancastre, in parte trasparenti) che nascono si nutrono dei lieviti e dei batteri presenti dove c'è materiale organico in decomposizione e proprio per questo motivo la presenza di moscerini in casa, quando sono davvero tanti, è spesso un segnale di rifiuti organici mal gestiti o di una pulizia superficiale delle superfici o dei luoghi dove vengono accumulati o conservati cibo e residui alimentari.
Uno dei luoghi preferiti per la deposizione delle uova è, naturalmente, il contenitore del sacchetto dell'umido, soprattutto se questo resta aperto o in casa troppo a lungo. Anche i tubi di scarico poco usati, dove ristagna l'acqua e si accumulano sostanze organiche, possono essere luoghi adatti per la proliferazione dei moscerini. Molto dipende anche dalle specie: può sembrare assurdo, ma certi moscerini talvolta possono insediarsi anche tra la biancheria sporca di residui organici.
Come allontanare i moscerini della frutta dalle nostre abitazioni

Eliminare i moscerini da casa non è un compito semplice. La prevenzione, naturalmente, è la prima strategia da seguire, rimuovendo tutto ciò che può attirarli. Frutta troppo matura, bucce, bottiglie con vino o succo sporche, spugne umide e maleodoranti: ogni elemento o residuo organico in fermentazione o impregnato di zuccheri è una potenziale calamita per le drosofile. Conservare frutta e cibo in contenitori chiusi, svuotare spesso il secchio dell'umido e mantenere asciutti e puliti tutti i piani della cucina, riduce gli attrattori.
Anche tenere puliti scarichi e tubature può limitare la proliferazione dei moscerini, anche se eliminarli completamente è molto difficile. Di tanto in tanto qualcuno in casa ce lo ritroveremo e non c'è nulla di cui preoccuparsi, il vero obiettivo non è tanto evitare che qualche moscerino entri in casa, ma fare di tutto affinché non si riproducano. Se, nonostante queste attenzioni, i moscerini sono sempre presenti e continuano a infestare casa, allora dobbiamo considerare la possibilità che ci sia una fonte nascosta.
A volte si tratta di un sacchetto dimenticato in fondo alla dispensa, di un piccolo residuo organico finito sotto alla lavastoviglie o di una pianta da appartamento con il terriccio troppo umido. In questi casi, bisogna cercare di risalire all'origine del problema ed eventualmente rivolgersi a dei professionisti. In ogni caso, di solito basta un'igiene approfondita e un pizzico di attenzione in più nella gestione dei rifiuti organici e della spazzatura per evitare il ritorno ciclico che spesso si verifica con l'arrivo della bella stagione.