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4 Maggio 2025
15:00

Chi è davvero il cobra, perché espande il collo e quanto è letale il suo morso

Il cobra è uno dei serpenti più affascinanti e pericolosi al mondo: il suo potente veleno lo rende uno dei predatori più mortali.

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I cobra appartengono alla famiglia degli elapidi, un gruppo di serpenti velenosi che include anche i mamba e i serpenti corallo. Tuttavia, quando si parla di "cobra", ci si riferisce principalmente alle specie del genere Naja, che si trovano in Africa e Asia.

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Il cobra reale è il serpente velenoso più lungo al mondo

Nel corso dei secoli, il cobra ha assunto un significato importante in numerose culture e religioni, diventando simbolo di potere, forza e saggezza. Un esempio emblematico di questo è l'antico Egitto, dove il cobra era venerato come simbolo di potere divino e protezione. Tra le specie più conosciute, spicca il cobra reale (Ophiophagus hannah), il serpente velenoso più lungo al mondo, che può raggiungere i 5 metri di lunghezza. Questa incredibile lunghezza è solo uno degli aspetti che conferiscono al cobra il suo status di predatore formidabile: grazie al suo veleno, è in grado di abbattere anche un elefante indiano, se colpito sulla proboscide o sulla bocca.

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Il cobra indiano e la sua strategia difensiva

Il Naja naja, meglio conosciuto come cobra indiano, è facilmente riconoscibile grazie a un distintivo disegno a forma di occhiali sulla parte dorsale del collo. Questa particolare caratteristica è una strategia difensiva: quando il cobra allarga il cappuccio e oscilla il corpo, il disegno appare come due grandi occhi, rendendo l’animale ancora più minaccioso. Per allargare il cappuccio, usa muscoli specializzati che permettono di sollevare e allargare le costole lunghe e mobili situate nella regione del collo.

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Spesso questo cobra è anche protagonista dei famosi spettacoli degli incantatori di serpenti. Contrariamente a quanto si possa pensare, però, il cobra non "segue" la musica. Infatti, i serpenti non possiedono orecchie esterne e percepiscono solo vibrazioni a bassa frequenza attraverso il terreno. Pertanto, il cobra non balla a ritmo di musica, ma semplicemente segue i movimenti dell’incantatore e del suo "pungi", il flauto che suona durante lo spettacolo.

La cobratossina presente nel veleno dei Naja

I cobra appartenenti al genere Naja presentano una caratteristica distintiva e affascinante: alcune specie sono dotate di una neurotossina chiamata cobratossina. Questa sostanza agisce direttamente sul sistema nervoso della vittima, causando paralisi muscolare e gravi difficoltà respiratorie che, nei casi più estremi, possono portare alla morte. Tuttavia, alcuni studi hanno anche dimostrato che la cobratossina possiede un potente effetto antidolorifico e potrebbe avere applicazioni terapeutiche, ad esempio nel trattamento di malattie neurodegenerative come la SLA.

Chi sono i cobra sputatori

Alcune specie di cobra, conosciuti come cobra sputatori, possiedono una caratteristica unica: la capacità di spruzzare veleno a distanza. A differenza dei loro "cugini" non sputatori, il cui veleno agisce principalmente sul sistema nervoso poiché neurotossico, quello degli sputatori è principalmente citotossico, ovvero danneggia direttamente i tessuti.

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Naja nigricollis (Credits foto: Warren Klein)

Le zanne dei cobra sputatori hanno un’apertura più stretta e inclinata in avanti rispetto a quella dei cobra non sputatori. Il veleno si trova nelle ghiandole velenifere e, quando il cobra decide di sputarlo, contrae i muscoli intorno alle ghiandole. Il veleno viene poi espulso attraverso i dotti veleniferi a una forza incredibile: può arrivare anche a oltre 3 metri di distanza. La loro mira è sorprendente, infatti riescono a colpire gli occhi della loro vittima nel 60-80% dei casi, e sono anche in grado di anticipare i movimenti del bersaglio, modificando la gittata dello “sputo” per essere certi di colpirlo anche quando si muove.

Qualora questo veleno dovesse venire in contatto con la nostra pelle, può generare forte dolore e bruciore, ma non è letale. Se però colpisce gli occhi potrebbe provocare danni alla cornea e, se non trattato tempestivamente, una cecità irreversibile.

Le incredibili capacità di predazione dei cobra

I cobra sono predatori opportunisti, il che significa che si nutrono di una vasta gamma di prede. Tra le loro prede principali figurano topi, ratti, scoiattoli e conigli, ma non disdegnano anche anfibi, uccelli, lucertole e, sorprendentemente, altri serpenti. Alcune specie di cobra, come il cobra reale, sono specializzate nella caccia di altri serpenti, inclusi quelli velenosi.

Inoltre, grazie al loro metabolismo particolare, i cobra possono sopravvivere per settimane, e talvolta anche mesi, senza nutrirsi, a condizione di aver consumato un pasto particolarmente abbondante. Questi serpenti svolgono un ruolo ecologico fondamentale, contribuendo al controllo delle popolazioni di roditori e di altri animali. Per questo motivo, sono particolarmente utili per gli agricoltori, che beneficiano della loro presenza nella gestione delle specie infestanti.

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Perché i cobra stanno scomparendo: minacce e cause

Numerose specie di cobra stanno registrando una diminuzione della loro popolazione. Le principali cause di questo declino includono la distruzione del loro habitat naturale, il commercio illegale e, purtroppo, la paura infondata che l'uomo nutre nei loro confronti. Spesso, chi si trova a incontrare un cobra lo uccide per istinto, ignorando che questi animali non sono aggressivi. I cobra, infatti, non hanno alcun interesse verso l'uomo e, se lasciati in pace, si limiteranno a fare altrettanto. Tuttavia, è chiaro che, se l'animale viene disturbato, è l'uomo a diventare la vera minaccia.

Cos’è la “king cobra kiss” e perché è pericoloso farla

Online non è difficile imbattersi in video estremi in cui alcune persone tentano di baciare un cobra reale. Si tratta di una "challenge" estremamente pericolosa chiamata “king cobra kiss”. Probabilmente le radici vanno ricercate in un antico rito tradizionale praticato in alcune zone del Sud-est asiatico, in particolare in Birmania. In alcuni villaggi, infatti, si esegue un rituale in cui viene offerta una scodella di latte al cobra e poi si cerca di sfiorargli la testa con le labbra.

È fondamentale sottolineare che i cobra non sono fenomeni da baraccone. Non vanno utilizzati per spettacoli o per ottenere visibilità sui social media. Questo discorso vale per tutti gli animali, ma, soprattutto, per specie così affascinanti ma potenzialmente letali come i cobra, che meritano rispetto e protezione.

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