
È un predatore piccolo come un peluche, ma con la reputazione di un leone. Il gatto dai piedi neri è infatti uno dei felini più enigmatici e affascinanti dell'Africa meridionale. Vive tra le zone aride del Sudafrica, del Botswana e della Namibia, dove il caldo di giorno e il gelo di notte impongono una vita fatta di adattamenti estremi. Misura appena 35-50 cm di lunghezza, ma è un cacciatore formidabile, nonostante le dimensioni "tascabili".
Si nutre di piccoli roditori, uccelli, lucertole e insetti, che cattura con una rapidità e un'efficienza sorprendente. Negli ultimi anni è diventato una sorta di "celebrità" del web, dopo che un documentario della BBC lo ha definito "il felino più letale del mondo". Un titolo che ha fatto rapidamente il giro dei social, alimentato dal contrasto irresistibile tra il suo aspetto adorabile da "gattino", una garanzia di successo. Ma quanto c'è di vero in questa fama?
Caratteristiche fisiche del gatto dai piedi neri

Il gatto dai piedi neri (Felis nigripes) è il più piccolo felino africano e uno dei più piccoli al mondo. Un adulto pesa in media tra 1 e 2,5 kg, poco più di un gatto domestico di tre mesi. Il suo corpo è compatto, le zampe corte e muscolose, la testa tonda con grandi occhi ambrati, perfetti per la caccia notturna. Il nome "dai piedi neri" deriva dal colore scuro delle piante delle zampe e delle dita, un adattamento utile per spostarsi silenziosamente sulla sabbia e sulle rocce calde del deserto, ma anche per proteggere la pelle dal calore estremo.
Il mantello, invece, varia dal beige chiaro al bruno dorato, ricoperto da macchie e strisce nere che lo aiutano a camuffarsi perfettamente tra i cespugli e le ombre del terreno. Nonostante le dimensioni ridotte, questo piccolo felino è "costruito" per essere un "super" predatore: ha artigli affilati, denti robusti e un'agilità sorprendente. I suoi occhi, enormi in proporzione alla testa, gli permettono di vedere in condizioni di luce quasi assente, un vantaggio decisivo per chi va caccia nelle buie notti africane.
Dove vive e cosa mangia il gatto dai piedi neri

Il suo habitat è costituito prevalentemente da zone aride e semidesertiche, come le savane e le steppe del Sudafrica, della Namibia e del Botswana, dove la vegetazione è rada e il cibo non è mai garantito. Vive spesso in tane abbandonate da roditori o in altre piccole cavità naturali, che usa come rifugio durante il giorno per sfuggire al caldo e ai predatori più grandi. È un animale esclusivamente notturno e solitario, che si sposta instancabilmente per tutta la notte alla ricerca prede.
In una sola notte può percorrere anche dieci o venti km, coprendo il suo territorio con precisione quasi maniacale. Il suo menu include topi, scoiattoli, piccoli uccelli, lucertole e anche insetti di grandi dimensioni, come le cavallette. Il segreto del suo successo è la versatilità delle tecniche adattate alle singole prede: può muoversi silenzioso, attendere immobile il momento giusto per balzare, oppure correre con rapidità fulminea a seconda della preda. Può così catturare e consumare fino a 14 piccoli animali in una sola notte, un numero che spiega bene la sua fama.
Perché il gatto dai piedi neri viene definito il felino più "letale"?
L'etichetta di felino "più letale del mondo" nasce da un documentario della BBC, Big Cats, che nel 2018 mostrò alcune immagini spettacolari di questo piccolo cacciatore all’opera. Nella clip, la voce narrante spiegava che il gatto dai piedi neri ha un tasso di successo nella caccia del 60%, superiore a quello di un leone o di un leopardo. Da allora, il video ha fatto il giro dei social, trasformando il minuscolo Felis nigripes in una sorta di star del web.
In realtà, questa fama è in parte ingigantita. È vero che il gatto dai piedi neri è un predatore estremamente efficiente, ma la sua "letalità" va naturalmente contestualizzata. Non si tratta di una macchina di morte, bensì di un animale perfettamente adattato al suo ambiente. Le sue dimensioni ridotte e il metabolismo molto rapido lo costringono infatti a cacciare di continuo: deve consumare fino a un sesto del proprio peso corporeo ogni notte solo per poter sopravvivere.
La sua abilità nella caccia, quindi, non nasce da una ferocia superiore, ma da una necessità biologica. Ogni fallimento, per un animale così piccolo in un habitat così difficile, potrebbe significare significare morte. Ed è forse proprio qui che risiede il fascino e il successo del gatto dai piedi neri: dietro l'aspetto tenero da gattino, si nasconde un efficiente predatore che, meglio di tanti altri più grossi e "feroci", riesce a catturare con successo le su (piccole) prede.